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World of Warcraft Classic: la Season of Discovery è una rivoluzione senza precedenti

In occasione della BlizzCon 2023 abbiamo provato la rivoluzionaria Season of Discovery di World of Warcraft Classic, ma l'avvento di Cataclysm sarà fondamentale.

PROVATO di Lorenzo Mancosu   —   06/11/2023
World of Warcraft Classic: la Season of Discovery è una rivoluzione senza precedenti
World of Warcraft Classic
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Sono trascorsi ormai quattro anni da quello stranissimo 2019 che si è reso protagonista di una coincidenza dolceamara, un allineamento degli astri che ha portato un po' di luce in uno degli istanti più tristi della nostra contemporaneità. Proprio alla vigilia della pandemia globale di Covid 19 che ha stravolto le nostre esistenze, Blizzard Entertainment aveva deciso di tornare sui propri passi per rispondere alla più particolare e impegnativa richiesta rivoltale dalla comunità di appassionati: quella di ripristinare World of Warcraft esattamente come si presentava al momento della pubblicazione, riportando le lancette dell'orologio al 2004 e alzando il sipario sulla tanto vociferata versione Classic.

Il debutto di World of Warcraft Classic ha rappresentato il picco di maggior successo nella storia recente della compagnia di Irvine: un secondo big bang che ha portato i brand di WoW in vetta a qualunque classifica di riferimento, rispolverando l'eredità del MMORPG e trainandola ben oltre le vette toccate in passato. Come se non bastasse, tutto ciò è accaduto in concomitanza con i grandi lockdown su scala internazionale, spingendo diverse decine di milioni di appassionati ad affrontare ancora una volta uno dei più grandi viaggi emersi nella cornice virtuale.

Ora, dopo anni di successi, di alti, di bassi e di espansioni riproposte via via in scala uno a uno, siamo arrivati al momento pivotale, il grande bivio che quattordici anni fa ha aperto una frattura insanabile nella comunità internazionale. L'espansione Cataclysm del 2010 fu infatti accompagnata dalla distruzione totale di Azeroth, un avvenimento che portò l'MMORPG a imboccare il lungo sentiero che l'avrebbe trasformato nella culla dell'edizione che oggi viene definita "Retail". In poche parole, la stessa necessità di una variante "Classic" di World of Warcraft si è manifestata per la prima volta proprio in seguito al discusso esordio di Cataclysm.

La grande domanda che tutti i giocatori si stavano ormai ponendo da tempo è: "Cosa accadrà quando arriverà il momento del ritorno di Cataclysm anche sulle sponde del Classic?". Ebbene, quel momento è finalmente giunto e Blizzard Entertainment ha deciso di tirar dritta per la sua strada, rispolverando non solo i grandi successi, ma anche gli inciampi lungo il cammino. Poi, all'improvviso, dalla BlizzCon è emersa la Season of Discovery, un contenuto originale che ricorda il grande sogno "Classic Plus", introducendo tonnellate di contenuti moderni nella cara vecchia Azeroth di una volta. Abbiamo provato la Season of Discovery di World of Warcraft Classic durante la BlizzCon 2023 e siamo rimasti estremamente colpiti dalle scelte degli sviluppatori.

Un volto moderno per World of Warcraft Classic

La Season of Discovery offre un'esperienza inedita ad Azeroth nella variante Classic
La Season of Discovery offre un'esperienza inedita ad Azeroth nella variante Classic

Allora che cos'è e come funziona la Season of Discovery? In questi speciali server stagionali di World of Warcraft Classic è possibile creare appositi personaggi al fine di esplorare una versione rinnovata di Azeroth, una che presenta molte differenze rispetto all'originale esperienza del 2004. Per prima cosa, il limite di livello sarà inizialmente fissato al 25, il che significa che non sarà possibile fruire dell'interezza dei contenuti fin dal momento della pubblicazione. Questa scelta mira a rispondere a un'esigenza ben specifica: quella di regalare ai giocatori un'avventura fresca, spingendoli a utilizzare build e talenti che solitamente cadono nel dimenticatoio man mano che ci si avvicina alla fine del gioco. La versione Beta di World of Warcraft Classic era stata, infatti, assoggettata al medesimo limite di livello spingendo gli appassionati a cercare soluzioni non convenzionali, pertanto il team ha voluto replicare quell'atmosfera vincente.

Ovviamente tale tetto massimo sarà via via incrementato con l'incedere della Stagione - prima al 40, poi al 50 e infine al 60 - che nel grande ordine delle cose punta ad arricchire oltremisura l'intera esperienza di World of Warcraft Classic. Azeroth è stata infatti punteggiata di nuove missioni, di nuovi personaggi non giocanti, di nuovi eventi mondiali, di nuovi segreti e di nuovi tesori nascosti: ciascun contenuto è stato pensato per integrarsi perfettamente nella formula classica, senza mai risultare forzato o fuori posto, maturando invece sulle storie e le leggende che per secoli hanno caratterizzato alcune delle location più iconiche del franchise. Chiaramente si tratta di elementi che portano un'influenza pesantissima direttamente sulle meccaniche di gameplay, mutando in maniera unica l'approccio a ogni singola classe disponibile.

Azeroth è stata costellata di nuove ricompense
Azeroth è stata costellata di nuove ricompense

Nel corso degli approfondimenti della BlizzCon, gli sviluppatori hanno rimarcato la volontà di costruire costantemente sulle radici della Season of Discovery, incrementando pian piano il limite di livello e introducendo tonnellate di nuovi contenuti, ma soprattutto confermando di voler reintegrare nell'esperienza di gioco alcuni dei più celebri contenuti tagliati del lancio originale. Uno degli esempi più calzanti è incarnato senz'altro dalle Cripte di Karazhan, un'area che all'epoca si poteva raggiungere solo tramite glitch e che non fu mai integrata in via ufficiale nel tessuto del gameplay. Le parole degli sviluppatori lasciano spazio a pochissimi dubbi: con la Season of Discovery si persegue l'obiettivo concreto di rinfrescare una volta e per sempre la formula classica, limandola attraverso dozzine di piccole modifiche determinate a portarla al passo coi tempi.

Anche se nei materiali ufficiali non compare mai la dicitura "Classic Plus" - ovvero la nomenclatura sognata dal pubblico per svariati anni - il panel dedicato al progetto si è concluso con questa frase: "It's Classic, PLUS a lot of new things". Una battuta fortemente voluta, questa, che ha tradito quello che probabilmente rappresenta il più grande "errore" della presentazione: l'etichetta "Season of Discovery" rischia infatti di creare confusione e di non rendere onore a quella che senza di dubbio è l'operazione più interessante presentata sui palchi della BlizzCon 2023. Si tratta del coronamento di un sogno inseguito per quasi vent'anni dal pubblico della prima ora: quello di poter vivere una versione finalmente riveduta in chiave moderna di uno fra i migliori MMORPG mai realizzati.

Cosa cambia? La Season of Discovery provata

Le Rune consentono di stravolgere completamente le classi, ruolo compreso
Le Rune consentono di stravolgere completamente le classi, ruolo compreso

Il cambiamento più importante è senza ombra di dubbio quello che va a stravolgere le classi che abbiamo imparato a conoscere nel corso degli anni. Su ogni personaggio è infatti possibile innestare fino a un massimo di tre rune - una per le mani, una per il petto e una per le gambe - che forniscono ciascuna una capacità unica, sia essa un'abilità attiva, una passiva o addirittura un perk in grado di mutare del tutto il ruolo della classe specifica. Un esempio a caso? I Warlock non sono mai stati dei Tank, ma grazie alla runa "Metamorphosys" possono assumere le sembianze di un demone - in modo simile al moderno Demon Hunter - per ricoprire egregiamente quel ruolo e vedere il proprio kit adattarvisi perfettamente. Ciò, in definitiva, significa ribaltare completamente la formula di gameplay di World of Warcraft Classic.

Nella versione di prova abbiamo potuto utilizzare tutte le classi, sfruttando un totale di quattro Rune per ogni pezzo d'armatura - ovvero 12 per ogni classe - al fine di saggiare l'interezza dei nuovi set di abilità. Non si tratta assolutamente di tecniche particolarmente potenti, ma di varianti perfettamente allineate all'esperienza Classic, bilanciate proprio per inserirsi al meglio nell'architettura dell'opera originale, specialmente quando soggette al limite di livello impostato al 25. Esistono Rune capaci di trasformare i Maghi in guaritori, ne esistono altre che incrementano notevolmente la resistenza dei Druidi in Bear Form, ce ne sono altre ancora che consentono persino ai Ladri di ricoprire il ruolo del Tank, spesso andando a coprire storici punti deboli delle classi o addirittura trascinando fantasie come quella del Paladino - che nei 2000 era molto svantaggiata - nel re indiscusso del DPS.

La Stagione debutterà con uno speciale Raid per 10 giocatori
La Stagione debutterà con uno speciale Raid per 10 giocatori

Nelle postazioni della BlizzCon abbiamo potuto unirci a un gruppo di altri 9 giocatori e affrontare il primo "Raid" pensato per un party completo di livello 25, ovvero Blackfathom Depths. I giocatori di vecchia data ricorderanno senz'altro che si trattava originariamente di un dungeon parzialmente subacqueo collocato nella zona di Ashenvale: ebbene, per questa occasione è stato completamente ridisegnato per offrire un'esperienza di gioco decisamente più vicina al World of Warcraft contemporaneo, specialmente per quanto riguarda il livello di difficoltà e le meccaniche dei boss presenti nell'istanza, oltre ad essere stato ovviamente infarcito di pezzi d'equipaggiamento unici e pensati appositamente per questo piccolo apparato endgame. Non serve perdersi in chiacchiere: si tratta probabilmente dell'esperienza più divertente che, da giocatori assidui, ci è capitato di vivere sulle sponde del Classic nel corso degli ultimi tre anni.

Finalmente l'esperienza della tradizione è riuscita a eludere il suo più grande limite, ovvero il restare ancorata a una formula ormai nota, rodata, divorata e rivissuta per dozzine di ore. Questa prima ventata di freschezza potrebbe rappresentare l'ingrediente perfetto non solo per ampliare il bacino d'utenza del Classic, ma soprattutto per garantirgli una longevità aliena alla sua formula originale. L'elemento più interessante non risiede infatti nelle nuove possibilità offerte dalle Rune, ma nel modo stesso nel quale si ottengono: l'intera superficie di Azeroth è stata infatti inondata di nuove attività pensate appositamente per rinfrescare ogni sfaccettatura dell'esperienza, dalla fase di level-up, passando per l'esplorazione delle singole regioni, per arrivare a nuovi eventi PvP che inizialmente si terranno dalle parti di Ashenvale.

Tutto molto bello, ma adesso arriva Cataclysm

Cataclysm ha segnato il grande bivio nel destino di WoW
Cataclysm ha segnato il grande bivio nel destino di WoW

Se da una parte Blizzard Entertainment ha esaudito silenziosamente uno dei desideri più antichi della community, dall'altra si appresta a riportare in vita proprio Cataclysm, l'espansione che da molti è tutt'ora ritenuta l'assoluta responsabile dello scisma nelle file degli appassionati. Esistono addirittura fitti gruppi di puristi convinti che la stessa dicitura "Classic" sia applicabile solo ed esclusivamente ai contenuti pubblicati prima di Cataclysm, pertanto sarà molto interessante scoprire come l'imminente revival di Alamorte sarà accolto dai fanatici della prima ora.

Allo stesso modo, le novità portate dalla Season of Discovery rappresentano la ventata d'aria fresca di cui l'opera iniziava ad avere tremendamente bisogno, ed è un vero peccato che questo annuncio in particolare non abbia raccolto la meritata attenzione probabilmente perché non è stato corredato dalla dicitura "Classic Plus" che da mesi campeggiava sui principali canali YouTube di settore. I prossimi mesi saranno fondamentali per definire il futuro dell'intera operazione World of Warcraft Classic: sceglierà di ripercorrere il cammino del passato - compresi i passi falsi - o di imboccare una direzione inedita, tastando il terreno attraverso la Season of Discovery?

World of Warcraft Classic si trova ancora una volta di fronte al bivio che quattordici anni fa ha spaccato a metà il pubblico: da una parte c'è l'imminente arrivo di Cataclysm, l'espansione che più d'ogni altra ha mutato le radici del MMORPG di Blizzard, mentre dall'altra siede la Season of Discovery, un'esperienza stagionale che mira a stravolgere le fondamenta stesse del gameplay dell'opera. La versione "Classic Plus", ovvero un'edizione riveduta e corretta dell'originale esperienza World of Warcraft del 2004, è stata per anni al centro dei sogni degli appassionati e adesso sembra davvero dietro l'angolo. Si può reinventare una delle più grandi rivoluzioni nella storia dei videogiochi? Il prossimo 30 novembre potremo trarre le prime conclusioni.

CERTEZZE

  • La Season of Discovery è un must play per i veterani di WoW
  • Il limite di livello progressivo è una manna dal cielo per l'accessibilità
  • Un'occasione perfetta per provare WoW Classic per la prima volta

DUBBI

  • La seconda venuta di Cataclysm rischia di spaccare di nuovo il pubblico?
  • Cosa accadrà quando la Season of Discovery sarà completa?