Per The Chinese Room, Still Wakes the Deep è un ritorno a casa. Se con Little Orpheus lo sviluppatore britannico aveva sperimentato con la commedia, i temi sovietici e la fantascienza à la Jules Verne, il suo prossimo gioco si riavvicina alle atmosfere solitarie di Dear Esther ed Everybody's Gone to the Rapture, riprendendo certe meccaniche da survival horror già testate in Amnesia: A Machine for Pigs.
Alla Gamescom 2023, il gioco ci è stato presentato come un'unione tra il romanzo sci-fi Annientamento e il racconto di Paul Gallico, L'avventura del Poseidon. C'è la fantascienza horror dell'uno e i pericoli marittimi dell'altro, il terrore per ciò che è sconosciuto e il senso di improvviso isolamento dal resto del mondo. "Stavolta vogliamo toccare tutte le possibili fobie", spiega la senior game designer Jade Jacson. "Nel corso del gioco si affronta così la paura per le altezze, quella del buio, il terrore di annegare o di restare soli, la fobia per gli spazi stretti e per quello che non si conosce. E poi ovviamente la perdita: perdita delle persone amate, perdita della sanità mentale... e ovviamente la morte, ovvero perdita della vita". Il pacchetto completo per un'esperienza tutt'altro che allegra, insomma.
La petroliera degli orrori
Ambientato nel 1975 tra i mari della Scozia settentrionale, Steel Wakes the Deep mette nei panni di Caz, uomo di mezza età che vive assieme ad altre persone a bordo della Beira D, un'imponente e labirintica piattaforma petrolifera in mezzo al mare. A differenza di altri horror narrativi, Steel Wakes the Deep si prende il tempo per mostrarci la quotidianità sulla struttura: esplorando stanze e corridoi, potremo sbirciare tra i libri e gli oggetti personali di Caz e dei suoi compagni, i passatempi, le foto e i poster sexy appesi alle pareti della cabina. Gli addobbi natalizi rendono vagamente più ospitali i corridoi sporchi e malandati della petroliera: The Chinese Room ha fatto tante ricerche per capire cosa volesse dire vivere su un mostro d'acciaio in mezzo al mare.
I corridoi stretti, le piattaforme traballanti in mezzo alla tempesta, le scivolose rampe da salire e scendere ogni giorno senza alcun tipo di sicurezza. Eppure il senso di autenticità passa soprattutto attraverso i personaggi: Caz scambia un po' di pettegolezzi con il tecnico che sta aggiustando le luci, confida i suoi problemi familiari con il cuoco in sala mensa, e ogni parola, ogni espressione, è stata recitata con l'inconfondibile melodia della lingua scozzese, perdipiù in diversi dialetti e cadenze. Certo, seguire le conversazioni di un equipaggio di operai scozzesi negli anni '70 può essere impegnativo anche per il pubblico anglofono, ma per fortuna è già stato confermato che il gioco sarà pienamente sottotitolato in molte lingue, italiano compreso.
Terrore in mezzo alle onde
Non è chiaro quanto durerà questa prima fase in cui ambientarsi e conoscere gli altri operai, ma a un certo punto Still Wakes the Deep cambierà completamente tono. Un catastrofico incidente si abbatterà sulla piattaforma e scaraventerà Caz all'esterno, in mezzo alla tempesta. Risalire all'interno della Beira D sarà già di per sé una sfida, tra momenti di arrampicata e piccole fasi platform per superare impalcature rotte e travi strettissime. Eppure questa è solo la premessa del gioco: stando alle parole di Jacson, una volta rientrato nella petroliera Caz si troverà davanti uno scenario familiare ma completamente cambiato a causa dell'incidente, tra corridoi allagati, stanze distrutte e cabine in soqquadro.
Soprattutto, da questo momento in poi il protagonista dovrà vedersela con un'oscura creatura che infesta la struttura. Gli sviluppatori la definiscono semplicemente "l'Orrore", ma non hanno svelato che sembianze avrà il mostro. Come in mille altri survival horror, non sarà possibile eliminarlo, e bisognerà così cercare dei nascondigli o distrarre la creatura con luci e rumori. Per le sequenze di maggiore tensione, il team di sviluppo si è ispirato ai lavori di Kubrick e all'horror di Dario Argento, ma la sfida più grande per The Chinese Room sarà proprio quella di rendere queste parti survival interessanti e originali.
Il poco mostrato durante la presentazione tuttavia non era abbastanza per farsi un'idea chiara da questo punto di vista: non si capisce, ad esempio, se sarà possibile muoversi liberamente nel dedalo di corridoi o se ci aspetta un'esperienza più lineare, se ci sarà qualche meccanica più originale nelle fasi furtive, e non sappiamo se e in che modo sarà portata avanti la narrativa mentre si cerca di sopravvivere all'Orrore, ma sarebbe un peccato se una premessa e un'ambientazione così fascinose come quelle di Still Wakes the Deep venissero sprecate in un'esperienza horror tutto sommato generica e rimasticata.
The Chinese Room si muove chiaramente a suo agio con Still Wakes the Deep. La spaventosa piattaforma petrolifera del gioco è ben lontana dalla campagna bucolica di Dear Esther, ma i due giochi condividono la stessa ed enorme cura per lo scenario e l'autenticità delle storie. La presentazione alla Gamescom era focalizzata soprattutto sull'intrigante inizio del racconto, ma del gioco horror vero e proprio abbiamo visto ancora troppo poco. Con l'uscita prevista nel 2024 su PC e console, la speranza è che il team di Brighton abbia voluto conservare il meglio per un secondo momento e che anche nella parte più horror abbia ancora qualcosa di nuovo da dire.
CERTEZZE
- Ambientazione e personaggi sembrano molto credibili
- La piattaforma in mezzo alla tempesta è spaventosa
DUBBI
- La componente da survival horror per ora sa un po' di già visto