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Star Wars Outlaws: lo abbiamo giocato per 4 ore e questo è tutto quello che abbiamo scoperto

Manca appena un mese all'uscita di Star Wars Outlaws e abbiamo avuto l'opportunità di provarlo un'ultima volta con una lunga demo di 4 ore.

PROVATO di Pierpaolo Greco   —   30/07/2024
Kay Vess e Nix in Star Wars Outlaws
Star Wars Outlaws
Star Wars Outlaws
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Che Ubisoft non se la stia passando bene in questo periodo è praticamente un eufemismo. Tuttavia questo 2024 non sarà ricordato solo per l'ennesimo anno di grandi incertezze in seno al publisher francese, ma è assai probabile che l'anno in corso sarà anche quello dell'atteso e cruciale cambio di passo. O, stando alle voci dei più perfidi, dell'inarrestabile e definitivo declino. Mai come quest'anno infatti, la casa di Prince of Persia e Rayman è nella posizione di poter sovvertire ogni pronostico visto che si prepara a chiudere l'annualità con due pesi massimi.

Siamo insomma davanti al cosiddetto "o la va o la spacca": tra Assassin's Creed Shadows e Star Wars Outlaws c'è infatti tantissima carne al fuoco e, seppure i detrattori continuino a farsi sentire con le loro consuete polemiche urlate a gran voce, è altresì da tenere in considerazione che il primo è, di fatto, il ritorno ad un vero, corposo e sostanzioso Assassin's Creed, quando ormai sono passati quattro lunghi anni dal precedente episodio principale. Outlaws rappresenta invece il nuovo tentativo dei ragazzi di Massive Entertainment di dedicarsi a un tie-in di grande valore commerciale dopo aver lanciato sul mercato, esattamente un anno fa e purtroppo con risultati altalenanti, Avatar: Frontiers of Pandora.

E proprio come Avatar, anche Outlaws non sembra aver propriamente convinto tutti i giocatori fin dal suo annuncio, ma a differenza dell'universo creato da James Cameron, più ci avviciniamo alla data di uscita del gioco, prevista per il 30 agosto su PC, PlayStation 5 e Xbox Series X|S, più abbiamo modo di provare e riprovare il progetto, e più ci rendiamo conto che forse, stavolta, Ubisoft potrebbe davvero farcela visto che Star Wars Outlaws sembra avere più di qualche proiettile al suo blaster e potrebbe rivelarsi un gran titolo per concludere in bellezza l'estate. O, almeno, queste sono state le nostre impressioni una volta terminate le 4 ore di prova che Ubisoft ci ha permesso di giocare in un evento organizzato in remoto, con il titolo che girava in cloud su PC. Ora seguiteci mentre vi raccontiamo maggiormente nel dettaglio quello che abbiamo visto e, inevitabilmente, quello che (non) ci ha convinto.

2 demo in 1 e, finalmente, l’open world

La sessione di prova in remoto era concettualmente suddivisa in due parti: un primo spezzone di circa 3 ore ambientato a Toshara, il pianeta dove Kay Vess muoverà i suoi primi passi e che ci ha permesso di prendere confidenza con l'inizio del gioco (la demo si apriva infatti subito dopo il tutorial) e soprattutto di comprendere meglio il funzionamento dell'open world.
Dopo questa lunga fase di "ambientamento", i ragazzi di Massive ci hanno permesso di caricare un altro salvataggio che ci catapultava a circa metà dell'esperienza ludica complessiva per farci raggiungere Kijimi a bordo della Trailblazer, la nave spaziale di Kay, per svolgere una singola missione che prevedeva l'infiltrazione in un avamposto di un sindacato, l'Alba Cremisi, per recuperare un manufatto da consegnare ad un'altra fazione, gli Ashiga. Quest'ultima era la stessa, identica, quest già affrontata appena un mese fa durante l'hands-on organizzato in occasione della Summer Game Fest di Los Angeles e su cui Vincenzo Lettera ha focalizzato buona parte del suo articolo di resoconto, ben ricco di considerazioni e prime impressioni.

Kay Vess dovrà vedersela praticamente da sola contro numerosi nemici
Kay Vess dovrà vedersela praticamente da sola contro numerosi nemici

Soprattutto per quest'ultimo motivo, chi scrive ha pensato di focalizzarsi soprattutto sulla prima parte della dimostrazione, quella più lunga e corposa, per cercare di dissipare tutta una serie di dubbi che Outlaws continua a portarsi dietro, soprattutto a causa di una serie di presentazioni e trailer che non hanno mai saputo comunicare a dovere questo promettente titolo ambientato nella galassia lontana lontana.

Innanzitutto partiamo da ciò che è già noto: Star Wars Outlaws è un action adventure con una struttura a mondo aperto, anche se non saremo di fronte ad una singola mappa enorme liberamente esplorabile, ma davanti a un numero non meglio definito di pianeti che potremo raggiungere attraverso il volo spaziale e, una volta a terra, potremo liberamente esplorare per l'appunto con una dinamica open world. Chi ha giocato i due Star Wars Jedi di Respawn sa a grandi linee cosa aspettarsi, ma forse sarebbe più corretto dire che ci troviamo di fronte a un sapiente mix di Assassin's Creed e No Man's Sky visto che, almeno per quel poco che abbiamo visto, i pianeti che Kay incontrerà nel suo epico viaggio saranno vasti e di dimensioni paragonabili tra loro. Ma questa affermazione potrebbe venire tranquillamente smentita dal gioco finale con, magari, l'introduzione di globi terracquei dai confini più ristretti perché molto più focalizzati sulla narrazione che sull'esplorazione.

E proprio parlando di esplorazione, Outlaws sembra davvero essere in grado di offrire spostamenti completamente privi di caricamenti. Da quello che abbiamo infatti provato, se si escludono i viaggi rapidi sulla superficie del pianeta (accessibili tramite la mappa, dopo averli scoperti nel modo più classico possibile), tutti i movimenti di Kay proseguono senza soluzione di continuità. Entrare e uscire dagli hub cittadini, esplorare il pianeta a bordo dello speeder, recarsi nelle varie cantine, rifugi, insediamenti, negozi è abilmente mascherato da piccoli filmati o completamente privo di qualsivoglia blocco o rallentamento.

Le fasi spaziali sono praticamente libere, ma permangono alcuni limiti
Le fasi spaziali sono praticamente libere, ma permangono alcuni limiti

E lo stesso si estende anche alla Trailblazer: potremo liberamente salire a bordo della nave spaziale, sederci ai comandi e a quel punto dopo una piccola sequenza automatica a cui possiamo assistere dal cockpit, ci ritroveremo nello spazio con la possibilità di girovagare a piacimento per raccogliere eventuali risorse o lanciarci in qualche combattimento (più o meno guidato se, ad esempio, collegato a determinate missioni). I confini sono abbastanza ristretti e non potremo navigare nello spazio vuoto per uscire da un'orbita raggiungendo un altro corpo celeste, ma dovremo impostare una rotta, quindi attivare l'iperspazio e, ancora una volta senza alcun caricamento, ci ritroveremo nei pressi del nuovo globo, pronti a girovagare nel suo spazio limitrofo, oppure potremo attivare la sequenza di atterraggio dopo aver selezionato il punto di attracco che sarà pre-impostato tra i vari punti di interesse che avremo scoperto in precedenza.

L'esperienza è molto piacevole e fluida, in linea con quel No Man's Sky che vi abbiamo citato poc'anzi e, seppure ciò che avviene nello spazio ci è apparso davvero basilare in termini di interazioni, è comunque un'interessante variazione sul tema su cui, è evidente, i ragazzi di Massive si sono impegnati non poco. La Trailblazer può infatti essere potenziata attraverso specifici vendor e in funzione dell'avanzamento della trama, e potremo agire su motori, scudi e armamenti per renderla più resistente e aggressiva.

La meccanica di base è sempre quella dei vari tempi di ricarica con cui potremo bersagliare il nemico stando bene attenti a non surriscaldare i laser oppure dovendo attendere dei preziosi secondi fino a quando i missili saranno di nuovo pronti al fuoco e, allo stesso modo, potremo talvolta fuggire dai combattimenti o raggiungere più rapidamente un punto di interesse sfruttando un boost temporaneo dei motori. Non vi aspettate quindi un X-Wing vs Tie Fighter (questa è per chi ha tanti anni sulle spalle), tantomeno un simulatore spaziale alla Elite: poche robe da fare, ma tutte dritte al punto. Con la speranza che l'esperienza non diventi tediosa e ripetitiva già sul medio periodo.

La reputazione è tutto

Dove si annida buona parte della profondità e della stratificazione di Star Wars Outlaws è nella gestione della reputazione con le 4 fazioni con cui Kay Vess dovrà agire. Da quello che siamo riusciti a notare durante la demo, la quest principale ci porterà a compiere missioni che potranno eventualmente coinvolgere personaggi chiave e faccende "riservate" dei 4 clan e periodicamente dovremo prendere delle decisioni, soprattutto al termine delle stesse, che obbligheranno a schierarci o comunque ad effettuare azioni che potrebbero danneggiare una determinata fazione, spesso favorendone un'altra.

Il Sindacato dei Pike è una delle 4 fazioni con cui dovremo confrontarci in Star Wars Outlaws
Il Sindacato dei Pike è una delle 4 fazioni con cui dovremo confrontarci in Star Wars Outlaws

Così facendo modificheremo la nostra reputazione nei confronti di quegli specifici clan e ciò avrà conseguenze sulle possibilità di interazione di Kay fino a toccare persino la sua tranquillità all'interno degli hub cittadini. Avere un clan apertamente schierato contro di noi significa non poter entrare indisturbati nelle sue roccaforti e nei quartieri controllati dalle sue forze armate, non avere accesso a negozianti specifici, non poter trovare e quindi accettare le missioni relative a quel clan. Al contrario, essere amici di una delle quattro fazioni consentirà di partecipare attivamente alla vita dell'organizzazione sfruttando le sue figure chiave per accedere ad equipaggiamento avanzato e missioni extra.

In una delle quest che abbiamo provato era addirittura possibile fare una sorta di doppio gioco, svolgendo tutta una serie di incarichi per l'Alba Cremisi, salvo poi tradirla all'ultima battuta schierandoci apertamente con il Sindacato dei Pike, di fatto annullando quanto costruito fino a quel momento. La dinamica sembra davvero molto interessante ed evidenzia una caratteristica di Outlaws: nulla è scritto nella pietra visto che il giocatore potrà continuamente ondeggiare tra le fazioni a seconda delle proprie necessità e delle opportunità che si aprono sul momento. Esattamente come avviene nella letteratura di Star Wars e nel concetto stesso di contrabbandiere a cui Han Solo ci ha ben abituato nel corso della trilogia classica. Allo stesso tempo rimane aperto un interrogativo importante: considerato che Massive Entertainment ha già confermato che non dobbiamo aspettarci finali multipli o importanti deviazioni sulla trama, è assai probabile che questo sistema di reputazione rimarrà sempre sullo sfondo, alterando come Kay si potrà approcciare al mondo di gioco per ricevere specifiche quest secondarie e raccogliere i pezzi di equipaggiamento più preziosi, ma senza comportare mai, sul serio, la possibilità di affrontare la storia principale in modo differente o magari sbloccando scenari alternativi. Se non altro saremo obbligati a fare delle scelte visto che, per design, non sarà possibile avere una buona reputazione con tutte e 4 le fazioni contemporaneamente.

Chi spara per primo, spara 2 volte

Ci sono un mucchio di altri piccoli dettagli che abbiamo notato durante la demo, soprattutto per quello che concerne l'open world: girovagando con lo speeder incontreremo gli emissari delle varie fazioni che potrebbero persino attaccarci a vista e inseguirci, oltre alle forze imperiali la cui gestione sarà incredibilmente simile a quanto avviene con la polizia in GTA. Ovvero, se ci vedranno compiere dei crimini, ci daranno la caccia con un quantitativo di forze proporzionale al crimine commesso; basterà rimanere fuori dai loro radar abbastanza a lungo per vedere resettato l'indicatore e poter tornare a fare i nostri porci comodi. Non mancano persino gli eventi casuali e dinamici che potremo tranquillamente ignorare durante i nostri spostamenti e tutta una serie di zone e punti di interesse da raggiungere per sbloccare collezionabili e raccogliere i reagenti più preziosi (oltre a scovare depositi e contenitori ricchi di materiali ed equipaggiamenti).

Le forze imperiali non saranno una vera e propria fazione, ma la loro gestione è paragonabile alla polizia in GTA
Le forze imperiali non saranno una vera e propria fazione, ma la loro gestione è paragonabile alla polizia in GTA

Dove però il gioco ci ha realmente sorpreso nel corso della prova è nella sua forte propensione allo stealth. Già sappiamo bene che Star Wars Outlaws avrà l'onore e l'onere di non metterci alla guida di un personaggio dotato di spada laser e Forza (e qui il distacco con i due progetti di Respawn è enorme), ma anche l'ambientazione adottata, a metà strada tra L'impero colpisce ancora e Il ritorno dello Jedi, è emblematica e rappresentativa della disparità di forze che ci troveremo ad affrontare nel corso del cammino. Key è, in fin dei conti, una "semplice" canaglia armata di blaster e nella manciata di missioni principali che abbiamo affrontato, la regola d'oro è rimanere nascosti e sfruttare ogni singolo stratagemma pur di evitare l'attacco frontale. Farsi beccare vuol dire, molto spesso, vedersi circondati da numerose forze avversarie e, in almeno un paio di missioni affrontate (una in particolare che richiedeva l'infiltrazione in una base imperiale), bastava che un singolo soldato trovasse il tempo di raggiungere un comunicatore su una parete per suonare l'allarme e farci apparire il "missione fallita" immediatamente.

Tra colpi stordenti e, soprattutto, l'utilizzo di Nix, il pacioccoso Merqaal che accompagnerà ovunque Kay, le possibilità per creare diversivi sono parecchie, ma quel certo grado di difficoltà e incertezza che si accompagna alle dinamiche stealth ci ha sicuramente stuzzicato. Dover distrarre i nemici, aggirare ronde, sorprendere alle spalle singoli soldati, genera una interessante deviazione sul tema dei classici combattimenti a cui ci hanno da sempre abituato gli open world e, seppure rimaniamo alla finestra per vedere dove si spingerà la creatività di Massive Entertainment, i presupposti sono sicuramente interessanti.

Più che altro rimane da vedere cosa avverrà sul lungo periodo quando Kay sarà equipaggiata in modo più massiccio, le fiale di Bacta per poter recuperare energia saranno tantissime e avremo sbloccato gran parte delle abilità: la speranza è che la nostra protagonista non diventi una supereroina nonostante non sia sensibile alla Forza. E non possiamo negare di aver sperato di incontrare più elementi dello scenario con cui interagire per poter creare diversivi, laddove gran parte delle distrazioni si risolvevano in pannelli da sabotare e nel povero Nix mandato in giro a rotolarsi per farsi notare dalle guardie.

Nix è un Merqaal che accompagnerà Kay per tutta la sua avventura
Nix è un Merqaal che accompagnerà Kay per tutta la sua avventura

Proprio parlando di abilità ed equipaggiamento, Kay potrà essere gestita in funzione del nostro stile di gioco agendo sui tre pezzi di "armatura" che compongono il suo vestiario che, oltre ad avere ovvie conseguenze estetiche, spesso si portano in dote determinati bonus utili in combattimento o nelle fasi stealth. Blaster, speeder e Trailblazer potranno poi essere potenziati anche in termini di nuove modalità di fuoco mentre, per ciò che concerne i talenti, Outlaws adotta un sistema molto particolare: scovando e poi parlando con determinate figure chiave, dei mentori o dei criminali ben noti, avremo accesso ad un paniere di nuove abilità che dovremo poi concretamente "sbloccare" svolgendo determinati compiti in game, come ad esempio stordire alle spalle un determinato numero di avversari o acquistare beni per un certo valore. Il sistema ci è apparso ben congegnato soprattutto nel mix di esplorazione e gameplay "obbligato" a cui costringe il giocatore in voglia di raggiungere il massimo potenziale di Kay.

E poi c'è l'aspetto tecnico. Come è possibile vedere dai video, Massive con il suo Snowdrop è capace di compiere miracoli. Se Avatar: Frontiers of Pandora ci aveva dato un assaggio della competenza del team, Outlaws ci serve la portata principale. Se è vero che, nonostante manchi appena un mese all'uscita del gioco, c'è davvero tanta sporcizia ancora su schermo, soprattutto per quello che concerne le animazioni e le interazioni tra i modelli, non si può discutere dell'eccellente messa in scena tra folla, qualità degli scenari, orizzonte visivo e un quantitativo enorme di dettagli ed effettistica che si muovono su schermo.

Quello che i ragazzi di Massive Entertainment sono riusciti a mettere su schermo è meraviglioso
Quello che i ragazzi di Massive Entertainment sono riusciti a mettere su schermo è meraviglioso

Sarà questo il videogioco di Star Wars più bello in termini di mero aspetto visivo? Potremo rispondere tra qualche settimana, ma di sicuro possiamo già dire che Outlaws è indubbiamente uno dei candidati.

Molto probabilmente questa sarà la nostra ultima prova prima di mettere le mani sulla versione finale di Star Wars Outlaws e possiamo dire di essere rimasti ben contenti della demo. Forse possiamo spingerci oltre e affermare di essere persino rimasti piacevolmente sorpresi. Probabilmente per demerito delle varie presentazioni viste fino ad oggi e anche della modalità di annuncio adottata da sviluppatore e publisher, non ci era mai stato chiaro fino in fondo fino a dove potesse spingersi l'abilità di Massive nel portare in scena un open world denso, stratificato e ricco di possibilità di gioco. Il sistema di reputazione, la libertà offerta a terra, a cavallo dello speeder e a bordo della Trailblazer ci hanno lasciato un ottimo sapore in bocca e confidiamo che l'approccio stealth da adottare in missione rimanga sempre soddisfacente anche sul lungo periodo, possibilmente ben gestito grazie a un design dei livelli ricco di strade alternative e molteplici possibilità di gestire gli avversari in superiorità numerica. Se così fosse, potremmo ritrovarci un gran bel titolo di Star Wars tra le mani. Ovviamente con la speranza che il team trovi il tempo per ottimizzare e pulire a dovere il progetto quando ormai manca pochissimo alla sua uscita.

CERTEZZE

  • Uno Star Wars dove spade laser e Jedi sono un lontano ricordo è benvoluto
  • Kay Vess è una protagonista molto credibile e affascinante
  • Il level design nelle missioni ci ha colpito

DUBBI

  • Va analizzato a fondo il bilanciamento dello stealth e dell'azione
  • La trama sarà all'altezza delle aspettative?
  • Al momento le animazioni e le interazioni tra personaggi sono "sporche"