Rain Games ci aveva piacevolmente stupito nell'ormai lontano 2013 con Teslagrad, un mix ben riuscito tra un action e un metroidvania, fortemente ispirato ai platform dell'era a 16-bit. L'ambientazione norrena, l'ottima qualità grafica e la sua semplicità sono stati i fattori che ne hanno decretato il successo e l'apprezzamento da parte dei giocatori. Durante il Future Games Show tenutosi alla Gamescom dello scorso anno è arrivato l'annuncio del seguito, previsto per il 2023 su tutte le console di nuova e vecchia generazione oltre che su PC e Nintendo Switch.
Sono passati ben dieci anni dal debutto del primo capitolo, ma da quanto visto dal trailer, in Teslagrad 2 il fascino dell'ambientazione e le meccaniche di gioco sembrano rimaste intatte nonostante una veste grafica in chiave moderna visibilmente migliorata.
Adesso, però abbiamo provato i primi 90 minuti di Teslagrad 2 grazie alla demo che sarà resa disponibile per tutti durante il Steam Next Fest che si terrà dal 6 al 13 febbraio.
Cambio di protagonista
Chi ha giocato il primo capitolo ricorderà di quanto la narrazione dell'opera di Rain Games fosse molto criptica e la completa assenza di dialoghi e voci narranti ne rendevano piuttosto difficile la comprensione. Seppur la nostra prova fosse limitata ad un 15% del gioco completo, è chiaro come gli sviluppatori abbiamo voluta mantenere il medesimo stile, lanciandoci all'azione dopo un breve filmato che ci ha concesso solo un pizzico di contesto.
In Teslagrad 2 si ha un nuovo protagonista, ovvero Lumina, giovane teslamante dai capelli rossi chiamata a sopravvivere nell'immaginaria Wyrmheim, una remota e brutale landa nordica. In questo piccolo assaggio di gioco non ci è stato possibile carpire se vi è una sorta di continuità con il primo capitolo o di quanto il balzo temporale sia ampio e probabilmente tutto ciò potrà essere scoperto solo con la versione finale del titolo.
Quel che invece viene preservato è rappresentato dai nemici e dalle creature con cui ci siamo trovati a combattere, ovvero i predoni vichinghi e i mostri ispirati alla mitologia norrena. Per poter aver la meglio sugli avversari e tornare a casa dalla propria famiglia, Lumina potrà contare sulle proprie abilità che sfruttano i poteri elettromagnetici che permeano il fiordo norvegese.
Positivo e negativo
Come per le terre di Electropia, ambientazione del primo capitolo, anche in Wyrmheim ci siamo fatti strada tra pericoli, trappole e ambienti sotterranei grazie ai poteri elettromagnetici di Lumina che è in grado di controllare grazie ai suoi bracciali speciali. La progressione in Teslagrad 2 rispecchia quella del titolo del 2013 e non tutte le abilità sono disponibili fin da subito, ma solo dopo aver attraversato specifiche aree di gioco.
Durante la nostra prova abbiamo potuto testarne solo un paio, ovvero il Blink e il Water Blink; il primo è un semplice scatto elettrico in grado di renderci invulnerabili per un secondo e oltrepassare alcune pareti mentre il secondo è una mossa che ci ha permesso di sfruttare l'acqua per raggiungere determinate sporgenze.
Per poter proseguire nell'avventura ci siamo dunque ritrovati a risolvere enigmi ambientali e a evitare trappole sfruttando le leggi del magnetismo, tenendo bene a mente che poli opposti si attraggono e quelli uguali si respingono. Può sembrare banale da ricordare, ma molto spesso ci siamo ritrovati ad usare l'ingegno per superare le avversità che Teslagrad 2 è in grado di offrire.
I rebus sono ben congegnati e non sempre sono di così facile risoluzione come si può credere. La difficoltà principale, infatti, risiede in un buon tempismo nei salti e negli scatti per non finire abbrustoliti sulla corrente elettrica o divorati da una creatura sotterranea.
Aguzza l'ingegno
Teslagrad 2 eredita dal suo predecessore non solo una trama enigmatica, ma anche l'assenza di un vero e proprio tutorial, tanto che il gioco nelle prime battute ci ha costretto a molteplici tentativi prima di trovare la giusta quadra per proseguire. Inoltre, la nostra protagonista non ha una barra della vitalità e ogni errore comporta la morte. Nonostante ciò, l'esperienza non è mai stata frustrante ma anzi ha innescato un certo grado di sfida nel voler riuscire a risolvere le sezioni più complesse grazie anche a checkpoint piuttosto generosi.
Trattandosi appunto di poco più di un'ora di prova è difficile esprimersi sulla varietà delle ambientazioni, di rompicapo e del numero di boss presenti. Di quest'ultimi abbiamo avuto un brevissimo assaggio: nonostante la loro importanza si sono dimostrati piuttosto semplici da combattere e con pattern di attacchi di facile comprensione. Speriamo, quindi, che queste sfide diventino più complesse nelle fasi avanzate del gioco.
In Teslagrad 2 vi è inoltre una mappa labirintica in pieno stile metroidvania dove è facile perdere passaggi per scovare segreti e trovare i collezionabili per completare al 100% l'avventura. In nostro soccorso, alla fine di ogni sezione, è apparso un misterioso personaggio che ci ha svelato via via piccole porzioni di mappa con tanto di oggetto della missione contrassegnato e concedendoci in dono nuove abilità.
Teslagrad 2 sembra aver preso quanto di buono aveva già offerto il primo capitolo, migliorandone la fluidità ma soprattutto la resa grafica, ora più definita e con una palette di colori davvero suggestiva. Questo secondo titolo rappresenta un'evoluzione del suo predecessore mantenendone al contempo le solide basi di gameplay, con un tocco di freschezza rappresentato principalmente da alcune nuove abilità della protagonista. Nonostante la breve durata della demo da noi provata, il nuovo titolo di Rain Games conferma come la semplicità può portare ad un prodotto di qualità anche senza stravolgere le regole del genere.
CERTEZZE
- Veste grafica rinnovata
- Enigmi ben congegnati
DUBBI
- La durata complessiva potrebbe essere piuttosto breve
- Varietà di boss e combattimenti da valutare