V Rising non è solo una fusione di due generi che funziona, è anche uno dei migliori videogiochi a base di vampiri attualmente in circolazione. Non si limita a essere divertente da giocare, ma riesce con maestria a immergere il giocatore nella fantasia di essere un succhiasangue usando i miti e le leggende che ruotano attorno a queste creature della notte, come l'uso dell'aglio e il pericolo mortale della luce del sole, per aggiungere dettagli all'esperienza o imporre dei limiti attorno ai quali sviluppare delle strategie.
Appena uscito dal suo lungo sonno in accesso anticipato, il survival con elementi di gioco di ruolo d'azione dello sviluppatore svedese Stunlock Studios ci ha stupito per l'estremo livello di personalizzazione dell'esperienza, che unisce le meccaniche tipiche di un gioco come Diablo a tutta una serie di elementi presi in prestito dal genere survival. In V Rising è possibile giocare su un server privato per provare a conquistarlo, su un server pubblico "leggero" in cui scontrarsi con gli altri giocatori, ma senza conseguenze gravi, o su un server "Senza Pietà" con morte permanente, clan assatanati e una difficoltà che richiede una dedizione straordinaria.
In questa recensione di V Rising vi racconteremo degli aspetti fondamentali del gioco, delle sue molte anime tanto in giocatore singolo quanto sui server pubblici, e di come, con tantissime ore di intrattenimento in serbo per chi gioca, questo gioco è riuscito a ritagliarsi una cripta di fan appassionati (il record di giocatori contemporanei su Steam ha già superato i 120.000) che ne garantiscono la longevità.
Dal campeggio al maniero
L'esperienza fondamentale di V Rising consiste in un loop che risulterà molto familiare agli appassionati di survival: uccidere nemici, raccogliere risorse, potenziare la base, migliorare l'attrezzatura, abbattere il boss per progredire e ripetere. Una formula vista e rivista, eppure in nessuna di queste attività di V Rising difficilmente ci si annoia. Merito soprattutto di un combattimento trascinante, veloce e ampiamente personalizzabile con armi, magie e abilità. C'è persino un sistema di classi temporanee, con bonus associati, che varia a seconda della vittima da cui proviene il sangue bevuto: se apparteneva a un bruto avrete una maggiore resistenza ai danni, se era di un ladro una maggiore probabilità di infliggere danno critico e molte altre possibilità.
Il cuore del combattimento di V Rising risiede nelle sue ruote di abilità, ciascuna delle quali fornisce a chi gioca magie di un certo tipo (sangue, ghiaccio, veleno, ecc...) che però non sono in alcun modo vincolanti. Non ci sono alberi delle abilità: ogni magia di ogni ruota è indipendente e può essere usata in combinazione con tutte le altre. Ci sono sinergie interne alle singole ruote (abbiamo trovato quella del sangue la più efficace all'inizio), ma il desiderio di sperimentare prende rapidamente il posto della necessità di avviare delle combo. L'unico aspetto che rallenta il gioco è la presenza di un singolo scatto con tempo di ricarica perché taglia le gambe agli stili di gioco aggressivi. Una volta compreso il passo di combattimento di V Rising, però, avrete tra le mani un concerto di abilità, attacchi e opzioni strategiche davvero degno di nota.
Indispensabile a progredire quanto il combattimento, la raccolta delle risorse è immediata e intuitiva, così come la scoperta e l'implementazione delle nuove ricette e dei nuovi moduli di creazione della base. I boss, poi, sono indubbiamente la parte migliore dell'esperienza PvE: sono più di 50, non ce ne sono due uguali per stile di combattimento e gli ultimi dieci non avranno alcuna pietà di voi, e con le loro dirompenti abilità ad area puniranno chi fa troppo affidamento sugli attacchi corpo a corpo. Ciascun boss, poi, offre l'accesso a nuove strutture per la base, o a nuovi poteri per il combattimento, quindi vale la pena affrontarli tutti.
L'enorme personalizzazione dell'esperienza di V Rising si ritrova anche nella gestione del crafting. Se raccogliere e fondere risorse è un'attività che normalmente vi annoia, potrete impostare tutte le fonti di materiali (gli alberi, le rocce, ecc...) in modo che vi forniscano il doppio o il triplo delle risorse. Se non vi piacciono i lunghi tempi di attesa allora potrete accelerare la velocità di completamento dei processi di creazione e raffinazione. Non si tratta di un'innovazione rivoluzionaria, ma il compromesso, secondo noi, migliore possibile tra un sistema che fa l'occhiolino ai classici e alle necessità di un gioco moderno. I modi per creare la vostra esperienza vampirica in V Rising sono tanti e tali che è davvero difficile non raccomandare questo gioco se anche solo uno degli aspetti menzionati finora è nelle vostre corde.
Un multigiocatore spietato
V Rising racconta un'interessante storia che inizia a emergere in maniera accattivante solo dopo le prime cinque o sei ore, quando tutti i sistemi sono ben chiari al giocatore. La trama non cambia né nei server privati, dove siete voi a scrivere le regole, né in quelli pubblici, dove alle meccaniche di gioco si aggiunge la competizione con gli altri giocatori. Vestirete i panni di un vampiro appena riemerso e intenzionato a riconquistare il mondo, quindi chiunque si ponga tra voi e l'obiettivo rappresenta un nemico, a prescindere che siano altri vampiri oppure umani e maghi controllati dal gioco.
L'altra cosa da tenere a mente è che la vostra base ha bisogno di essere alimentata con l'essenza vitale delle vostre vittime. Questa risorsa, che si ottiene ad ogni uccisione, determina per quanto tempo il vostro castello resterà attivo, aggiungendo tempo prezioso a un timer: nei server privati il tempo che scorre è solo quello in cui state fisicamente giocando, mentre nei server pubblici il timer è dettato dallo scorrere del tempo nella vita reale. Questo vuol dire che se avete risorse per tenere in piedi la vostra base per 48 ore e, una volta esaurito questo tempo, non farete ritorno, non solo tutte le stazioni di crafting si spegneranno, ma anche le difese, indispensabili a tenere lontani i vampiri ostili, smetteranno di funzionare.
Se deciderete di entrare in un server competitivo di V Rising, e magari in un clan, dovrete farlo consapevoli dell'impegno che questa decisione comporta, soprattutto in termini di tempo Tre o quattro ore di gioco sono sufficienti a tenere in piedi un castello ben equipaggiato per due o tre giorni ma sappiate che, senza manutenzione, il vostro maniero potrebbe cadere facilmente preda di un altro giocatore (e più è alta la difficoltà del server che avrete scelto, più attenzioni saranno necessarie!). Se V Rising vi ha conquistato ma non volete giocare da soli, infine, potrete godervi il titolo di Stunlock Studios anche in quello che secondo noi è uno dei modi più divertenti di giocare: la cooperativa locale. Con uno o più amici potrete mettere in piedi il vostro server e scegliere se giocare in modo collaborativo contro le unità controllate dal gioco (l'endgame oltre il livello 90 è davvero tosto) o se abitare da rivali lo stesso mondo per un po' di competizione amichevole.
Indipendentemente dal modo in cui deciderete di giocare, potrete sempre fare affidamento su un'esperienza che fa di tutto non solo per venirvi incontro, ma per essere il più comprensibile possibile. Fatta eccezione per qualche spiegazione mancata verso la metà del gioco, V Rising non risulta mai criptico o imperscrutabile. Gli sviluppatori hanno realizzato un'opera che comunica con chi la gioca e che non dà quasi nulla per scontato: dalle ricette alle ricompense, dalle meccaniche di sopravvivenza (molto belle le nuvole in movimento che durante il giorno coprono il sole per rendere la mappa esplorabile a vostro rischio e pericolo) al combattimento, questa avventura a base di vampiri ha moltissimo da offrire, tanto a chi è alla ricerca di un'esperienza impegnativa, quanto a chi vuole svagarsi e conquistare il mondo nel frattempo.
Conclusioni
V Rising è una delle migliori esperienze survival con elementi RPG in circolazione. I vampiri non sono protagonisti casuali, le loro caratteristiche leggendarie sono inserite nel mondo di gioco in maniera ragionata, dalle molte magie a disposizione, alla luce del sole che danneggia passando per la presenza nientemeno che di Dracula. L'esperienza in giocatore singolo ha decine di ore di campagna e un endgame estremamente ricco e coinvolgente, mentre quella multigiocatore, sia su server privati sia pubblici, ha declinazioni per tutti i gusti, da due amici che collaborano per battere il gioco, alla guerra sanguinaria tra clan di vampiri che si odiano da millenni. V Rising è un'esperienza completa, personalizzabile e con una community affiatata che le garantirà una discreta longevità: è tempo di affilare i canini e costruire il vostro maniero.
PRO
- Esperienza incredibilmente personalizzabile
- Ottimo combattimento
- Costruzione della base sfaccettata
- Crafting che non annoia
CONTRO
- Leggero rallentamento nella parte centrale della partita
- Tanto tempo da investire per restare competitivi