Alle volte basta poco per scatenare i videogiocatori. L'idea giusta al momento giusto riesce spesso a essere la scintilla pronta a far esplodere il successo di un titolo: solo qualche giorno fa lo abbiamo vissuto sulla nostra pelle con Fall Guys, un gioco semplice ma che fa della fisica e delle risate due dei suoi cavalli di battaglia. Tralasciando quindi l'aspetto più competitivo, qualche anno fa appariva su PC un titolo che aveva gli stessi identici pilastri: stiamo ovviamente parlando di Surgeon Simulator, un gioco strampalato, un'idea originale in grado di divertire non tanto per il gameplay così ricercato o meccaniche di gioco precise, quanto per le assurde situazioni in cui i novelli dottori si venivano a trovare proprio a causa della totale mancanza della suddetta precisione. Un gioco insomma dove i chirurghi erano sbadati, rozzi, folli e, nonostante questo, riuscivano comunque a portare a casa ottimi risultati salvando ignari pazienti. Lo scorso week end è spuntata su Epic Games Store la possibilità di provare il seguito, Surgeon Simulator 2, che si ripromette di farci assaggiare tutta l'ignoranza del primo capitolo aggiungendo ovviamente nuovi ingredienti alla ricetta. Se ne sentiva davvero il bisogno?
Il successo arriva dal passaparola
Il capitolo originale di Surgeon Simulator deve gran parte della sua fortuna alla spinta degli influencer, con un passaparola e un'aura di magnificenza attorno al titolo che ne hanno fatto crescere la fama, forse senza neppure questi grandi meriti. I giocatori però si sono divertiti, hanno iniziato a creare mod variando l'esperienza e il prodotto rispondeva alla perfezione all'esigenza di provare qualcosa solo per passare il tempo divertendosi, senza trame ispirate o profondi messaggi nascosti nel lore del gioco. Perché allora voler riproporre un secondo atto di qualcosa che ha funzionato così bene e che, nel suo piccolo, si è ritagliato uno spazio nell'olimpo dei videogame? Quale aggiunta poteva giustificare un nuovo capitolo? La risposta arriva neanche troppo inaspettatamente con la rivelazione di una struttura basata questa volta sulla modalità cooperativa a quattro giocatori, cavalcando così il plauso ottenuto da titoli come Overcooked.
Certo, in Surgeon Simulator 2 il sistema di gioco è decisamente differente, visto che parliamo pur sempre di un titolo in prima persona, ma l'idea di dover collaborare sfruttando piccoli puzzle ambientali o il doversi passare strumenti medici rapidamente per velocizzare le operazioni, magari evitando che il paziente ci muoia dissanguato tra le mani, sembrano sulla carta motivi più che validi per giustificare l'aggiunta. Dopo qualche ora di gioco la sensazione che ci è rimasta tuttavia è quella di avere tra le mani un add-on corposo piuttosto che una vera e propria rivoluzione. Nel caso in cui vi approcciaste per la prima volta alla proprietà intellettuale sarete comunque accolti in maniera soddisfacente attraverso un tutorial che vi spiegherà le basi per tagliare arti ai pazienti, sostituire organi e cercare di diventare il miglior medico chirurgo del quartiere. Le meccaniche, come dicevamo poc'anzi sono estremamente semplici e tutto quello che dovrete fare sarà semplicemente portare a termine l'operazione predisposta evitando che il paziente tiri le cuoia a causa vostra.
La parte divertente del processo saranno ovviamente i metodi poco ortodossi, potendo letteralmente strappare a mani nude organi e cassa toracica per andare poi a sostituire delicatamente i polmoni malati, ad esempio, o ancora prendere bisturi e seghetto e tranciare la testa per sostituirla con una correttamente funzionante. Come avrete ben capito il tono di tutto il gioco è davvero lontano dal realismo e ci si ritrova immersi in un'atmosfera più vicina a quella dei Theme Hospital, dove l'ilarità la fa sempre da padrone. Il caos che però emergerà durante le operazioni fa parte di quell'imprevedibilità capace di rendere unica ogni partita a Surgeon Simulator 2.
Una sola mano per salvare il mondo
Il gioco si basa sul pressapochismo e i comandi per controllare il vostro unico braccio a disposizione sono tutt'altro che immediati. Potrete allungare e accorciare l'arto, ruotare la mano a trecentosessanta gradi (più o meno) ed afferrare qualsiasi oggetto sia alla vostra portata, dai più semplici siringoni ai fusibili per aprire porte. Come dicevamo i nuovi puzzle ambientali amplificano la dimensione del titolo ma non risultano altrettanto divertenti e riusciti come le operazioni. Se infatti controllare in maniera rocambolesca una sega mentre si taglia un arto - proprio a causa della bassissima precisione dei controlli - crea situazioni assurde e divertenti, quando la meccanica viene trasportata nella raccolta di oggetti o la semplice pressione dei pulsanti il divertimento si trasforma rapidamente in frustrazione. Con allenamento e maggior attitudine il problema potrebbe essere sorpassato ma preparatevi comunque a schiantarvi contro un muro durante le vostre ore di gioco, soprattutto se siete alle prime armi con la serie. Non mancano altre novità sempre in linea con le attuali logiche di mercato: nei menu si è intravista una sorta di season pass con ricompense in base alle operazioni completate, grazie al quale ricevere come ricompensa elementi estetici per personalizzare il vostro alter ego, dai vestiti ai più semplici cappellini da sfoggiare online, ed è integrata nel gioco una modalità di creazione per personalizzare i livelli e condividerli poi con la community, magari andando a ricreare alcune delle idee più bizzarre venute in mente ai giocatori con il primo Surgeon Simulator. Tra qualche settimana avremo il verdetto finale!
Surgeon Simulator 2 espande e amplifica la formula del capitolo originale trasformando l'esperienza single player del 2013 in un gioco coop a quattro giocatori. Benché il titolo sia completamente giocabile da soli, per ovvie ragioni usufruirne in compagnia di altri tre amici risulta la scelta più saggia visto che le varie operazioni sono pensate strettamente per essere risolte da più medici contemporaneamente. Si potrà inoltre navigare all'esterno della sala operatoria, risolvendo piccoli puzzle ambientali e trovando nuovi modi per salvare le vite ai malcapitati pazienti. Bossa Studios decide quindi di seguire le mode del momento tentando di rinfrescare un titolo che aveva già detto tutto a suo tempo, azzardando un secondo colpo da maestro che potrebbe anche deludere le aspettative, mancando di fatto quell'effetto sorpresa del primo capitolo. A breve, sempre su queste pagine, la recensione completa.
CERTEZZE
- La stessa follia del primo capitolo
- Coop a quattro giocatori
- Nuovi puzzle ambientali
DUBBI
- L'idea è la stessa di sette anni fa, farà breccia di nuovo?