Annunciato durante la conferenza E3 2018 di Square Enix, The Quiet Man si è presentato subito come un titolo molto sperimentale: un gioco dove si interpreta un protagonista non udente con l'obiettivo di far provare in qualche modo anche al giocatore cosa voglia dire non poter udire i suoni. Per questo i rumori all'interno del titolo sono pressoché assenti. Purtroppo però l'esperienza è sviluppata in maniera superficiale, senza entrare nel vivo delle tematiche e con qualche problema logico di troppo. Il risultato è quindi un titolo mal realizzato, che è difficile consigliare a qualcuno. Vi spieghiamo più nel dettaglio il perché nella video recensione in testa all'articolo.
Descrivere The Quiet Man è molto semplice: si tratta di un lungo film di tre ore, che mescola sequenze filmate dal vero ad altre realizzate con il motore di gioco. Il tutto inframmezzato da scialbe sezioni di gameplay da picchiaduro alla Final Fight. Non ci sono scelte da compiere per portare avanti la storia e l'unica particolarità è avere un protagonista audioleso di nome Dane. Per questo durante l'intero gioco si ascoltano i suoni come li sente lui, quindi non si ode praticamente nulla. L'intero gameplay si fonda su questa trovata, che di fatto viene sprecata malamente e rimane puramente di facciata: ovvero si toglie l'audio a tutto il gioco senza far capire cosa possa significare davvero non poter sentire. Del resto che si tratti di una 'meccanica' mal sviluppata lo si capisce anche dal fatto che il tema della sordità non entra mai davvero nella narrazione, rimanendo sullo sfondo.
The Quiet Man è disponibile su PlayStation 4 e PC dal 1 novembre 2018. Per avere maggiori informazioni sul gioco vi invitiamo a leggere la recensione completa.