Il 21 novembre scorso, Binance, il noto exchange globale di criptovalute, e il suo fondatore, Changpeng Zhao, hanno riconosciuto la propria responsabilità in atti di riciclaggio di denaro e violazione delle sanzioni statunitensi.
Il CEO ha ammesso il suo coinvolgimento nelle accuse, sottolineando la mancanza di un sistema efficace per contrastare tale fenomeno.
Come conseguenza delle rivelazioni, il capo esecutivo ha volontariamente rinunciato alla sua posizione.
In seguito, è stato raggiunto un accordo da 4,3 miliardi di dollari per risolvere la situazione con il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti.
L'attuale nominato alla posizione precedentemente ricoperta da Zhao è Richard Teng, già responsabile globale dei mercati regionali dell'azienda.
Zona grigia
Il Dipartimento di Giustizia, la Commodity Futures Trading Commission e il Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti hanno congiuntamente avviato un'azione legale contro Binance e il suo fondatore, Zhao.
L'accusa sottolinea la presunta priorità di Zhao sulla crescita e sui profitti a discapito del rispetto delle regole, cercando di trarre vantaggio da un'area di ambiguità normativa.
Si sostiene che Zhao abbia incoraggiato i dipendenti ad agire in linea con la filosofia del "chiedere perdono piuttosto che chiedere permesso".
Binance è accusata di aver permesso a persone non autorizzate di fare più di 100.000 transazioni in sostegno ad attività come il terrorismo e il traffico di droga.
Inoltre, la piattaforma avrebbe consentito più di 1,5 milioni di transazioni in valuta virtuale che violavano le sanzioni statunitensi.
Tra coloro che avrebbero sfruttato questa opportunità, vengono citati gruppi come le Brigate Al-Qassam di Hamas, la Jihad islamica palestinese, al-Qaeda e l'ISIS.
Un ulteriore elemento incriminante riguarda un meccanismo sviluppato da Binance per avvertire gli utenti di alto profilo nel caso fossero stati oggetto di indagini da parte delle forze dell'ordine.
I provvedimenti
In base all'accordo di conciliazione, il signor Zhao ha riconosciuto personalmente la propria responsabilità in merito alla violazione del Bank Secrecy Act, legge statunitense volta a contrastare il riciclaggio di denaro, nonché per aver indotto un'istituzione finanziaria a compiere analoghe violazioni.
Il Dipartimento di Giustizia ha consigliato al tribunale di imporre una multa di 50 milioni di dollari all'ormai ex CEO.
A seguito del pagamento di una cauzione pari a 175 milioni di dollari, quest'ultimo è stato rilasciato.
L'udienza per la sentenza è fissata per il 23 febbraio 2024.
Nonostante questo, Binance, ora guidata da Richard Teng, continuerà le sue attività, ma dovrà rivedere le regole di base, migliorare il programma contro il riciclaggio di denaro e designare un responsabile della conformità indipendente.
Nella sua prima dichiarazione come CEO, Teng ha fatto presente che la sua competenza normativa influenzerà l'approccio di Binance in modo diverso rispetto al passato.
La dichiarazione pubblica sottolinea l'impegno per la ristrutturazione e il rispetto delle norme, indicando che ci sarà una maggiore attenzione alla conformità nelle prossime fasi.