È di oggi la notizia che DAZN si prepara a porre un freno alla doppia utenza, ovverosia la condivisione dell'abbonamento fra due dispositivi differenti che possono accedere contemporaneamente al servizio. L'azienda non ha ancora ufficializzato la cosa, ma stando al Sole 24 Ore nei prossimi giorni partiranno le lettere di avviso agli utenti.
La questione purtroppo non riguarda soltanto la già martoriata categoria degli appassionati di calcio, costretti ogni settimana a fare i conti con le problematiche della piattorma streaming. Laddove infatti l'operazione dovesse andare a buon fine, verrebbe a crearsi un pericoloso precedente che potrebbe toccare in futuro servizi come Netflix, PlayStation Plus e Xbox Game Pass.
Non c'è dubbio che esistano realtà che lucrano sulla condivisione dell'abbonamento, offrendo agli utenti la possibilità di pagare solo una frazione del costo mensile sfruttando appunto la cosiddetta concurrency e ricavando una commissione. Tuttavia la stragrande maggioranza delle condivisioni viene effettuata fra parenti e amici, oppure al semplice scopo di poter visualizzare i contenuti anche dallo smartphone in mobilità.
Una realtà concretamente presente anche nell'ambito delle piattaforme streaming non sportive, da Netflix ad Amazon Prime Video, da Disney+ a Infinity, e in quello degli abbonamenti videoludici come PlayStation Plus e Xbox Game Pass, in questi casi attraverso la condivisione dello stesso account su due console differenti.
Tutti questi servizi, in un modo o nell'altro, offrono la possibilità di sfruttare una doppia utenza pur senza comunicarlo in maniera palese, rispondendo a una precisa esigenza nonché a una prassi ormai consolidata. Prassi che i produttori hanno deciso di assecondare perché, evidentemente, si traduce in sottoscrizioni extra che diversamente non verrebbero effettuate.
Insomma, tutto fa brodo quando si tratta di offrire agli utenti un accesso facilitato (chiamiamolo così) ai propri ecosistemi, tenendoli alla larga dalla pirateria e aumentando comunque il proprio fatturato: un equilibrio che determinate aziende conoscono bene, ma che DAZN sembrera ignorare.
Quella che si prospetta è insomma una scommessa rischiosa, dalle conseguenze potenzialmente nefaste da qualunque parte la si guardi: la piattaforma inglese potrebbe fare dietrofront solo laddove dovessero arrivare disdette a pioggia, ma quando c'è il calcio di mezzo e mancano alternative percorribili gli appassionati potrebbero anche dover ingoiare anche questo rospo, dopo le tante polemiche sulla qualità dello streaming.
Voi che ne pensate della scelta di DAZN? Utilizzate la doppia utenza per condividere i vostri abbonamenti in ambito familiare o con gli amici? L'accettazione di un cambiamento in corsa delle condizioni contrattuali creerà davvero un pericoloso precedente che potrebbe allargarsi agli altri servizi? Parliamone.