A sorpresa, durante un evento che di sorprese ne ha riservate almeno un paio con Final Fantasy 16 e Hogwarts Legacy, Capcom decide di darci un minuscolo assaggio di Resident Evil Village. Un trailer che non dice molto, preferendo giustamente tenere per sé le informazioni più succose in attesa di poterle svelare al Tokyo Game Show, ma senza dubbio inaspettato. Lo possiamo considerare una sorta di aggiornamento rispetto a quello di annuncio, che non porta sostanziali novità ma conferma, o forse sarebbe meglio dire rafforza, alcuni aspetti. Interessante la scelta di dar vita alla fiaba di Mia (che probabilmente si trasformerà nell'incubo di Ethan) con uno stile molto alla Tim Burton e il fatto di porre enfasi su un'apparente storia per bambini è forse il segno di quanto, questa stessa storia, potrà avere un peso nel gioco. Vediamo dunque cosa possiamo trarre da questa piccola e breve anticipazione, in attesa del piatto forte tra una settimana.
Tra uomini lupo, folklore e RE4
Gli aspetti predominanti nei quasi tre minuti del trailer sono uno sguardo più ravvicinato agli uomini lupo che costituiranno parte delle minacce con cui Ethan dovrà confrontarsi, un particolare elemento di probabile folklore rumeno (ricordiamo che il gioco è ambientato nell'est Europa) ed evidenti richiami a Resident Evil 4 che con l'annuncio del remake è tornato in auge tra i fan della serie. Partendo da quest'ultimo, è innegabile la sensazione che Resident Evil Village possa essere in un certo senso il banco di prova per il ritorno del quarto capitolo: non in termini di stravolgimento della prospettiva - che siamo sicuri rimarrà in terza persona con telecamera sopra la spalla - quanto per la ricostruzione del gioco in sé, tenendo conto di alcuni possibili aggiustamenti per farlo rientrare nel nuovo percorso di lore, e dell'atmosfera. Magari riprendendo qualcosa dal vecchio concept di RE4, tendente più all'horror puro che alla sopravvivenza. Il villaggio, il culto, il castello, persino il personaggio alla fine del trailer che rimanda al famoso mercante, sono tutte somiglianze troppo forti per non dare l'idea di voler sperimentare sul nuovo capitolo prima di rilanciare quello tra i più amati.
Le Streghe sembrano fare le veci di Osmund Saddler, i paesani che all'apparenza cedono volontariamente a un misterioso culto ricordano i Ganado, la chiesa e il cimitero ancora una volta riportano alla mente le disavventure di Leon, mentre il castello e l'apparente quantità di enigmi al suo interno parlano da sé. Difficile credere che alcuni di questi elementi non possano essere messi alla prova per forse trovare spazio nel futuro Resident Evil 4. È un po' strano che un capitolo, cronologicamente e canonicamente parlando, riconosciuto come ultimo nella timeline si possa prestare a benchmark di un titolo più vecchio, seppur rifatto da zero, ma un simile scenario c'è stato con Final Fantasy XV e Final Fantasy VII Remake.
Per quanto riguarda il folklore, la nostra è più una supposizione su un personaggio all'apparenza ininfluente ma secondo noi più importante di quanto si voglia far credere. L'anziana donna che nel nuovo trailer ci anticipa, seppur in modo criptico, quelli che potrebbero essere gli eventi del gioco. Stando ad alcuni rumor la sua sarebbe una figura che oscilla tra l'amichevole e l'ostile, consapevole di cosa stia accadendo e a volte disposta ad aiutarci con informazioni difficili da interpretare. Dato il suo aspetto folle e il fatto che a quanto pare viva nella foresta limitrofa al villaggio, scartabellando un po' nel folklore rumeno abbiamo scoperto l'esistenza di Muma Pădurii: si tratta di una vecchia donna, brutta e dispettosa (o folle), a volte in grado di cambiare il proprio aspetto, che vive nella foresta all'interno di una capanna o un vecchio albero. Protettrice delle piante e degli animali, di cui si prende cura, è a modo suo la guardiana della foresta in cui risiede e si occupa di tenere lontani i trasgressori indesiderati facendoli impazzire e spaventandoli. Può essere associata alle streghe ma, tendenzialmente, è una creatura neutrale che aggredisce soltanto chi a sua volta fa del male alla foresta. Ci sono le basi affinché questo personaggio sia stata la fonte di ispirazione per la misteriosa figura di Resident Evil Village e alcune sue caratteristiche, come la supposta neutralità, l'essere associata alle streghe e la capacità di cambiare aspetto, potrebbero rivelarsi interessanti se introdotti all'interno del gioco.
Vengono infine gli uomini lupo. Sono un'interessante alternativa ai Micomorfi del settimo capitolo, un po' troppo anonimi e alla lunga ripetitivi nel corso del gioco; soprattutto se consideriamo che la figura del lupo mannaro (posto si possano definire così) non è nuova in casa Capcom grazie al terzo volume della serie a fumetti Resident Evil: The Official Comic Magazine - che non viene ritenuta parte della linea temporale canonica, al pari dei romanzi di S.D. Perry, ma da cui è sempre possibile attingere qualche elemento. Difficile dare loro una collocazione e un ruolo preciso in Resident Evil Village, al di là dell'essere nemici, ma l'ultimo trailer ci mostra (o ci induce a credere) che gli abitanti del villaggio abbiano aderito a un culto e si siano volontariamente sottoposti a una sorta di rito che li ha portati a diventare le bestie con cui Ethan si troverà ad avere a che fare. Abbiamo provato a cercare di dare un significato al simbolo tracciato sul pavimento ma al di là della sua innegabile importanza e connessione con gli eventi in corso, tanto da essere tatuato sulla fronte delle Streghe, non ci sono abbastanza indizi per ipotizzare a cosa possa riferirsi.
Per come è montato, il video ci mostra anzitutto la stanza di un seminterrato, al quale Ethan ha accesso, dove sul pavimento è tracciato lo strano simbolo, e dopo un rocambolesco tentativo di fuga l'incontro con uno degli uomini bestia. Più avanti nel video vediamo invece i già menzionati abitanti attorno a un tavolo recitare una strana litania (dichiarando la propria devozione a una certa "Mother Miranda", o almeno così ci è parso di capire ), subito dopo il simbolo tracciato sul pavimento e infine la violenta reazione che hanno. Viene naturale il collegamento tra le due cose ma a frenarci è l'inaspettata e interessantissima presenza di Ethan fra queste persone - fermando il trailer a 1:53 si vede chiaramente la sua mano tendersi verso una delle donne. Cosa l'ha spinto a unirsi a loro, alcuni dei quali peraltro abbiamo già visto? Possibile che non tutto, in questo villaggio maledetto, ci sia ostile?
C'è tanto di incerto e altrettanto su cui poter speculare ma a una settimana dall'annuncio dedicato a Resident Evil Village durante il Tokyo Game Show, non ci resta che aspettare e sperare in una sequenza di gameplay: non necessariamente sarà la chiave di volta per fare chiarezza su alcune delle tante domande senza risposta ma anticiperà fin dove questo nuovo capitolo, in termini anzitutto di atmosfere, potrebbe evolvere la buonissima ripartenza avuta con Resident Evil VII e andata un po' a perdersi dopo aver superato la casa dei Baker. Qualitativamente sembra ci siano passi avanti e il RE Engine funziona sempre alla grande, resta da capire se questa strizzata d'occhio a Resident Evil 4 e il mantenimento della prima persona - logica, se si pensa che qui si dovrebbe chiudere la storia di Ethan - sapranno restituire il feeling dei capitoli classici che in parte il titolo precedente ha raggiunto.
La presenza di Resident Evil Village non era attesa all'evento di PS5 e, pur non avendo raggiunto il clamore di annunci quali Final Fantasy 16 od Hogwarts Legacy, ha contribuito a generare qualche chiacchiera in più sugli obiettivi di questo nuovo capitolo. Il Tokyo Game Show ci offrirà uno sguardo più mirato, si spera, al gameplay e forse contribuirà a chiarire alcuni dei tantissimi punti interrogativi attorno alla trama, che inizia a farsi abbastanza fitta.
CERTEZZE
- Il RE Engine si conferma ottimo a vedersi
- Village sembra un potenziale banco di prova per RE4
DUBBI
- Rimangono le stesse incognite precedenti