Diversi giochi classici non sono più scaricabili su PS3 e PS Vita, pur se regolarmente acquistati dagli utenti, tra i quali Chrono Cross. Di fatto sono diventati ingiocabili, senza che Sony o i vari editori abbiano anticipato nulla in merito.
Il problema è stato riportato da diversi utenti PlayStation, che evidentemente continuano a usare le vecchie console. Con il lancio di Chrono Cross: The Radical Dreamers Edition, qualcuno ha cercato di recuperare la versione acquistata in precedenza sul PlayStation Store, scoprendo la brutta sorpresa di non poterci più accedere.
Quel che è peggio è che alcuni utenti stanno ricevendo dei messaggi davvero contraddittori. Ad esempio l'utente Twitter Christopher Foose si è ritrovato Chrono Cross spirato il... 31 dicembre 1969.
Edmond Tran, redattore di GamesHub, ha denunciato un problema simile, sempre con Chrono Cross.
Tran è comunque riuscito a scaricarlo dalla sua libreria e giocarci su PS Vita, nonostante la cancellazione dal listino.
Qualcuno potrebbe pensare che si tratti di una bieca manovra per spingere le vendite dell'edizione rimasterizzata di Chrono Cross, ma in realtà i giochi affetti sono diverti. Ad esempio il creatore di contenuti Words ha avuto problemi con Chrono Trigger, mentre l'utente Twitter Steve J con Final Fantasy VI.
A essere colpiti pare che non siano stati solo giochi di Square Enix, ma anche alcuni di altri editori, come Rune Factory: Oceans.
Secondo alcuni il problema potrebbe nascere dall' "Unix epoch", ossia dalla data arbitraria fissata da alcuni ingegneri Unix come punto 0 per il sistema, che unito a un qualche bug del PlayStation Store, avrebbe impostato la fine delle licenze dei vari giochi proprio all'Unix Epoch.