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Rainbow Six Siege: Major Europeo, vince il Team Empire

Riassumiamo il percorso dei Team Empire durante il Major Europeo di novembre.

SPECIALE di Luca Porro   —   09/11/2020
Tom Clancy's Rainbow Six: Siege
Tom Clancy's Rainbow Six: Siege
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Vi abbiamo raccontato ieri la nostra prova della nuova stagione di Rainbow Six, stagione che è stata annunciata mentre andava in scena l'atto finale del Major Europeo di Novembre del movimento competitivo del titolo Ubisoft. Come sappiamo la pandemia ha costretto i tornei esportivi ad una trasformazione online per questo motivo anche il Major di questo passato weekend non si è svolto in Olanda come da piani prestabiliti. Andiamo però a ricostruire cosa è accaduto nel massimo torneo della scena europea di Rainbow Six.

Semifinali

Tempra

Alla fine dello stage 2 della regular season della European League, a qualificarsi al Major sono stati i BDS Esports come primi, il Team Empire come secondi, i Tempra Esports come terzi e i Virtus.pro come quarti. Per questo motivo gli accoppiamenti iniziali del Major sono stati: BDS Esports vs Virtus.pro e Team Empire vs Tempra Esports. Le semifinali dunque si sono aperte con le rispettive vittorie dei BDS per 2-1 in rimonta sui Virtus e del Team Empire sempre 2-1 in rimonta contro i nostrani Tempra Esports. BDS che dimostrano di soffrire l'inizio spedito dei Virtus su mappa Villa. 0-1 per i giovani e rampanti russi e palla che torna ai BDS su Clubhouse.

La partita si dimostra ancora una volta tirata, ma in maniera speculare, l'8 a 6 finale è infatti per la squadra francese e si va allo spareggio. La terza mappa è Oregon, mappa in cui i Virtus dimostrano una difesa rocciosa ma che finisce con un 8 a 7 rocambolesco nelle mani dei BDS. La prima partita dunque ci consegna la squadra francese in finale di upper bracket e i Virtus in lower bracket.

Bds

Anche la seconda partita, come la prima, si apre con la sorpresa: i nostrani Tempra Esports (3/5 del board manageriale è infatti italiano), nati dalle ceneri degli ex IziDream, sbancano mappa Villa con un poderoso 3-7 sul colosso Team Empire. 4 a 2 in attacco e 3 a 1 in difesa, gli underdog della competizione sembrano cavalcare un'onda monumentale che però finisce per infrangersi sulla glacialità dei ragazzi provenienti dalla terra degli Urali. Il Team Empire non si scompone, neanche gli avessero pizzicato la guancia, il 3-7 è già un lontano ricordo. Mappa 2 (Clubhouse) e mappa 3 (Oregon) sono un uno-due di grande classe e spietatezza: 7-2 e 7-1 che mettono in chiaro le cose, sottolineando come la voglia dei ragazzi in questa competizione sia quella di dominare. Team Empire in finale di upper bracket, Tempra in lower bracket.

Le finaline

Novembre Major

Il preludio alla gran finale inizia con lo scontro tra gli scontenti: Virtus.pro vs Tempra Esports. I russi sembrano da subito più impalla, i ragazzi nostrani invece risultano ancora probabilmente scottati dalla rimonta subita in precedenza. 2-0 per i Virtus e passaggio del turno in saccoccia. Da segnalare una prova di orgoglio nella seconda mappa da parte dei Tempa, una fiammella che fa intravedere aspetti positivi per il futuro, nonostante la squadra abbia probabilmente peccato di esperienza nei confronti di situazioni e sensazioni che solo certi palcoscenici possono dare.

La finale dell'upper bracket invece ci consegna quella che era da tutti prevista ai nastri di partenza come la più probabile grand finale: BDS vs Team Empire. Si inizia con mappa Costa, vinta dai ragazzi russi per 5-7 grazie a una maggiore sinergia nei round difensivi. Da notare come entrambe le squadre abbiamo dimostrato qui un'estrema difficoltà ad attaccare le strategie difensive avversarie. La differenza alla fine l'ha fatta la squadra che ha vinto un round in più in attacco. Si passa a mappa Oregon: qui i transalpini dimostrano un dominio inaspettato proprio sulla miglior mappa giocata dagli Empire contro i Tempra. Si finisce in mappa tre: Kafè, in cui il Team Empire piazza un sonoro 4 a 7 deciso e di carattere. Grand finale conquistata e BDS in finale di lower bracket di nuovo contro i Virtus.pro.

R6S Esports European League Ka 20200520 6Pm Cest

La seconda finalina risulta senza storia in termini di risultato, ma non di prestazione: la voglia di rivincita dei BDS nei confronti del Team Empire nella finalissima porta la squadra francese a giocare oltre i propri limiti, arginando la prepotenza delle azioni russe. Il risultato è una partita contesa che si gioca round su round, azione su azione. La prima mappa (Villa) finisce 8 a 7 per i BDS, mentre la seconda (Clubhouse) termina con un 7 a 4 meno conteso ma ricco di emozioni. Uscita a testa alta dal torneo per i Virtus.pro e rivincita conquistata in gran finale per i BDS, in una gara al meglio delle 5 mappe che garantiva fin da subito spettacolo.

La finale

Team Empire

La partita si apre ovviamente con la mappa di vantaggio che il Team Empire ha guadagnato di diritto arrivando alla finalissima come vincente dell'upper bracket. Fin dall'inizio si capisce che peri i BDS sarà molto dura contenere la strapotenza e la convinzione dei ragazzi provenienti dalla Russia, la prima mappa giocata presenta Villa e qui il Team Empire colleziona un 7-3 senza storia che riduce al lumicino la flebile speranza di vittoria dei transalpini. I ragazzi guidati dalle costanti e sempre illuminanti giocate di Joystick si prendono anche la seconda mappa (Costa) con un sonoro 7-2 che lascia ben poco adito a recriminazioni da parte dei BDS. In campo si è vista una sola squadra direbbero gli amanti del rettangolo verde. Il 7-2 su Costa è una sinfonia quasi perfetta, macchiata da due round (uno in attacco e uno in difeda) concessi agli avversari. La strategia di costante pressione posta sui BDS quasi a non lasciar libera la loro mente per poter effettuare le strategie pianificate, è stato un successo a 360 gradi che dimostra ancora una volta come il Team Empire abbia effettivamente le carte in regola per dominare in lungo e in largo.

La domanda che ci sorge spontanea ora, guardando anche al futuro, è: saranno finalmente pronti per il definitivo salto di qualità? I ragazzi russi hanno infatti da sempre mostrato una scarsa costanza nei risultati con momenti contraddistinti da vittorie esaltanti e momenti di buio pesto. Joystick, lo abbiamo detto più volte, è un giocatore in grado di spostare gli equilibri, ma non può essere l'unico faro nella notte. Quando al Team Empire è mancato il collettivo, il sacrificio unitario di un gruppo coeso e il supporto alle giocate spericolate del proprio fuoriclasse, la squadra si è sgretolata sotto il peso della pressione, fallendo come un altro grande impero della nostra storia. La risalita all'Olimpo è tutta nelle loro mani, ora attendiamo solo la prova del nove definitiva.