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Call of Duty rimarrà su PlayStation fino al 2027 se Sony accettasse l'offerta di Microsoft

Emergono nuovi dettagli sull'accordo proposto da Microsoft a Sony per prolungare la permanenza di Call of Duty su console PlayStation.

NOTIZIA di Stefano Paglia   —   19/10/2022

I giochi della serie Call of Duty usciranno su PS5 e le future console PlayStation almeno fino al 2027 se Sony accettasse l'accordo proposto da Microsoft. La conferma è arrivata direttamente dal colosso di Redmond, nel documento inviato in risposta al CMA inglese.

Il documento in questione recita:

"Con l'accesso a Call of Duty garantito nell'ambito del contratto in vigore con Activision Blizzard (e almeno fino alla fine del 2027 se accettasse l'attuale offerta contrattuale di Microsoft), Sony ha tutto il tempo sufficiente per garantire che la sua piattaforma e il suo portafoglio di contenuti siano posizionati in modo competitivo per resistere a qualsiasi impatto da un'ipotetica strategia di preclusione."

Call of Duty
Call of Duty

Microsoft ovviamente si sta riferendo all'offerta proposta a Sony per prolungare la permanenza di Call of Duty su console PlayStation per almeno tre anni dopo la scadenza degli accordi in essere, che come probabilmente saprete è stato rifiutato dalla compagnia giapponese in quanto ritenuto inadeguato.

Grazie al documento inviato al CMA inglese ora sappiamo che gli accordi stipulati tra Sony e Activision Blizzard, che impediscono di rendere Call of Duty un'esclusiva Xbox, saranno validi fino al 2024.

Dalle parole di Microsoft inoltre sembrerebbe che, nonostante il rifiuto iniziale di Sony, l'offerta per prolungare la permanenza del brand Call of Duty su console PlayStation fino al 2027 sia tutt'ora valida, il che è un dettaglio sicuramente molto interessante.

Nello stesso documento Microsoft ha risposto punto per punto al documento stilato dal CMA con cui è stata avviata la Fase 2 del processo di valutazione dell'acquisizione di Activision Blizzard, facendo notare alcune assurdità nella tesi dell'antritust inglese, come il fatto che Sony viene citata 57 volte e i consumatori solo 10.