Da sempre i publisher, in cambio di fondi, pretendono i diritti di un videogioco.
Non sempre riescono a ottenerli ma stanno intensificando gli sforzi per evitare spese accessorie. Questo ovviamente va a discapito degli sviluppatori con i meno famosi che sono letteralmente costretti a cedere le proprie idee per avere supporto finanziario. Lo ha rivelato un insider anonimo di un famoso publisher durante un'intervista via forum organizzata da Kotaku.
L'insider si è trovato anche a rispondere a diverse domande legate al mercato PC. Secondo l'intervistato il modello classico non funziona e i grossi publisher stanno ancora cercando una strada alternativa. Difficilmente questa può essere il DRM che chiaramente non funziona così come non funzionano i prezzi, decisamente troppo alti. Le major, sempre secondo l'intervistato, hanno perso di vista le proporzioni dei prezzi e non a caso si trovano di fronte a un'utenza che si infuria per un finale particolarmente deludente come nel caso di Mass Effect 3.
Ovviamente gli unici che possono frenare il fenomeno sono gli acquirenti, ma l'uomo sceglie troppo spesso di accontentare le proprie pulsioni per distrarsi dalle cose della vita e questo è un vantaggio tanto per i politici corrotti quanto per chi vende intrattenimento. Lo stesso insider ha lasciato intendere che se c'è chi compra i pacchetti scaricabili rilasciati in contemporanea con il lancio di un titolo è inevitabile che i publisher continuino a realizzarli.
Fonte: Kotaku