La versione più recente dell'app Spotify destinata agli utenti dell'Unione Europea è stata bloccata da Apple: essa avrebbe introdotto ai suoi utenti i diversi piani di abbonamento disponibili, permettendo loro di effettuare pagamenti al di fuori del sistema di acquisti in-app di Cupertino.
Spotify ha accusato l'azienda di non aver comunicato la sua decisione né di aver valutato la richiesta di aggiornamento, già presentata dal 5 marzo, infrangendo così la promessa di revisionare le app entro 24 ore.
Tale upgrade è stato pubblicato dopo l'imposizione di una multa da parte dell'antitrust dell'UE ad Apple per 1,8 miliardi di euro, relativa a pratiche commerciali sleali nei servizi di streaming musicale.
Tuttavia, il 4 marzo, Apple ha impugnato la decisione dell'UE, ostacolando così l'approvazione dell'aggiornamento da parte dei revisori dell'App Store; nel frattempo, in risposta al Digital Markets Act europeo, la mela ha introdotto nuovi termini contrattuali per gli sviluppatori di app di streaming musicale nel continente.
Queste nuove regole impongono alla casa di iPhone di permettere ai servizi di streaming musicale di includere link di acquisto esterni, ma richiedono agli sviluppatori di utilizzare un diritto specifico, il Music Streaming Services Entitlement, in virtù del quale Apple continuerà a percepire una commissione del 27% su tali acquisti.
Discordia tra le parti
Per quanto riguarda il rifiuto dell'aggiornamento, Apple ha risposto a Spotify annunciando l'introduzione del nuovo diritto Music Streaming Services Entitlement per le app di streaming musicale disponibili negli storefront EEA.
Questo diritto permette alle app di streaming di indirizzare i clienti a un meccanismo di acquisto esterno tramite pulsanti o collegamenti, ma richiede agli sviluppatori di accettare i relativi termini.
Secondo le leggi del DMA, Spotify avrebbe la possibilità di distribuire la sua app al di fuori dell'App Store, ma dovrebbe comunque corrispondere ad Apple una "Core Technology Fee" per ciascun utente.
L'applicazione di questa tassa da parte di Apple ha suscitato critiche da parte di Spotify e di altre aziende, come Epic Games, che lo considerano una forma di estorsione.
Apple ha specificato che anche se l'app di Spotify non includesse un link esterno, sarebbe comunque necessario accettare i termini del Music Streaming Services Entitlement (EEA) per la sua presentazione nell'App Store.
Le scintille
Il conflitto tra Apple e Spotify ha avuto origine nel 2019, quando Spotify ha avviato un'azione legale antitrust contro la "Apple Tax" del 30%.
Le tensioni sono salite ulteriormente nel 2024 con la multa salata inflitta dalla Commissione Europea ad Apple, per aver impedito a Spotify di promuovere abbonamenti più convenienti al di fuori dell'App Store e di aver abusato della sua posizione dominante sul mercato.
La battaglia legale e tecnologica tra le due aziende sembra destinata a continuare, mentre gli utenti potrebbero ritrovarsi nel bel mezzo di questa guerra interminabile dei prezzi.
Nel frattempo, la Commissione Europea sta valutando se le modifiche apportate da Apple all'App Store siano conformi al Digital Markets Act.