Sviluppato da tre persone, BattleBit Remastered è riuscito a vendere più di 1,8 milioni di copie. Si tratta di un successo enorme che non è passato inosservato. Comunque sia il team di sviluppo lo vede anche come un monito per gli sviluppatori indipendenti a non fare giochi multiplayer.
Le dimensioni del successo
A svelare i dati di BattleBit Remastered è stato SgtOkiDoki, il programmatore capo, che ne ha parlato con Chris Zukowski di How To Market A Game. Oltre alle copie vendute, SgtOkiDoki ha svelato anche che prima del lancio il gioco era stato aggiunto a 800.000 liste dei desideri su Steam.
Pensare che il successo sia giunto grazie alla viralità sarebbe però un errore, perché SgtOkiDoki, Larry (grafico 3D) e Vilaskis (level designer) hanno lavorato intensamente per anni per costruirlo, partendo dallo sviluppo di mod e potendo contare inizialmente solo su di un ristretto numero di persone per testare il loro lavoro, partito quando ancora c'era Steam Greenlight e durato sei anni.
Dopo i primi successi, il team di sviluppo ha iniziato a diffondere maggiormente il suo gioco, mettendosi a studiare i dati prodotti dai giocatori per capire dove migliorarlo.
Tra il 2018 e il 2019 è arrivata la svolta: si è deciso che il gioco sarebbe stato più casual perché c'era un enorme e irrisolvibile conflitto tra il desiderio degli sviluppatori di realizzare un simulatore militare hardcore e le aspettative del mercato per un titolo con la grafica di BattleBit: "Il nostro gioco si giocava come Squad, ma somigliava a Roblox," ha spiegato SgtOkiDoki all'intervistatore.
Il cambiamento ha attratto più giocatori, consentendo di raggiungere le cento presenze contemporanee sul server, dopo quattro anni di miglioramenti e di tentativi a vuoto per trovare la formula giusta.
Nel 2022 BattleBit ha visto crescere enormemente l'interesse generale grazie a streamer e passaparola: "non è stato il frutto di un solo canale, ma di centinaia di persone che lo consigliavano ad altrettante persone."
Il duro lavoro ha ripagato nel 2023, quando Valve ha offerto al team di sviluppo un slot nel popup di Steam e BattleBit Remastered è diventato una hit.
I fattori che hanno determinato il successo del gioco, secondo gli sviluppatori sono il suo design multiplayer, l'esperienza maturata dal team come modder, l'aver abbracciato la nicchia poco praticata degli sparatutto low-poly e il fatto che molti giocatori sono stanchi dell'influenza dei grandi editori sulle loro serie preferite e vogliono esperienze classiche senza tutta la "spazzatura" che gli studi AAA sono costretti ad aggiungere. Infine c'è il fattore comunità: il team di BattleBit ha impiegato anni per costruire la sua, mostrandosi ricettivo verso i feedback dei giocatori.
Per tutti questi motivi, secondo SgtOkiDoki è meglio che i team indipendenti inizino dai giochi single player, molto più gestibili come primi progetti.
