All'interno di una grossa riorganizzazione interna, volta soprattutto al risparmio, Activision Blizzard ha fatto partire i temuti licenziamenti di massa di cui si parlava già da un po' di tempo.
Jason Schreier di Kotaku aveva già segnalato qualche ora fa su Twitter come presso il quartier generale si assistesse già a scene decisamente tristi, con sviluppatori che si abbracciavano e piangevano nel parcheggio dell'edificio dopo aver saputo le cattive notizie, ma poi i licenziamenti sono stati resi noti ai dipendenti in via ufficiale. A quanto pare, il grosso taglio al personale ha coinvolto tutte le divisioni tra Activision, King e Blizzard, con quest'ultima che è stata colpita in particolare nei dipartimenti non direttamente legati allo sviluppo videoludico, dunque probabilmente quelli incentrati su esport e marketing, soprattutto.
"Attualmente i livelli di staff di alcuni team sono sproporzionati rispetto ai programmi di rilascio dei prodotti", ha riferito il presidente di Blizzard, J. Allen Brack, in una nota rivolta al personale. "Questo significa che dobbiamo ridimensionare alcune aree della nostra organizzazione. Mi dispiace dire che dovremo separarci da alcuni dei nostri colleghi oggi. Per quanto riguarda i nostri uffici esterni, anticipiamo che stiamo effettuando valutazioni simili, in base alle esigenze locali".
Nella nota si parla anche di una indennità di fine rapporto e sostegno per la ricerca di un nuovo impiego, oltre alla condivisione dei bonus legati all'anno precedente per coloro che vengono licenziati da Blizzard. "Non c'è modo di rendere questa transizione facile per coloro che sono stati colpiti, ma stiamo facendo il possibile per sostenere i nostri colleghi". I licenziamenti dovrebbero coinvolgere centinaia di dipendenti di Activision Blizzard, la questione fa ulteriormente discutere anche perché arriva a breve distanza dalla notizia sull'incentivo da 15 milioni di dollari al nuovo CFO.