Chi non ha mai sentito parlare di V Rising può immaginarselo come il figlio mai avuto da Diablo insieme a Valheim. In questo action-survival con visuale dall'alto, infatti, vestirete i panni di un vampiro che, appena risvegliatosi, vuole imprimere il suo marchio sul mondo degli umani e riprendersi tutto ciò che un tempo era suo. Per farlo accumulerà risorse, erigerà un castello, sconfiggerà boss, creerà armature migliori e, se sceglierete la via del PvP, dovrà persino affrontare gli altri vampiri risvegliatisi insieme a lui.
Realizzato da Stunlock Studios (Battlerite, Bloodline Champions), questo titolo ci ha sorpresi per la sua capacità di rapire chi gioca quasi come fosse un ghoul del personaggio vampiresco a schermo. Una volta immersi nel loop di raccolta risorse, costruzione di miglioramenti, esplorazione della mappa e sconfitta dei boss più temibili, siamo riusciti a uscirne solo dopo sessioni di almeno tre ore perché è praticamente sprovvisto di momenti morti.
Capita fin troppo spesso di ritrovarsi davanti a una fucina ad aspettare 5 minuti per i quattro lingotti di rame che servono ad avviare la catena di sblocchi per l'avanzamento. In V Rising, c'è talmente tanto da fare, esplorare, abbattere e scoprire che vi ritroverete spesso con gli inventari delle strutture di raffinazione pieni da quanto materiale hanno prodotto nel tempo in cui avete rifinito la vostra build o migliorato le pareti del vostro castello.
In questa prova della versione 1.0 di V Rising vi racconteremo di tutto ciò che questo gioco fa bene, delle poche pecche che abbiamo incontrato e di quanto possa trasformarsi in un'esperienza davvero brutale se sceglierete di mettere radici nei reami opzionali dedicati al PvP.
Un boss dopo l’altro
Dopo un tutorial piuttosto magro per spiegarvi come gestire l'inventario, il combattimento senza magie e il crafting di base (quello che avviene sul personaggio non a un banco di lavoro), il gioco vi "abbandona" in una grande mappa aperta. Non temete, però, perché al vostro fianco troverete una missione introduttiva che vi guiderà passo dopo passo per le prime sei ore di gioco. Qui dobbiamo toglierci il cappello per come Stunlock Studios ha gestito le ore introduttive. Raramente un survival è riuscito a creare una missione così lunga, variegata, mai noiosa e utile per far imparare con successo tutti i suoi sistemi di gioco ai nuovi arrivati.
Dopo aver abbattuto le prime creature e i primi nemici, infatti, vi verrà chiesto di gettare le fondamenta del vostro castello, una struttura che diventerà la vostra ragion d'essere. Alimentata da un cuore che richiede il sangue delle vostre vittime per restare attivo e dare energia alle stazioni di raffinazione delle risorse, la vostra base diventerà il fulcro della progressione e il motivo che vi spingerà a esplorare terre sempre più lontane dai suoi confini. Prima con palizzate di legno e una bara per ripararsi dal sole (restare esposti troppo a lungo vi ucciderà) per poi diventare un vero e proprio maniero di pietra a più piani, il vostro castello ospiterà stazioni di raffinazione (la tintoria per le pelli, la segheria per il legname, la fucina per i metalli, ecc...) scrivanie per scoprire nuove ricette e le immancabili stazioni per la creazione di oggetti sempre più potenti.
Il modo di progredire principale di V Rising, oltre alla raccolta delle risorse da alberi, rocce, nemici e mercanti, consiste nell'abbattere dei boss sparsi per la mappa. Ognuno di loro sblocca o un nuovo potere da sfruttare in combattimento, o una nuova ricetta per il crafting o una combinazione di queste due cose. Alcuni passaggi della missione introduttiva richiedono di eliminare solo due dei tre boss disponibili per avanzare: il nostro consiglio, però, è di affrontarli sempre tutti. Questo perché possiamo garantirvi che arriverà un momento in cui qualcosa del nemico lasciato vivo diverrà essenziale per ottenere una risorsa importante per il vostro castello.
Ci sono 90 livelli di progressione, sviluppo, costruzione, combattimenti e squartamenti con cui divertirsi trattando V Rising come fosse un titolo per giocatore singolo. Il gioco, però, è molto di più e una volta che avrete assaggiato il potere supremo in un server PvE, potrebbe nascere il desiderio di affondare i canini in un reame dove dovrete fare i conti non solo con tutti i pericoli pensati dagli sviluppatori, ma anche con i piani malvagi di altri giocatori.
Tutto il combattimento
In V Rising si combatte parecchio, non quanto in Diablo, ma sicuramente molto più che in Valheim. La mappa è piena di nemici che vi attaccheranno a vista e i boss, non appena entrerete nelle loro arene, verranno a prendervi con i loro attacchi ad area. All'inizio le armi non sono molte (spada, lancia, asce e balestra) e potrete solo migliorarle. Ci avrebbe fatto piacere un po' più di varietà, ma capiamo la scelta di restare semplici visto il mare di bottino con cui destreggiarsi in questo gioco. Al fianco delle armi, poi, ci sono i poteri, divisi in magie del sangue, del ghiaccio, del veleno e di una serie di altri elementi che sbloccherete ottenendo dei gettoni dedicati sconfiggendo i boss. Gli slot a disposizione del vostro vampiro non sono molti all'inizio quindi dovrete scegliere con cautela come costruire la vostra offensiva.
Quando si tratta di affrontare altri vampiri la musica cambia decisamente. V Rising non è un gioco semplice, dato che non perdona gli errori, anche nel PvE. Il PvP è diviso in due livelli, classico e senza pietà, con il primo che permette di rinascere nella propria base perdendo tutto l'inventario e il secondo che uccide in modo permanente il personaggio. Qui non solo dovrete guardarvi le spalle per chi vorrà rubarvi ciò che avete raccolto ma ci saranno competizioni spietate anche per farmare i diversi boss sparsi per la mappa visto che danno molta esperienza e risorse per livellare in fretta ma compaiono solo con cadenze precise.
Infine, c'è persino la possibilità di rubare l'intero castello di un altro vampiro. È complicato, lungo e richiede di craftare delle speciali chiavi che richiedono moltissime risorse, ma è possibile e, nel contesto del gioco collaborativo di un gruppo di amici, rappresenta l'obiettivo ultimo se si gioca in PvP. Se volete rimanere alla larga dagli altri giocatori, invece, V Rising ha anche un discreto endgame PvE che vi vedrà affrontare nientemeno che le orde di Dracula e ottenere ancora più risorse per diventare i vampiri supremi.
V Rising è l'esempio perfetto di uno sviluppatore che prende idee che funzionano, le mescola con cura per fare qualcosa di originale e poi le sviluppa con attenzione, soprattutto nei confronti dei nuovi giocatori. La versione 1.0 è piena di contenuti, ha un sistema di progressione rifinito e perfettamente guidato, può espandersi in direzioni diverse (PvE e PvP) ed è predisposto in modo ottimale per la collaborazione tra amici e la nascita di gilde e clan. L'unica critica che si può muovere è una bassa varietà di nemici base ed equipaggiamento nelle prime dieci ore di gioco, ma questo è un difetto solo fino a un certo punto perché la semplicità delle prime fasi è ciò che permette di consolidare i loop di gioco in fretta e gustarsi a pieno ciò che il titolo ha in serbo nelle fasi più avanzate. Con un gameplay che resta divertente e un mondo piacevolmente gotico, V Rising è un'esperienza davvero completa ora che ha raggiunto la versione 1.0 e ha tantissimo divertimento in serbo per i suoi giocatori.
CERTEZZE
- Ottimo ibrido tra action e survival
- Esperienza per novizi perfetta
- Tanto contenuto che non annoia
- PvE e PvP separati di netto, ciascuno con un endgame rifinito
DUBBI
- Poca varietà di nemici ed equipaggiamento all'inizio