In occasione dei vari eventi organizzati per la stampa, capita ogni tanto di rimanere improvvisamente stregati da esperienze inaspettate, nomi nuovi e progetti poco pubblicizzati. Qualcosa del genere è avvenuto a Windsor la scorsa settimana, quando abbiamo raggiunto Konami per ricevere un assaggio della sua line-up, e fatto la conoscenza di Super Crazy Rhythm Castle, una squisita avventura ritmica che è stata capace di mettere in secondo piano un nome altisonante come la Metal Gear Solid: Master Collection Vol.1 (complice ovviamente il fatto che i vecchi Metal Gear li conosciamo già bene).
Realizzato da un team di appena dieci persone, il gioco miscela elementi da rhythm, puzzle e party game, ha una forte accezione cooperativa, una componente narrativa preponderante e un comparto multigiocatore da cui gli addetti di Konami ci hanno dovuto separare a forza, alla fine dell'evento. Se vi piacciono i giochi a base di musica e le avventure colorate e divertenti, date un'occhiata alle nostre impressioni su Super Crazy Rhythm Castle.
Alla conquista di un castello, ma a ritmo di musica
A dirla tutta, la curiosità per il gioco sviluppato da Second Impact Games è germogliata ben prima di trovarcelo di fronte all'evento organizzato da Konami. Dai primi trailer pubblicati in rete era dannatamente difficile capire davvero di che cosa si trattasse. Si intravedevano sezioni da puro rhythm game, altre da avventura a rompicapi, e in alcune il gioco aveva tutto l'aspetto di un movimentato party game a quattro giocatori.
La realtà è che Super Crazy Rhythm Castle è un riuscitissimo amalgama di tutti questi generi, che si intrecciano insieme per comporre una colorata avventura in cui vestiremo i panni di quattro bizzarri pretendenti al trono del Castello del Ritmo, attualmente occupato da Re Ferdinand, lo scontroso regnante che non ha alcuna intenzione di rinunciare alla sua corona. Ferdinand metterà i giocatori di fronte a una serie di sfide, delle vere e proprie stanze, ciascuna con obiettivi e meccaniche agli antipodi, ma tutte legate dallo stesso minimo comune denominatore: il ritmo, da cui dipenderà in quasi tutti i casi il punteggio ottenuto alla fine della sessione.
Un rhythm game corale
La musica è il cuore pulsante dell'avventura, ecco perché ogni livello, a prescindere dalle sue peculiarità, è sempre caratterizzato dalla presenza di alcune corsie musicali, che ricordano da vicino quelle impresse nell'immaginario collettivo dei videogiocatori da una serie immortale del calibro di Guitar Hero. In linea di massima, tutti i partecipanti hanno come obiettivo prioritario quello di avvicinarsi alle corsie e premere il tasto corretto nel momento in cui una nota arriva alla fine di essa, ma sono tantissime le variabili e gli ostacoli che distolgono l'attenzione della squadra dall'incedere della canzone, costringendola ad alternarsi e a coordinarsi dividendosi alcuni compiti.
In una delle prime stanze, ad esempio, solo tre giocatori si occupavano delle corsie, mentre il quarto aveva l'incarico di evitare alcune bolle ricolme di cianfrusaglie, e di raccogliere invece quelle piene di tesori. Il punteggio finale del livello dipendeva esclusivamente dall'abilità di quest'ultimo, ma lo spawn dei diversi tipi di bolle era regolato dalla perizia degli altri tre gregari impegnati ad azzeccare le note della canzone. Non abbiamo potuto esplorare in profondità la varietà proposta dall'avventura, ma siamo abbastanza sicuri che il gioco di squadra e la coordinazione saranno fondamentali in ogni istanza, oltre a rappresentare forse l'elemento più riuscito dell'intera esperienza. Durante la prova non abbiamo mai giocato da solisti, ma il sospetto è quello che Super Crazy Rhythm Castle possa rivelarsi significativamente meno affascinante, se giocato in assoluta solitudine.
Accessibilità prima di tutto
Per fortuna, non dovrebbe essere poi così complicato trovare qualcuno con cui condividere la conquista del castello di Ferdinand, non solo perché il gioco prevede un completo supporto alla cooperativa online, ma anche perché Super Crazy Rhythm Castle ci ha dato l'impressione, in ogni momento, di essere un'avventura particolarmente accessibile, anche per chi non ha mai digerito i giochi ritmici. Come dicevamo, ci sono tante meccaniche alternative che non rendono obbligatorio occuparsi delle corsie musicali; il titolo offre innumerevoli minigiochi che spezzano efficacemente il susseguirsi delle stanze, e in ogni caso la difficoltà standard scelta dagli sviluppatori è calibrata alla perfezione, anche se non vediamo l'ora di scoprire se i livelli diventeranno via via più impegnativi man mano che ci si avvicina alla sala del trono.
Per chi invece divora note a colazione, la buona notizia è che gli sviluppatori hanno pensato anche a un livello di difficoltà dedicato specificatamente a loro. Selezionando la difficoltà Pro, le corsie avranno una nota in più e queste si succederanno a grande velocità, al punto che siamo stati costretti ad abbandonare in fretta l'idea di lasciarla attiva per tutta la prova. La cosa interessante è che scegliere livelli di difficoltà diversi non impedisce di giocare insieme: un personaggio può selezionare Pro e avrà accesso alla sua personale corsia, quindi tutti gli utenti potranno vivere l'avventura al loro ritmo, senza la benché minima pressione.
Cooperativo, ma anche competitivo
Anche sul fronte dei contenuti, non possiamo far altro che parlare bene del titolo sviluppato da Second Impact Games. Lo studio britannico non solo ha confezionato un'avventura co-op che include circa 30 tracce musicali, capace apparentemente di evolversi col passare dei livelli grazie all'ottenimento di alcuni strumenti di cui però sappiamo ancora pochissimo, ma ha affiancato alla componente narrativa un comparto multigiocatore da cui è stato impossibile staccarsi, fino agli ultimi istanti dell'hands-on su PS5.
Super Crazy Rhythm Castle include infatti una serie di modalità PvP capaci di trasporre le peculiari meccaniche dei livelli dell'avventura cooperativa in degli intensi duelli online anch'essi governati dal ritmo e dal gioco di squadra, e in cui sabotare gli avversari non solo è la chiave per la vittoria, ma anche un vero piacere. Durante la prova ne abbiamo giocati diversi, ed è sorprendente come tutti funzionino alla perfezione, anche se il bilanciamento di alcune meccaniche potrebbe essere perfezionato. Davvero niente male, per uno studio di appena 10 persone.
Della line-up Konami del prossimo futuro, Super Crazy Rhythm Castle è indubbiamente il videogioco che ha saputo rubare la nostra attenzione, sebbene la concorrenza fosse di tutto rispetto. Originale, colorata, divertente e leggera, l'avventura confezionata dal piccolissimo studio britannico Second Impact Games ha dimostrato di avere personalità da vendere, e ora come ora ci sentiamo di affidarle un unico difetto: non avere ancora una data d'uscita.
CERTEZZE
- L'avventura ha tutto l'aspetto di essere semplicemente irresistibile
- Musiche orecchiabili e ben selezionate
- Ottima l'idea dei due livelli di difficoltà che non vanno in conflitto
- Lo staff ci ha dovuto staccare dalla componente PvP
DUBBI
- Giocarlo da soli potrebbe non essere altrettanto affascinante