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Che senso ha chiedere sempre giochi nuovi se poi non vengono giocati?

I risultati dell'ultimo periodo mostrano vendite scarse per giochi molto attesi, tanto che viene da chiedersi che senso abbia chiedere sempre nuovi giochi.

NOTIZIA di Simone Tagliaferri   —   25/06/2024
Una foto di Cloud, protagonista di Final Fantasy VII

Le classifiche di vendita degli ultimi anni hanno presentato spesso lo stesso quadro: per la maggior parte sono formate da giochi ormai sul mercato da anni, con poche novità che si contendono qualche posizione, magari rimangono fanno dei risultati per uno o due mesi, per poi sparire, tanto che viene da chiedersi il senso di volere sempre nuovi giochi per poi ignorarli e vederli fallire miseramente.

Un mercato sempre più difficile

Prendiamo la classifica europea di maggio: nelle prime dieci posizioni non ci sono giochi lanciati nel corso dello stesso mese, a parte F1 24, che comunque appartiene a una serie di lungo corso. In prima posizione c'è il solito FIFA, pardon, EA Sports FC. In seconda GTA V. Quindi spunta Ghost of Tsushima, rinvigorito dal lancio della versione PC. Segue Paper Mario: The Thousand Year Door, che nei fatti è l'ammodernamento di un gioco molto vecchio, poi Helldivers 2, che è uscito ormai da mesi, Hogwarts Legacy, che è dell'anno scorso, Red Dead Redemption 2, Star Wars Jedi: Fallen Order e Call of Duty: Modern Warfare 3, tutti pubblicati prima del 2024.

Senua combatte in Hellblade 2
Senua combatte in Hellblade 2

Paradossalmente il mercato PC, preso in purezza (ossia osservato su Steam), presenta maggiore varietà, con molti live service che stanno fissi nella top 10 globale della piattaforma da anni, alternandosi in occasione dei lanci di aggiornamenti maggiori, ma con anche giochi inattesi che riescono a entrare in classifica, come il recente e stravagante cooperativo Chained Together.

Ora, non spetta a noi contestare le scelte di acquisto, perché ognuno ha i suoi motivi, consci o inconsci che siano, per comprare quello piuttosto che quell'altro. Viene però da chiedersi che senso abbia continuare a pretendere giochi sempre nuovi, se poi non li considera nessuno. Aggiungiamo: perché pretendiamo eventi estivi pieni di annunci e sorprese, se poi molto di ciò che viene mostrato non sarà considerato da "quasi" nessuno in fase di acquisto? Purtroppo il mercato console appare sempre più stitico da questo punto di vista e nei prossimi mesi è difficile che la tendenza cambi. Non sto dicendo che tutti i giochi che escono sono destinati al fallimento, ma vorrei solo capire come mai buona parte dell'offerta sembra essere meno appetibile di titoli vecchi o molto vecchi e perché, comunque, non si riesce a rinunciare all'attesa.

Questo è un editoriale scritto da un membro della redazione e non è necessariamente rappresentativo della linea editoriale di Multiplayer.it.