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Unicorn Overlord, abbiamo provato lo splendido strategico di Vanillaware

Esteticamente stratosferico e molto interessante da giocare, Unicorn Overlord potrebbe rappresentare un altro grande centro per Vanillaware.

PROVATO di Aligi Comandini   —   15/02/2024
Unicorn Overlord, abbiamo provato lo splendido strategico di Vanillaware
Unicorn Overlord
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Se si analizza superficialmente il loro portfolio, i Vanillaware possono sembrare un team fin troppo metodico, incapace di evolversi negli anni. I loro titoli sono praticamente delle piccole opere d'arte bidimensionali che ci mettono eoni a uscire per via delle dimensioni ridotte della software house, ma spesso peccano di ripetitività strutturale e vengono parzialmente piagati da capitoli conclusivi un po' frettolosi sul finale. Eppure, anche mettendo in conto questi difetti e le lunghe gestazioni, i fan della casa non possono che amarne alla follia le opere: a Vanillaware si devono alcuni dei migliori action in circolazione e, se ci si addentra nel loro operato, si nota anche come si tratti di un gruppo tutt'altro che stantio in termini di idee; che siano strategici a dir poco peculiari, visual novel ibride o giochi d'azione, tutti i lavori di questa squadra risultano estremamente unici e ricchi di elementi eccelsi, tanto che alcuni ad oggi sono praticamente dei cult per una certa nicchia di videogiocatori.

Il bello è che i Vanillaware sono anche degli incredibili artisti con il pallino per la narrativa di qualità: quasi tutti hanno un gran talento nel disegno (e se non bastano i giochi a convincervi, guardatevi le art gallery che contengono per farvi un'idea) o nella scrittura, e la loro capacità di imbastire ottime trame e delineare personaggi non è evidente solo nel validissimo 13 Sentinels Aegis Rim (che comunque narrativamente è una bomba nucleare), bensì in ogni singola avventura da loro creata. Insomma, con premesse del genere, ogni nuova uscita col nome Vanillaware in copertina merita di essere tenuta d'occhio, perché, seppur possa difficilmente risultare uno straordinario successo commerciale, ha di norma il potenziale per essere uno dei picchi del genere d'appartenenza. Anche per questo, nonostante un nome abbastanza strambo e una scarsa attenzione mediatica, fin dall'annuncio abbiamo tenuto strettamente sotto controllo Unicorn Overlord, il loro ultimo strategico in arrivo nei negozi a inizio marzo.

Il team non ha un'esperienza enorme con i titoli di questa tipologia - GrimGrimoire e 13 Sentinels sono i loro principali esperimenti nel campo e non vantano gameplay di chissà quale complessità - eppure Unicorn Overlord sembra essere tutto fuorché una prima opera: chiaramente ispirato da Fire Emblem e compagnia bella, l'impressione è che il progetto sia pensato per dimostrare la capacità della casa di sfornare anche un GDR tattico di altissimo livello. Beh, dopo aver atteso a lungo la possibilità di mettere le mani sopra a una demo del gioco, abbiamo avuto l'occasione di provarlo per ben quattro ore. Cosa abbiamo scoperto? In primis che quattro ore sono a malapena sufficienti a scalfirne la superficie, ovviamente, ma anche che l'ultima opera di questa eclettica casa è molto più particolare e profonda di quanto prevedibile. Cominciamo, perché c'è molto di cui parlare.

Un regno da riconquistare

Unicorn Overlord è ricco di personaggi molto diversi tra loro. Hanno tutti una cosa in comune comunque: sono disegnati da dio
Unicorn Overlord è ricco di personaggi molto diversi tra loro. Hanno tutti una cosa in comune comunque: sono disegnati da dio

Come abbiamo appena accennato, quando si tratta di scrivere storie i Vanillaware non sono certo dei principianti, e la cosa si intuisce fin da subito in Unicorn Overlord, nonostante la premessa sia all'apparenza molto banale. Il protagonista della campagna è Alain, figlio di un'imperatrice tradita da uno dei suoi generali, che dopo essersi rifugiato su un'isola insieme a un fidato cavaliere di nome Josef si ritrova all'improvviso di nuovo catapultato nel mezzo del conflitto quando l'impero guidato dal traditore raggiunge anche il suo nascondiglio.

Quella che sulla carta può sembrare una semplice storia di vendetta, però, dà l'impressione di nascondere parecchi misteri per via di eventi e situazioni che al momento non abbiamo intenzione di anticiparvi, ma già sembrano aggiungere strati alla narrativa fin dalle prime battute. Dialoghi e personaggi, peraltro, sono notevolmente curati, cosa in realtà prevedibile se si considera come il gioco enfatizzi molto le relazioni tra i vostri soldati e sembri intento a dedicare ad ogni personaggio principale almeno una lunga questline introduttiva. Anche per questo abbiamo tirato fuori Fire Emblem tra le principali ispirazioni: il focus sulle caratterizzazioni è notevole e non dubitiamo che pure qui la gestione delle relazioni rappresenterà uno dei principali punti di forza del gioco per una certa fetta di giocatori.

In Unicorn Overlord la gestione delle truppe è più complessa del previsto. Selezionatele e posizionatele a dovere in base alle loro abilità, o verrete massacrati
In Unicorn Overlord la gestione delle truppe è più complessa del previsto. Selezionatele e posizionatele a dovere in base alle loro abilità, o verrete massacrati

Dal canto nostro, comunque, siamo nettamente più interessati ad altri aspetti, e in primo luogo ci teniamo a precisare come Unicorn Overlord sia senza ombra di dubbio il GDR tattico più bello esteticamente che abbiamo mai visto. Il gioco non è semplicemente bello, è assolutamente splendido, e non solo il character design è di altissimo livello, ma le mappe - che sono tridimensionali, eppure si fondono alla perfezione con i personaggi in 2D - sono artisticamente impeccabili e la cura stilistica generale assolutamente impeccabile. I Vanillaware hanno affinato le loro abilità e poco importa se i picchi si raggiungono durante le scene di combattimento: anche con personaggi rimpiccioliti e semplificati nelle fasi di esplorazione, o durante le semplici scene che mostrano pasti e attività secondarie, il gioco è una costante gioia per gli occhi. Certo, tutto questo era a dir poco prevedibile se si considera il pedigree degli sviluppatori coinvolti; sul gameplay, invece, era il caso di aver qualche ragionevole dubbio, per via delle motivazioni prima descritte. Una fortuna quindi che anche da questo punto di vista Vanillaware sembra aver fatto un lavoro di gran qualità.

Gli automatismi di un maestro della guerra

Le azioni in battaglia sono automatiche, ma le variabili da gestire sono comunque moltissime, e l'intelligenza artificiale a un certo punto può venir riprogrammata per usare a dovere ogni singola abilità
Le azioni in battaglia sono automatiche, ma le variabili da gestire sono comunque moltissime, e l'intelligenza artificiale a un certo punto può venir riprogrammata per usare a dovere ogni singola abilità

Avendo avuto a disposizione una demo piuttosto corposa del gioco, ci siamo tuffati subito sulla terza delle difficoltà disponibili dall'inizio, la modalità tattica, consigliata per gli appassionati di GDR e giochi strategici. La sfida è stata assolutamente rispettabile, per lo più a causa di un sistema che sembra inizialmente molto semplice, ma è in realtà tra i più stratificati che abbiamo visto nel genere.

Partiamo con le cose importanti e in primo luogo con un elemento che potrebbe stranire i più: i combattimenti di Unicorn Overlord sono "automatizzati", ovvero, quando due legioni si incontrano, i loro soldati combattono senza che vengano scelte le azioni disponibili, usando le loro abilità sugli avversari. Questo potrebbe sembrarvi davvero poco esaltante, ed è in effetti una situazione che riduce l'impatto tattico delle vostre scelte per l'intero prologo, ma le meccaniche di gioco sono invero molto elaborate, e crediamo che gli appassionati non ci metteranno molto ad abituarsi e ad apprezzare il sistema. La gestione dei gruppi di unità, ad esempio, rende già le cose molto più stuzzicanti del normale, dato che possono inizialmente contenere pochissime truppe e vanno gradualmente allargati sfruttando una risorsa chiamata valore che si ottiene completando missioni. Considerando che ogni unità ha abilità multiple molto utili, e ogni classe ha debolezze e forze specifiche contro altre classi, gruppi più eterogenei di norma hanno più risposte alle minacce nemiche, mentre truppe contenenti pochi tipi di guerrieri sono per ovvie ragioni più specializzate. Fin qui tutto nei canoni, ma il bello è che persino il posizionamento delle unità nel gruppo è importante negli scontri, perché se siete contro nemici armati di lancia mettere i vostri attaccanti in linea retta li metterà a tiro degli attacchi nemici, laddove risulta del tutto inutile mettere in retroguardia unità difensive come i cavalieri pesanti o i soldati, dato che possono proteggere i compagni più "delicati" parando colpi. Ah, se quanto già detto non fosse sufficiente, il movimento nella mappa dipende dall'unità che scegliete come leader di un gruppo, pertanto anche questo aspetto va tenuto in considerazione, perché permette a truppe normalmente lente di muoversi a gran velocità se il loro leader è un cavaliere o un guerriero volante.

Le battaglie sono in tempo reale con pausa tattica. Gestire il posizionamento delle truppe è importante anche più di quanto non lo sia in un RTS, specie per via della presenza della stamina
Le battaglie sono in tempo reale con pausa tattica. Gestire il posizionamento delle truppe è importante anche più di quanto non lo sia in un RTS, specie per via della presenza della stamina

Iniziate a capire? Il gioco è pieno zeppo di specializzazioni, che salgono di livello e si potenziano arrivando ad ottenere sinergie enormi tra loro. Streghe e maghi possono ignorare le resistenze dei corazzati, addirittura aggiungendo danni magici agli attacchi normali di altre unità offensive, gli arcieri sono devastanti contro le unità volanti, i ladri hanno schivate garantite contro unità che fanno attacchi singoli, e così via. Costruire truppe funzionali e adatte a rispondere agli eserciti nemici è meno semplice di quanto possiate credere, e il bello è che in questo mix ci sono da tenere a mente anche un numero limitato di punti azione (alcune classi, come i cavalieri, possono ricaricarli rispettando certe condizioni), la presenza di equipaggiamenti da potenziare, le statistiche di ogni classe, l'uso di oggetti consumabili, e persino un punteggio di stamina, che non permette alle vostre unità di attaccare a piacere, dato che costringe a volte a fermarle e a farle riposare (obbligandovi al contempo a proteggerle, perché sono inermi durante il riposo). Il tutto si svolge poi in scontri in tempo reale con pausa tattica, con nemici aggressivi che compaiono con discreta frequenza, campi di battaglia ricchi di postazioni strategiche ed elementi interattivi, e addirittura abilità speciali utilizzabili fuori dagli scontri diretti che possono supportare le vostre truppe o infliggere danni prima ancora di un testa a testa. E il bello è che le variabili non finiscono qui... anzi, diventano ancor di più nel giro di "relativamente poco tempo".

Bisogna anche esplorare nel gioco, e i materiali recuperati sono importanti per completare quest o commissioni dei centri liberati
Bisogna anche esplorare nel gioco, e i materiali recuperati sono importanti per completare quest o commissioni dei centri liberati

Come vi abbiamo detto, le classi salgono di livello e facendolo ottengono nuove capacità, come tecniche offensive speciali o poteri curativi. Inizialmente, però, usano queste abilità un po' a casaccio, nel modo più diretto e meno ragionato possibile. Ecco, una volta raggiunta una delle missioni principali del gioco, l'approccio all'azione cambia notevolmente per via di una ovvia quanto importante evoluzione meccanica: la presenza di un sistema di programmazione dell'IA compagna non dissimile dal Gambit di Final Fantasy XII. In pratica, arrivati a un certo punto dell'avventura, ci è stata data la possibilità di decidere condizioni di attivazione multiple per ogni singola abilità, con tanto di percentuali della vita di nemici e amici, priorità dell'uso sulle varie classi, velocità di attivazione e molto altro. Con un minimo di pratica questo livello di personalizzazione può dar vita a truppe potentissime, dove certe tecniche arrivano a coprire completamente le debolezze più preoccupanti di specifiche unità, o una serie di potenziamenti rapidi a inizio combattimento aumenta a dismisura il potere offensivo di un dato combattente. Credeteci quando vi diciamo che il sistema appena descritto ha un enorme potenziale e che quando si inizia a gestirlo a dovere non si sente minimamente la mancanza del controllo diretto delle singole azioni. Anzi, a dir la verità, l'automatizzazione rende il tutto semplicemente più rapido e scorrevole, perché le variabili sono così tante che una volta regolato per bene il proprio esercito non si perde neanche un pizzico di strategia.

I doveri (e gli svaghi) di un leader

Un gioco non è completo senza fasi in cucina capaci di farvi venire l'acquolina in bocca
Un gioco non è completo senza fasi in cucina capaci di farvi venire l'acquolina in bocca

L'unica mancanza di quanto descritto? Prima di poter effettivamente regolare il comportamento dell'intelligenza artificiale potrebbe volerci del tempo, come lasciato intuire da quel "relativamente" scritto prima. Noi, ad esempio, ce l'abbiamo fatta in circa quattro ore, ma siamo arrivati a quel punto saltando a piè pari numerose quest, e il gioco offre una miriade di attività secondarie e missioni molto importanti, che potrebbero tranquillamente impegnarvi per più di una decina di ore prima di avere a disposizione il sistema nella sua interezza. Sia chiaro, non è che le cose siano noiose senza il "Gambit" di Unicorn Overlord: le missioni nella prima parte della campagna sono di norma pensate per essere delle specie di tutorial e permettono di ottenere nuovi personaggi con classi specifiche, i cui poteri offrono nuove opzioni in battaglia da sfruttare immediatamente per non venir sopraffatti. Semplicemente riteniamo fosse possibile ridurre almeno in parte la fase introduttiva del gioco, almeno per quei giocatori già piuttosto esperti nel genere.

Questa un'opera Vanillaware, dunque durante la campagna troverete ad aspettarvi waifu potentissime. Sia lode a Berengaria
Questa un'opera Vanillaware, dunque durante la campagna troverete ad aspettarvi waifu potentissime. Sia lode a Berengaria

A mantenere alta la varietà, almeno, contribuiscono proprio le attività secondarie, dalla cucina - che offre interessanti miglioramenti all'affinità tra i personaggi - alla possibilità di raccogliere materiali per i centri cittadini liberati, alla presenza di zone di scavo per ottenere materiali; l'esplorazione è parte integrante dell'esperienza, e rappresenta un ottimo modo per rifornire la propria armata e migliorarne le capacità. Vi sono anche battaglie simulate per calcolare l'efficacia delle truppe facendole sfidare tra loro e alcuni scontri ripetibili per recuperare esperienza extra se vi sentite troppo deboli, quindi avrete generalmente parecchio da fare.

Infine, tornando momentaneamente all'importanza dell'elemento narrativo, avrete delle scelte multiple durante certe missioni, con conseguenze dirette sugli eventi e i nemici da affrontare. Anche qui non vogliamo svelarvi nulla, ma il sospetto è che certe decisioni possano influire significativamente sulla trama, e offrire una discreta rigiocabilità. Non vediamo l'ora di scoprire tutte le variabili congegnate da Vanillaware di missione in missione.

Che Unicorn Overlord sarebbe stato un gioco splendido artisticamente e graficamente era cosa praticamente certa, si tratta pur sempre di un gioco Vanillaware. Quello che non ci aspettavamo era una tale complessità nei sistemi, che rende il gioco forse il GDR tattico più interessante su cui abbiamo messo le mani negli ultimi anni. Non fatevi ingannare da certe automatizzazioni del gameplay e dall'apparente semplicità delle fasi iniziali, questa è chiaramente un'opera stratificatissima, che potrebbe occupare per ore e ore gli amanti della strategia, e ha le carte in regola per stupire anche dal punto di vista narrativo. Se dovesse rispettare tutte le aspettative, potremmo avere per le mani una vera gemma del genere.

CERTEZZE

  • Artisticamente splendido
  • Molto più complesso di quanto appare, e ricco di variabili
  • La narrativa ha spunti molto interessanti

DUBBI

  • Il sistema più profondo e interessante viene sbloccato solo dopo alcune ore