Dustborn sta facendo discutere per via della diversità del suo cast. Gli sviluppatori erano coscienti che avrebbero incontrato l'ostilità di una certa frangia di giocatori, ma hanno voluto precisare che non sono stati forzati nelle scelte durante lo sviluppo.
Per chi non lo conoscesse, Dustborn è ambientato in un'America del nord distopica, oppressa da un regime totalitario chiamato Justice, in cui un gruppo di anomali, così vengono chiamati tutti quelli che hanno dei super poteri, compie un viaggio coast to coast, fingendosi una band Punk Rock, per portare un pacchetto nell'unico luogo ancora libero della nazione, la Nova Scotia.
Recentemente sono state pubblicate online le anteprime di Dustborn, compresa la nostra, che in generale hanno elogiato lo stile grafico. A noi è piaciuta particolarmente la parte adventure, meno quella action. Ma le polemiche non si sono incentrate sul gameplay, quanto sui personaggi del gruppo di Pax, la protagonsita.
L'accusa che viene mossa agli sviluppatori è ormai un classico dei nostri giorni: sarebbero stati forzati a creare un cast inclusivo. Ragnar Tørnquist, il direttore creativo del gioco, afferma però che non è così. "Penso che editori e sviluppatori stiano semplicemente capendo che c'è un pubblico più vasto e più diversificato là fuori", ha affermato."I giochi stanno diventando più globali e più accessibili a tutti. Questo significa che il pubblico cambia."
Tørnquist capisce le polemiche, soprattutto da parte di quei giocatori che "sono abituati a vedersi sullo schermo." Ma ritiene anche che c'è spazio per giochi che presentano cast, storie e prospettive nuove. "Stiamo solo realizzando un gioco che speriamo troverà un pubblico. Forse è un pubblico diverso, e penso che possiamo permetterci di essere diversi."
Secondo Tørnquist, gli sviluppatori hanno semplicemente "creato un cast che sembrasse una rappresentazione del mondo di oggi". Per farlo hanno trovato sceneggiatori "che sono più rappresentativi dei personaggi del gioco". In questo modo, le storie che ne derivano sono "più originali, più interessanti."
Per chi non lo conoscesse, Ragnar Tørnquist è autore dell'avventura grafica capolavoro The Longest Journey, pubblicata originariamente nel 1999, nonché di Dreamfall: The Longest Journey, The Secret World, e Dreamfall Chapters. Recentemente ha realizzato l'avventura narrativa Draugen, purtroppo passata inosservata.