I 4X (eXplore, eXpand, eXploit, eXterminate) hanno visto moltissime uscite di alto livello negli ultimi anni. Ormai gli appassionati possono guardare oltre alla sola serie Civilization grazie a titoli quali Old World, Stellaris, Humankind, Distant Worlds 2 e tanti altri, prodotti da studi di sviluppo dotati e con piena consapevolezza del genere. League of Geeks è uno di questi, capace con il bellissimo Armello di creare un prodotto che ha convinto i giocatori e che è ancora oggi giocato e citato, nonostante risalga al 2015.
Quindi, immaginate con quale emozione abbiamo visto in anteprima Solium Infernum, la sua nuova opera che ci porta dritti all'inferno.
Inferno in guerra
Solium Infernum non è un nome nuovo sulla scena videoludica. Probabilmente qualcuno ricorderà un vecchio strategico di Victor J. Davis per Windows con lo stesso nome. In realtà nemmeno troppo antiquato visto che si parla del 2009. Si tratta du un titolo di nicchia, un indie poco conosciuto che può essere comprato solo tramite il sito ufficiale, ma che evidentemente deve essere piaciuto moltissimo a League of Geeks, che ha avuto l'idea di rifarlo da capo, mantenendo alcuni elementi fondamentali, ma lavorando duramente per renderlo più moderno.
Quindi a cosa potremo giocare nel 2023?
L'inferno è un postaccio. Viverci non è bello nemmeno per i demoni, nonostante le molte feste e il generale clima di degrado etico e morale che rendono l'atmosfera insolitamente ilare e allegra. Sì, insomma, gettare i dannati nei laghi di lava, nei laghi ghiacciati o farli a pezzi e gettarli in entrambi è divertente all'inizio, ma poi viene a noia. Del resto migliaia di anni passati a tiranneggiare gente che può appiccare incendi con i rutti possono far venire voglia di qualcosa di nuovo e di diverso.
È naturale che sia così, anche se hai la pelle color Gabibbo, sei stato maledetto da Dio in persona e ti devi portare sulla testa due corna pesanti come montagne, senza essere il protagonista di un film di Gabriele Muccino. Così un giorno il Principe delle Tenebre ha deciso di abbandonare il suo trono, con destinazione ignota, scatenando le brame di potere dei suoi Arcidemoni che, divisi in fazioni, otto in totale, hanno iniziato a farsi la guerra per riuscire a prendere il suo posto e diventare i nuovi regnanti.
Diplomazia
La prima cosa che abbiamo notato guardando il gameplay di Solium Infernum è che i demoni sono molto più sopraffini di quanto si possa pensare, in termini di strategie e tattiche. Uno potrebbe attendersi che con un'ambientazione simile, i nostri si facciano guerra su larga scala in continuazione, con eserciti che si aggrediscono massacrandosi senza pietà. Invece è tutto il contrario: la maggior parte del tempo la si passa a organizzare intrighi politici e diplomatici per tagliare le gambe agli avversari, fondare alleanze di comodo e ottenere risorse senza sprecare neanche la non vita di un singolo demone.
Nel mezzo ci sono offese (offendere è letteralmente una delle opzioni diplomatiche), tradimenti, doppi giochi e tante altre piacevolezze che di solito i potenti, o i loro lacchè, compiono con il sorriso sulle labbra.
Certo, i combattimenti ci sono, con le truppe, appartenenti a più di cinquanta legioni demoniache, regolarmente schierate su delle mappe generate proceduralmente, divise in caselle esagonali, che vanno esplorate da cima a fondo per trovare punti d'interesse e risorse da far raccogliere a dei servitori (tutto costa all'inferno, peggio che in un centro commerciale).
Detto questo, almeno da quello che ci è stato mostrato, il vero punto di forza di Solium Infernum sembra essere la flessibilità del sistema di gioco, che consente di approcciarsi alla partita come si vuole. Il team di sviluppo ci ha parlato di una media del 70% del tempo di gioco che si passa elaborando intrighi nelle schermate dedicate alla diplomazia e ci ha confermato che, volendo, sarà possibile vincere senza combattere, cosa che farà felici molti appassionati del genere.
Fazioni e note finali
Delle otto fazioni iniziali (non sappiamo se ne saranno aggiunte altre con il tempo, ma lo consideriamo altamente probabile) ce ne sono state mostrate quattro. Gli sviluppatori guidavano Andromalius e avevano contro Astaroth, Lilith e Belial. Ognuna delle fazioni ha le sue caratteristiche, con vantaggi e svantaggi nei vari campi. In generale, comunque, il giocatore dovrà gestirli sia nelle azioni, sia nella crescita, assegnando punti a degli alberi delle abilità, che qui vengono chiamati sfere demoniache: Wrath, Deceit, Prophecy, Destruction e Charisma.
Proprio il miglioramento di queste ultimi consentirà di sbloccare abilità specifiche che andranno a influire enormemente su come si conduce la partita. Quindi bisogna pianificare con attenzione se concentrarsi sulla politica o sugli aspetti più propriamente militari. Parlando proprio di questi ultimi, i combattimenti vengono gestiti alla Civilization, ossia è la CPU che in automatico determina le sorti degli scontri, tenendo conto di tutti i fattori in campo (forza delle unità, terreno, potenziamenti e così via).
Non abbiamo visto moltissimo in tal senso, ma il sistema sembra funzionare bene. Vi sapremo ridire quando avremo modo di toccarlo con mano. In termini di modalità di gioco, ci è stata mostrata solo una campagna single player (in realtà due turni avanzati della stessa). Comunque ci è stato assicurato che si potrà giocare anche online, per un massimo di sei giocatori, e che ci sarà una modalità multiplayer asincrona.
Un'ultima nota lo merita lo stile grafico, completamente rifatto rispetto al Solium Infernum originale, ispirato alle opere di Milton, Bosch e altri autori classici che hanno raffigurato l'inferno in modo egregio nelle loro opere. In generale la qualità grafica c'è sembrata in linea con quella di altri 4X, il che non stupisce visto che il genere non è certo famoso per le sue virtù tecniche. I personaggi sono comunque realizzati in modo intrigante e sicuramente piaceranno ai cultori dell'inferno (si scherza).
Solium Infernum ci è sembrato un titolo davvero solido e particolarmente interessante. I 4X sul mercato non mancano, ma vuoi per l'ambientazione, vuoi per il focus particolare sulla diplomazia, con la possibilità di vincere sfruttando inganni, offese e quant'altro, ci è sembrato poter dire la sua e ci è venuta una fortissima curiosità di giocarci. Per farlo dovremo aspettare fino al 2023 ma, visto il portfolio degli sviluppatori e date le nostre prime impressioni, la speranza è che sia un ottimo titolo, capace di incollarci allo schermo per mesi.
CERTEZZE
- Il focus sulla diplomazia
- Un approccio originale al genere 4X
DUBBI
- Tante buone promesse da verificare sul campo di battaglia