Come molti altri sviluppatori, Oliver Kreylos pensa che il grande limite dell'Oculus Rift sia quello di relegare la realtà virtuale esclusivamente all'orientamento della testa del giocatore.
L'impossibilità di chinarsi o di interagire direttamente con il mondo di gioco senza ricorrere al pad viene vista come un ostacolo rilevante e Kreylos mostra come sarebbe invece l'esperienza combinando il visore con sensori di movimento più complessi. Certo, come nel caso delle critiche di Valve, non si considera che l'Oculus Rift potrebbe essere tranquillamente abbinato ai sensori di movimento e che l'uso del pad manterrebbe comunque bassa la latenza dei comandi offrendoci un compromesso accettabile in attesa di sensori di movimento più reattivi.