È emersa qualche giorno fa la notizia della scoperta in Borderlands 3 di una sorta di loot cave, che è stata però a già identificata da Gearbox e corretta con una patch che punta a sistemare diversi problemi emersi al lancio per il gioco.
La "loot cave" di Borderlands 3 è qualcosa di simile a quella che si era verificata ai tempi del primo Destiny, ovvero una zona in cui è possibile fa spawnare i nemici a ripetizione ed eliminarli velocemente, in modo da raccogliere grandi quantità di ricompense e incrementare la possibilità di loot di alto calibro.
La loot cave in questione era comunque un po' complessa da sfruttare, richiedendo di completare la campagna e sbloccare i contenuti endgame, in particolare la modalità Mayhem. In ogni caso, è stato bello finché è durato per chi l'ha potuta sfruttare, visto che Gearbox sembra aver chiuso la questione.
L'Hotfix per Borderlands 3 si incentra su diversi aspetti del gioco, correggendo bug e migliorando il bilanciamento generale. Tra le iniziative c'è l'aggiunta della vernice gialla in Ambermire per segnare il percorso da seguire, aumentando il raggio di attivazione della New-U Station davanti ad Halcyon Suborbital Spaceport, abbassando il livello di difficoltà del primo guardiano che si incontra in Beneath the Meridian e rendendo visibile la cassa Eridian presso il Grotto nel Jakob's Estate.