La community di appassionati di Path of Exile è in continua crescita, soprattutto in vista dell'attesissimo Path of Exile 2. Le espansioni che ci separano dal secondo capitolo, però, non sono del semplice riempitivi, ma aggiunte rilevanti per l'ecosistema di gioco. Con The Forbidden Sanctum, infatti, il titolo si arricchirà di una modalità roguelike ambientata in un dungeon e che è stata progettata per essere altamente rigiocabile.
Per introdurre la nuova espansione, gli sviluppatori neozelandesi di Grinding Gears Games ci hanno subito ricordato che il loro studio "È stato fondato 16 anni fa con il solo obiettivo di creare e supportare l'universo di Path of Exile".
Con The Forbidden Sanctum, il loro gioco non solo si arricchirà di una nuova modalità molto accogliente per i nuovi giocatori ma riceverà una serie di aggiornamenti alla gestione degli oggetti più potenti e all'albero delle abilità.
In questa anteprima sulla nuova espansione di Path of Exile: The Forbidden Sanctum andremo ad analizzare il funzionamento della nuova modalità roguelike, le sue risorse e il suo bottino. In chiusura, poi, Chris Wilson, co-funder di Grinding Gears Games, ha anche rivelato quando potremo provare il tanto atteso sequel e, purtroppo, c'è da avere pazienza.
Rogulike in arrivo
Leggenda vuole che, nascosto sotto le rovine di Fellshrine, il Forbidden Sanctum giaccia immacolato e pieno di tesori. Ora un'entità malvagia ne ha preso il controllo e sta invitando i paladini del mondo di Wraeclast a sfidare le sue molte sale nella speranza di ottenere inimmaginabili ricchezze. Questa ordalia prenderà la forma di un dungeon che i giocatori potranno affrontare una stanza alla volta e con limitate possibilità di pianificazione del loro percorso. Come in Hades e molti altri roguelike, infatti, sarà possibile vedere le ricompense ottenibili nei livelli successivi e scegliere una strada alternativa per raggiungere l'antro del boss.
Ci saranno 4 piani, ognuno con il suo cattivone finale e morire, in puro stile roguelike, significherà dover ricominciare da capo l'intera esperienza. A livello di risorse e ricompense, Wilson spiega che "Ci saranno due tipi di oggetti e valute nel Forbidden Sanctum: quelle esclusive del dungeon che vanno perse alla fine di ogni tentativo, e quelle classiche di gioco che vi aspettano alla fine del Sanctum ma possono essere trovate e raccolte anche nelle stanze precedenti a quella finale. Preparatevi a fallire nei vostri primi tentativi, col tempo, però, riuscirete a farvi strada e a raggiungere la fine".
La misura del successo
Ogni roguelike ha bisogno di una risorsa che aiuti i giocatori a tenere traccia di come stia andando la loro partita e nel Forbidden Sanctum è il Resolve (che potremmo tradurre con determinazione). Indicato da una barra separata da quella della salute, questo parametro è la soluzione che gli sviluppatori hanno ideato per rendere la modalità ad alto rischio. Esplorando il Sanctum, infatti, venire colpiti da mostri o effetti ambientali avrà un serio impatto sul vostro Resolve che, al contrario della salute, non si rigenera nel tempo. Esauritasi la barra dedicata, il vostro tentativo sarà terminato ma non temete, tra una stanza e l'altra potrete incontrare dei mercanti che, in cambio della valuta esclusiva del Sanctum che guadagnerete uccidendo i nemici, vi potranno vendere qualche punto di Resolve per mandare avanti la vostra partita.
Questa meccanica si applica allo stesso modo a tutti gli archetipi di build e non è influenzata dai normali attributi difensivi di Path of Exile, come l'evasione, l'armatura o il blocco. L'idea dietro il Resolve è di creare un punto di partenza unificato per tutti i giocatori, vecchi e nuovi, che desiderano affrontare il Forbidden Sanctum. Inoltre, permette all'espansione di essere meno punitiva rispetto a molte altre attività del gioco perché così è possibile evitare la morte vera e propria e la relativa perdita di esperienza.
Come scegliere la stanza successiva
Come ogni roguelike che si rispetti, il Forbidden Sanctum ha una serie di modificatori, situazionali e permanenti, per dare un senso di progressione sia in ciascun tentativo che livello globale; se avete giocato a Hades quanto segue risulterà molto familiare. Come ricompensa per aver completato una stanza potreste ottenere un Dono Maggiore o un Dono Minore: i primi rendono l'avventura leggermente più facile con effetti come il rallentamento dei nemici o l'aggiunta di uno scudo extra, i secondi (molto più rari) danno ingenti benefici come un consistente recupero del Resolve o un grosso aumento del danno inflitto. Oltre ai Doni ci sono anche le Maledizioni (ance loro divise in Maggiori e Minori) che si faranno più difficili man mano che scenderete nel dungeon. Ci saranno anche delle fontane dove recuperare un po' di Resolve e altre dove stringere un accordo che ricorda molto il patto col diavolo di The Binding of Isac: accettare un malus in cambio di un bonus.
In più potrete incontrare degli altari che vi offriranno tre tipi di ricompense: una immediata molto piccola, una media alla fine del piano a cui vi trovate e una molto ingente alla fine dell'intero Sanctum. "Noi speriamo che i giocatori scelgano sempre l'ultima, si facciano tentare dall'avidità, perdano e tornino nel dungeon per provare a conquistare quella ricompensa" ha detto Wilson. L'ultima risorsa indispensabile da conoscere sono le reliquie che, al contrario di tutto ciò che è stato spiegato finora, sopravvivono tra un tentativo e l'altro. Queste non sono altro che modificatori passivi progettati per dare un senso di progressione all'esperienza roguelike. Le riceverete in determinati momenti della storia di Forbidden Sanctum e potranno essere equipaggiate a un altare speciale per ottenere dei bonus che vi permetteranno di procedere con più facilità. Questi oggetti non saranno scambiabili o vendibili e saranno unici per ciascun account "questo perché sono indicatori del progresso di ogni giocatore" aggiunge Wilson.
Nuovi boss, nuovo endgame
"Non vogliamo spoilerarvi nulla ma sconfiggere il boss finale del Forbidden Sanctum vi garantirà degli oggetti unici da un pool esclusivo di questa espansione" ha detto Wilson. Ne hanno rivelato solo uno, per ora, un amuleto unico chiamato Eternal Damnation progettato per ridurre i danni elementali subiti. "A causa della natura roguelike del Forbidden Sanctum - continua - sconfiggere il boss di ogni piano non è un'impresa facile quindi ciascuno di loro ricompenserà i giocatori con molti punti esperienza".
A influenzare l'endgame, poi, ci sarà anche un rework all'Atlas Tree, il grande albero dei talenti di Path of Exile. L'obiettivo degli sviluppatori è quello di eliminare il bisogno di creare una build per quando si esplora la mappa di gioco e una per quando si devono affrontare i boss. Per farlo rimuoveranno le abilità dedicate alle bossfight andando a integrarle nello scontro stesso. Per rendere le cose più chiare Wilson ha fatto questo esempio: "non servirà più usare i propri punti abilità per ottenere dei bonus che aumentino le probabilità che un boss lasci il suo oggetto specifico, ora quel boss semplicemente ha una maggiore probabilità di ricompensare chi lo sconfigge con quell'oggetto, senza modificatori di sorta".
Path of Exile 2 ha una roadmap
"Lo sviluppo di Path of Exile 2 stan andando veramente bene!" Ha detto Wilson in chiusura. "Inizieremo con il marketing l'anno prossimo, a luglio dopo la nostra convention, e porteremo una prima build alla prossima Gamescom. Stiamo lavorando a una versione mobile e una versione console quindi c'è davvero tanto lavoro da fare!" La convention di cui parla e l'ExileCon che si terrà a Auckland, in Nuova Zelanda, dal 29 al 30 luglio 2023 e sarà una celebrazione di tutto quello che riguarda Path of Exile. Lì verranno svelati molti i dettagli di Path of Exile 2 e Path of Exile Mobile, compreso l'annuncio delle date di inizio della beta e sarà possibile provare entrambi i giochi. Nell'attesa i fan possono provare a conquistare il Forbidden Sanctum quando uscirà il 9 dicembre su PC Windows e il 14 sulle console Xbox e Playstation.
Una modalità ispirata ai roguelike, altamente rigiocabile e accogliente per i nuovi giocatori, è certamente un'ottima aggiunta a Path of Exile, un gioco da sempre famoso per la sua complessità. É apprezzabile anche il rework all'albero delle abilità ma levare dal controllo dei giocatori la gestione delle ricompense di un boss temibile è sempre rischioso perché potrebbe creare frustrazione senza meccanismi di protezione contro la sfortuna. Ora tocca a Grinding Gears Games implementare quanto promesso con The Forbidden Sanctum e solo toccandolo con mano potremo dirvi se il tentativo di rendere questa espansione più accessibile ha avuto successo oppure no.
CERTEZZE
- Rigiocabilità intrinseca del roguelike
- Accessibilità per i nuovi giocatori
- Leggera modifica dell'endgame
DUBBI
- Rischio ripetitività
- Incognita della progressione