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Un ex-Rockstar porta la rivoluzione iraniana in videogioco

Una specie di racconto sfaccettato

NOTIZIA di Giorgio Melani   —   17/02/2011
1979 Revolution: Black Friday
1979 Revolution: Black Friday
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Navid Khonsari è stato un membro non troppo in vista di Rockstar, ma il suo apporto nel team come writer e director dal 2001 al 2005 ha portato alla definizione di Grand Theft Auto come esperienza narrativa di un certo livello e successivamente si è dedicato, in tempi recenti, alla direzione delle cutscene di Alan Wake.

Dopo aver lasciato Rockstar, lo sviluppatore ha fondato l'etichetta Ink Stories, una casa di produzione multimediale con base a New York con la quale si dedica a progetti indipendenti di varia natura, tra cui un videogioco chiamato Motor City, secondo il sito ufficiale. Tuttavia il progetto più interessante, rivelato recentemente in un'intervista per una rivista russa, è sicuramente 1979: The Game, un gioco che sembrerebbe essere basato sulla rivoluzione in Iran, in particolare sugli eventi che portarono all'occupazione dell'ambasciata americana in tale paese, proprio nell'anno citato nel titolo.

Si tratta di un gioco su diverse prospettive, basato su 8 o 10 personaggi principali che si alternano nella descrizione dell'evento: si parte dalla parte degli iraniani ma viene illustrato anche il tentativo di liberare gli ostaggi americani, in una sorta di racconto a tutto tondo degli eventi, visti in prima persona e incentrati soprattutto sulla pluralità dei punti di vista. Per questo motivo l'accento è posto sulle incongruenze del periodo, sull'alleanza tra USA, Saddam Hussein e Talebani, divenuti poi acerrimi nemici il tutto per dimostrare la difficoltà dell'analisi imparziale degli eventi storici e la pluralità degli intenti e dei punti di vista in una situazione conflittuale. Ovviamente, dal punto di vista ludico è difficile immaginare come il prodotto sia strutturato, terremo comunque d'occhio questo interessante esperimento.

Fonte: Joystiq