Ribadendo quanto era già stato riferito in precedenza, Phil Spencer ha affermato, in una lunga intervista a IGN, che Call of Duty non arriverà subito all'interno di Xbox Game Pass, appena verrà conclusa l'acquisizione di Activision Blizzard.
"Probabilmente molte persone pensano che appena l'accordo sarà chiuso potremo portare automaticamente tutto su Game Pass subito, ma non è così che funziona", ha spiegato il capo di Xbox. "C'è del lavoro da fare, anche dal punto di vista meccanico, che richiede del tempo".
Secondo quanto riferito da Spencer, al di là degli accordi di esclusiva e degli impegni che Microsoft dovrà mantenere, Call of Duty potrebbe non essere subito disponibile nel catalogo di Xbox Game Pass a causa delle procedure da effettuare per il riposizionamento dei prodotti, anche non ha specificato bene di cosa si tratti.
Dai documenti emersi durante il processo tra FTC e Microsoft, avevamo appreso che Call of Duty potrebbe arrivare su Xbox Game Pass addirittura nel 2025. L'informazione si trovava all'interno di un resoconto di Microsoft, e fa riferimento probabilmente anche alla scadenza degli accordi di esclusiva tra Sony e Activision per la serie.
Phil Spencer non menziona questi aspetti, lasciando intendere che si tratti solo di una questione di spostamento tecnico del software, ma è evidente che dietro ci debba essere qualche altro elemento ad ampliare il ritardo eventuale di Call of Duty su Game Pass.
In effetti, praticamente poche settimane dopo l'annuncio della chiusura ufficiale dell'acquisizione di Bethesda, decine di titoli appartenenti al catalogo del publisher vennero aggiunti a Game Pass, dunque in quel caso i tempi tecnici non sembrarono così complessi, ma restiamo comunque in attesa di delucidazioni.