Giocare in maniera competitiva si sa, non è una cosa semplice. Soprattutto negli sparatutto che prevedono una forte componente tattica sia prima sia durante gli scontri a fuoco. Gran parte degli appassionati tra i cosiddetti "casual gamer" peraltro, spesso approccia questo genere di giochi in autonomia, andando quindi a complicarsi paradossalmente la vita. Eppure, anche i lupi solitari possono essere delle ottime risorse in gioco se consapevoli delle azioni da compiere.
Per aiutarvi a essere un valore aggiunto per la squadra, anche da soli, abbiamo preparato 5 suggerimenti per migliorare le proprie performance in VALORANT, lo sparatutto competitivo di Riot Games.
Imparare ad attaccare
Le fasi di VALORANT si dividono in attacco e difesa, ed entrambe le squadre in gioco dovranno affrontare ambo le fasi. Agli attaccanti viene chiesto di posizionare un ordigno esplosivo, in gioco chiamato Spike, in una specifica area della mappa; i difensori dovranno evitare ciò, disinnescando la bomba qualora venisse piazzata.
È dunque importante capire e imparare ad attaccare al meglio per avere un vantaggio ai nastri di partenza. Al netto di strategie di approccio ai punti di innesco della Spike (A, B o C), per gli attaccanti è importante capire che servono 45 secondi per la detonazione dell'ordigno, mentre ai difensori solo 7 per disinnescarla. Un approccio attendista, cercando di temporeggiare e rimanere in vita il più possibile dopo aver avviato l'innesco è fondamentale per ridurre all'osso le possibilità di vittoria della squadra difendente.
Le abilità sono vostre amiche
Spesso e volentieri la fretta è una grande nemica dei giocatori. Vincere una battaglia in VALORANT non è solo una questione di riflessi, ma dipende anche dal sapiente uso delle abilità. Investire nell'acquisto di abilità nella fase preparatoria può fare la differenza tra vittoria e sconfitta. Non solo perché queste possono influenzare l'esito di un combattimento, ma anche perché spesso il loro utilizzo può creare dei vantaggi extra.
Basti pensare all'abilità Mani Ardenti di Phoenix: se piazzata nei dintorni di una Spike, grazie ai danni ad area inflitti, impedirà il disinnesco della stessa da parte dei difensori andando quindi a far guadagnare prezioso tempo ai propri compagni di squadra. L'importante è dunque comprendere le peculiarità di ogni abilità e di ogni personaggio, al fine di saper utilizzare in maniera ottimale una risorsa fondamentale offerta al giocatore.
Migliorare la mira
Che una buona mira faccia la differenza contro una mira non eccezionale è una scoperta pari a quella dell'acqua calda. La mira però non è soltanto una questione di riflessi e di abilità nel tracciamento dell'avversario in movimento. In VALORANT vi ritroverete spesso a sparare senza mirare. Per questo è utile camminare posizionando il reticolo ad una altezza tale che vi garantisca una maggiore probabilità di colpire la testa degli avversari. Non molti sapranno infatti che il modello del corpo degli agenti di VALORANT è sempre alto uguale.
I 200 cm del modello sono infatti comuni a tutti gli agenti per una questione di bilanciamento e per permettere ai giocatori di avere, appunto, un riferimento comune nella mira. Imparare dunque a camminare con il reticolo a livello della testa vi permetterà di avere più possibilità in uno scontro repentino e inaspettato di effettuare una uccisione in minor tempo.
Armi vs Armi
In uno sparatutto come VALORANT conoscere tutte le armi è fondamentale, ma chi non è particolarmente avvezzo potrebbe essere chiaramente spiazzato nella scelta della bocca da fuoco più adatta. Una volta entrati nei round centrali, avendo a disposizione un po' di crediti, è meglio concentrarsi sul Phantom. Tra i fucili d'assalto, è forse l'arma più permissiva nel rinculo e più gestibile in caso di raffica continuata dei colpi.
Nonostante il nostro consiglio sia d'imparare a sparare con piccole raffiche, è molto probabile che vi ritroverete per abitudine a tenere premuto il grilletto. Per questo motivo forse, la scelta migliore potrebbe essere iniziare a giocare imbracciando un'arma che non vi penalizzi in maniera estrema, ma che vi introduca agevolmente al gunplay.
Usare la mappa
In caso appunto siate un lupo solitario a caccia di gloria (o più facilmente un neofita ancora in cerca di compagni di squadra fissi) l'assenza di comunicazione con la squadra potrebbe penalizzarvi sulla carta nei confronti del team avversario. Il gioco però vi offre delle possibilità anche in questo caso. La mini mappa sempre presente sulla sinistra e la possibilità di aprila per intero durante l'azione di gioco, sono un modo per avere consapevolezza di quanto accade. Le icone degli alleati, quelle dei nemici, le segnalazioni dei compagni con annesse linee di dialogo degli Agenti e il posizionamento della Spike, sono tutte informazioni reperibili dalla consultazione di questo strumento, spesso dimenticato ma che, a conti fatti, è davvero fondamentale.