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NVIDIA GeForce RTX 3000: tutto quello che sappiamo

Quello che sappiamo delle nuove NVIDIA GeForce RTX serie 3000: dalle voci sulle nuove tecnologie fino alle possibili conferme.

SPECIALE di Mattia Armani   —   17/08/2020

Prima un teaser e poi l'annuncio ufficiale hanno fissato l'appuntamento con le nuove NVIDIA GeForce RTX 3000 alle 18:00 del primo settembre quando Jen-Hsun "Jensen" Huang, fondatore e CEO di NVIDIA, ci parlerà della prima delle nuove serie di GPU in arrivo nei prossimi mesi.

Si tratta quindi di un appuntamento importante all'alba di una generazione che, alleggerita dai vincoli tecnici delle attuali console destinate ad andare in pensione a breve, promette davvero grandi cose tra deep learning, diffusione capillare del ray tracing, un probabile incremento netto della potenza e nuovi motori grafici pensati anche per incrementare notevolmente il numero di poligoni a schermo. Per questo abbiamo deciso di radunare tutti i rumor più credibili che includono possibili cambi nella lineup, con i modelli classici forse affiancati da due varianti destinate a sostituire le Titan e novità tecnologiche potenzialmente molto interessanti.

Nvidia Geforce Rtx 3000 Render Art Dhnn5En

Marketing virale e promesse altisonanti

Il countdown di NVIDIA per la presentazione delle nuove GeForce RTX è partito il 10 agosto con una promessa silenziosa ma altisonante. I 21 giorni di attesa, in parte già evaporati sotto al sole di questi giorni, sono un rimando esplicito ai 21 anni passati dall'arrivo della NVIDIA GeForce 256, la prima GeForce prodotta in serie e soprattutto la prima vera GPU. Non a caso sembra essere diventata il fulcro di una massiccia campagna di marketing virale che include anche le presunte caratteristiche delle nuove GeForce.

Se moltiplichiamo 21 per i 256-bit del QuadPipe Rendering Engine della prima GeForce troviamo infatti i 5376 CUDA core attribuiti dai primi rumor alla presunta RTX 3090 che, tra l'altro, dovrebbe arrivare proprio a 21 TFLOP di potenza, raggiunti grazie a memorie da 21Gbps al secondo. Abbastanza, tra l'altro, da rendere più che plausibile un incremento prestazionale del 50% rispetto alla serie passata e questo anche se i valori si riferissero al modello da 24 GB che andrebbe ovviamente a sostituire la GeForce Titan RTX. Sarebbe quindi superiore al modello da 12 GB che, emerso da leak piuttosto credibili, andrebbe a sostituire la RTX 2080 Ti, spiegando anche il perché di tante voci contrastanti sulla RTX 3090. Ma nonostante le nuove indiscrezioni resta difficile orientarsi in un caos fatto di marketing virale e di numeri che come sappiamo hanno un peso relativo nel definire le capacità effettive di un hardware che nel caso delle nuove GeForce potrebbe essere decisamente complesso.

Da mesi ormai siamo circondati da un vortice di indiscrezioni che ha creato un bel po' di confusione, alimentata anche dalla comparsa di un particolare dissipatore pensato per raffreddare entrambi i lati della GPU. Una soluzione atipica che ha corroborato le voci legate alla possibile presenza di un coprocessore trasversale interamente dedicato al ray tracing e piazzato sul lato opposto del PCB rispetto alla GPU. Parallelamente, però, si è anche parlato dei classici RT core che se confermati escluderebbero ovviamente la presenza di un coprocessore, ma sarebbero stati potenziati per garantire fino a quattro volte le capacità di gestione del ray tracing rispetto a quelli della serie RTX 2000.

A prescindere dalla strada scelta da NVIDIA, dunque, possiamo aspettarci un incremento netto nella capacità delle nuove GPU di gestire un'illuminazione che seguendo le leggi della fisica è in grado di regalare ombre, luci e riflessi estremamente realistici. Ed è un qualcosa su cui facciamo affidamento, soprattutto per le soluzioni di punta della nuova serie GeForce, a prescindere dalla potenza effettiva delle schede che resterà probabilmente avvolta nel mistero fino al primo settembre.

Nvidia Ampere A100

La potenza bruta è solo uno dei fattori in gioco

L'unica promessa riconducibile a NVIDIA, seppur legata a informazioni per i clienti di Yuanta Securities Investment Consulting Co, sembra essere un incremento del 50% nella potenza di fronte a una diminuzione del 50% dei consumi, con la nuova ammiraglia delle GeForce RTX, presumibilmente nella versione consumer da 12 GB di GDDR6X, che dovrebbe garantire, dando ascolto alle indiscrezioni più gettonate, dal 40% al 50% in più di prestazioni di una RTX 2080 Ti.

Si è però parlato anche di problemi legati alla produzione di transitor a 7 nanometri TSMC che avrebbero portato NVIDIA a ripiegare sui transitor Samsung a 8 nanometri e potrebbero aver avuto ripercussioni sui consumi che secondo i primi rumor, per le schede di punta, parrebbero arrivare a 230 Watt per la GPU GA-102 e a 60 Watt per la memoria GDDR6X, portando il totale nei pressi dei 300W. In ogni caso, visto l'ottimo lavoro fatto dalla compagnia con i 12 nanometri, è improbabile che il cambio di transistor possa creare grossi problemi alle nuove GeForce, anche di fronte a un salto di potenza bruta che dovrebbe risultare sensibilmente superiore a quello compiuto dalla serie RTX 2000 sulla precedente. Diamo infatti per scontato un ulteriore passo in avanti nell'ottimizzazione energetica, elemento chiave non solo per le varianti della GPU per i datacenter, ma anche per i modelli mobile che dovranno necessariamente rispettare i limiti dei laptop da gioco.

Per quanto riguarda la potenza, dicevamo, è meglio non dare troppa importanza numeri che mancano di contesto. Difficile non provare eccitazione di fronte a rumor che hanno ventilato incrementi del 75%, ma anche prendendo per vere le indiscrezioni non è il caso di lasciarsi prendere dall'hype. Non sappiamo infatti a quale modello si riferiscano e non abbiamo alcuna idea di come si siano svolti i presunti test. Resta il mistero quindi se si parla di titoli particolarmente ottimizzati per la nuova architettura, non sappiamo se si parla di prestazioni ottenute attivando il ray tracing e non possiamo neanche sapere se questi benchmark siano stati effettuati con il DLSS 2.0 o addirittura con il DLSS 3.0, la nuova versione della tecnologia che probabilmente sarà attivabile con tutti i titoli dotati di Temporal Anti-Aliasing (TAA).

Nvidia Geforce Rtx 3090 Pcb 8Q5Emgy

Nuove tecnologie e la possibilità di due varianti della RTX 3090

Spostiamo quindi l'attenzione sulle tecnologie accessorie, fattori importanti di GPU che si sono fatte sempre più complesse sia dal punto di vista dell'ottimizzazione, con tecnologie molto utili come il Variable Rate Shading, sia dal punto di vista dell'hardware tra tensor core dedicati all'upscaling DLSS, RT core potenziati in modo da garantire il ray tracing senza crolli prestazionali e qualche altra potenziale novità comparsa tra le indiscrezioni che si sono susseguite senza sosta in questi mesi.

Una di queste si dovrebbe chiamare NVCache e ottimizzerebbe la memoria video, velocizzando al contempo i caricamenti, sfruttando la RAM e un eventuale SSD installato sul sistema. Sarebbe quindi una risposta alla tecnologia HBCC di AMD e si incastrerebbe bene in un quadro in cui, grazie alle nuove console, si parla di giochi privi di caricamenti visibili nonostante mondi enormi, spostamenti tra le dimensioni e via dicendo.

Un'altra tecnologia comparsa tra i rumor è la Tensor Memory Compression che grazie alla capacità di comprimere i dati immagazzinati nella VRAM, sfruttando i Tensor core, ridurrebbe l'uso di della memoria fino al 40%, rendendo tra l'altro inutile un aumento drastico della RAM video nella nuova generazione. Un dato che si abbina alla perfezione con quelli sfuggiti in questi giorni a Micron sulla NVIDIA GeForce RTX 3090, a quanto pare equipaggiata con 12 GB di memoria a 21 Gbps, con tre connettori ausiliari da 8-pin e con una banda passante totale di 1 TB/s, che sarebbero la metà dei 24 GB menzionati in altre indiscrezioni dove si è parlato anche di un connettore di alimentazione speciale da 12-pin, forse esclusiva delle Founders.

Ma la RTX 3090 da 24GB, protagonista di una foto, potrebbe comunque esistere e potrebbe essere una variante destinata a rimpiazzare la RTX 2080 Ti. D'altronde le voci di questi giorni parlano anche di due RTX 3080, una da 10 e una da 20GB, suggerendo la possibilità di versioni delle GPU destinate ai grafici e forse pensate per rimpiazzare la classica Titan con un'offerta più variegata. Tra l'altro parlando di RTX 3090 si prospetta anche un ritorno a una nomenclatura abbandonata con la GeForce GTX 690 che risulta essere l'ultima scheda consumer a doppia GPU di NVIDIA. Un dettaglio che ha portato qualcuno a pensare che possa essere vero il rumor sul co-processore dedicato al ray tracing, già corroborato dalle immagini sul dissipatore pensato per raffreddare entrambi i lati delle schede video. Ma questo potrebbe anche essere stato pensato esclusivamente per raffreddare i modelli con oltre 20GB di memoria video.

Nvidia Rtx 3080 Close Up Picture 2048X807

Una generazione hardware che promette molto, forse a un prezzo inferiore

L'unica cosa certa, di fronte a un marasma di indiscrezioni tutte più o meno credibili, è che basta un rumor a rimettere in discussione un sacco di passaggi che in testa sembrano perfettamente sensati. Ma alcuni spifferi, tra cui l'evoluzione dell'hardware dedicato a ray tracing, un salto di potenza di almeno 50 punti percentuali e il raddoppio dei tensor core, sono più credibili di altre, ad esclusione della RTX 3090 da 12GB che possiamo quasi dare per certa, visto che sono comparsi assieme ad altre voci che si sono rivelate autentiche con la presentazione della GPU NVIDIA A100, controparte professionale della famiglia Ampere.

Inoltre siamo portati a ritenere piuttosto credibili le presunte finestre di lancio che, forse uguali per le custom e le Founders, vedono la GeForce RTX 3080 in prima fila, in una versione da 10 GB di GDDR6X con bus da 324-bit e 19Gbps, seguita a metà settembre dall'ammiraglia, forse già nelle due versioni comparse nei rumor con il modello da 24 GB come abbiamo detto destinato probabilmente a rimpiazzare la Titan e quello da 12 GB che sembrerebbe essere, sempre che le indiscrezioni siano affidabili, la nuova ammiraglia consumer. Queste due schede, inevitabilmente costose, arriverebbero però affiancate dalla RTX 3070 che potrebbe rivelarsi tra le più convenienti della nuova lineup considerando che i rumor la danno equipaggiata con gli stessi 8GB di memoria e lo stesso bus da 284-bit della RTX 2070. Si parla invece di 12GB in più per la RTX 2080 da 20 GB che arriverebbe a inizio ottobre, assieme all'erede della RTX 2060 che passerebbe da 6 GB a 8 GB di GDDR6X, alzando così la soglia minima di memoria per le RTX.

Non sappiamo invece nulla della fascia bassa, probabilmente destinata a essere occupata da schede simili alla GeForce RTX 2060, con tutti i vantaggi del DLSS e il ray tracing destinato a diventare uno standard. D'altronde si parla di un salto netto per l'intera lineup, con la generazione di schede Ampere che portando a maturazione le novità introdotte dalle GPU Turing promette un salto importante su tutti i fronti che potrebbe garantire il ray tracing senza compromessi, anche alle alte risoluzioni.

Anche per questo restiamo in trepidante attesa, affamati di next-gen e di buone notizie in un 2020 ad ora agitato e problematico, mentre incrociamo le dita delle mani e quelle dei piedi, pensando a prezzi che sappiamo non potranno essere bassi, ma speriamo possano essere lievemente più contenuti di quelli delle GeForce RTX famiglia 2000. Una speranza corroborata da uno dei rumor più recenti recenti che indica un prezzo consigliato di 1999 dollari per la RTX 3090 da 24GB, con un abbassamento di 500 euro rispetto alla Titan RTX di cui dovrebbe essere l'erede. Si apre quindi l'ipotesi che la versione da 12GB, come abbiamo detto più volte probabile erede della RTX 2080 Ti, possa costare intorno ai 1000 dollari.