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Il capo di Tekken critica i giovani videogiocatori: non sanno accettare le sconfitte

Il capo di Tekken, Harada, ha deciso di criticare i videogiocatori più giovani affermando che non sanno accettare le sconfitte e preferiscono quindi i giochi a squadre.

NOTIZIA di Nicola Armondi   —   04/04/2024
Il capo di Tekken critica i giovani videogiocatori: non sanno accettare le sconfitte
Tekken 8
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L'xecutive director di Tekken 8, Katsuhiro Harada, ha detto la propria sui videogiocatori d'oggi e come suo solito non si è trattenuto. A suo dire, i giocatori più giovani preferiscono i giochi di squadra perché possono attribuire, almeno in parte, la responsabilità di eventuali sconfitte ai loro compagni di squadra, invece di doversi assumere la completa responsabilità della sconfitta.

La dichiarazione arriva da una chiacchierata con Shuhei Yoshida di PlayStation, avvenuta all'interno di un podcast chiamato "Academy of Interactive Arts & Sciences' Game Maker's Notebook".

La dichiarazione completa del capo di Tekken 8

Tekken 8 pare essere un gioco per gente seria e che sa prendersi le proprie responsabilità, secondo le parole di Harada
Tekken 8 pare essere un gioco per gente seria e che sa prendersi le proprie responsabilità, secondo le parole di Harada

Harada ha affermato: "In Giappone, e probabilmente nella maggior parte del mondo, la mia generazione è molto numerosa. Rappresenta una buona fetta della popolazione. Questo ha reso la nostra società competitiva. Se ci si iscriveva a una scuola o a un lavoro, c'era sempre molta competizione. Per questo motivo, le persone della mia generazione preferiscono risultati definitivi, un vincitore e un perdente chiari. Questo vale per le persone intorno ai 50 anni".

Harada prosegue dicendo: "Ma la maggior parte dei giovani di oggi è l'opposto. Raramente sono desiderosi di impegnarsi in scontri uno contro uno. Inoltre, poiché i giochi di combattimento ti mettono da solo contro un singolo avversario, devi assumerti tutta la responsabilità se perdi. Non si può dare la colpa a nessun altro".

Il capo di Tekken suggerisce che i giochi di combattimento devono tenere conto di questo aspetto per continuare ad attrarre un pubblico più giovane.

Tuttavia, non può fare a meno di lanciare un'altra frecciatina ai più giovani: "Negli sparatutto a squadre, quando i giocatori vincono possono dire di aver vinto grazie al loro contributo, ma quando perdono è perché sono stati abbinati a una squadra scadente. Alcuni giochi assegnano persino premi individuali a ogni singolo giocatore".

Voi che ne pensate? È tutta colpa dei giovani d'oggi che lanciano il pallone nel vostro giardino?

Tra le più recenti dichiarazioni di Katsuhiro Harada vi è la difesa alle microtransazioni di Tekken 8: i costi sono triplicati da Tekken 7.