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E3 2021 ridotta a puro esercizio onanistico, abbiamo avuto l’edizione più insignificante e inutile della storia?

L'E3 2021 si sta per chiudere e per adesso appare come una delle edizioni più insignificanti e inutili della storia, non solo per quanto mostrato.

NOTIZIA di Simone Tagliaferri   —   15/06/2021

L'E3 2021 sta per arrivare alla sua natura conclusione e viene da chiedersi se quella del 2021 non sia stata l'edizione più insignificante e inutile della storia della manifestazione, un puro esercizio di onanismo senza sostanza, con cui un'industria ormai trasfigurata continua a illudere un pubblico che non ha mai accettato di essere stato marginalizzato.

Non è solo una questione di quanto è stato annunciato, ma proprio del contesto generale, che ha creato una frammentazione mai vista prima, tenendo fuori alcuni fenomeni importantissimi, che di fatto non avrebbe senso includere in una manifestazione simile.

Di base l'E3 non esiste più, ma ci sono una serie di eventi che quasi per una questione di tradizione si svolgono nel periodo in cui solitamente si tiene la fiera. Sono eventi digitali non coordinati che spesso si fatica a collegare all'E3 stesso, tanto che anche le iniziative a margine vengono inserite nella manifestazione, pur non appartenendole. Pensiamo alla presentazione di Devolver Digital, ad esempio.

Non fraintendete, perché di cose buone se ne sono viste, come la già citata Devolver Digital, l'evento Xbox e se vogliamo anche il recentissimo Nintendo Direct, che si è salvato in corner con un nuovo filmato di The Legend of Zelda: Breath of the Wild 2. Il resto però è stato confusionario e poco focalizzato. Ad esempio che senso hanno i molti eventi indie con decine di annunci ognuno che finiscono per perdersi nel mucchio come lacrime nella pioggia? E l'evento contenitore di Geoff Keighley? A chi era indirizzato visti gli annunci? Sembrava un "ecco cosa vedremo su Twitch nei prossimi mesi"...

Del resto molti publisher hanno fatto capire che dell'E3 non gli interessa più nulla. A parte gli assenti, anche molti dei presenti hanno snobbato l'evento per presentare i loro giochi futuri. Prendiamo Koch Media: aveva molti di titoli da mostrare, anche con materiale grafico, ma ha preferito organizzare un qualcosa di strano in cui ha fatto parlare gli sviluppatori per lunghi minuti, tenendo fuori campo proprio i giochi. Peggio ancora Take-Two, che ha deciso di sfruttare l'E3 per parlarci di inclusività. Iniziativa lodevole, ma il contesto non ci è sembrato proprio dei migliori per renderla efficace. Square Enix ha invece deciso di per mostrare solo giochi già annunciati e un titolo secondario come il Final Fantasy con i camionisti. Ovviamente il meglio se l'è tenuto per qualche altra occasione. E Capcom, ne vogliamo parlare?

Come già detto, gli unici a dare ancora un qualche peso all'E3 in quanto tale sono state Microsoft, che ha realizzato un signor evento, Nintendo e, paradossalmente, Devolver Digital. Viene da chiedersi se tutte e tre abbiano davvero bisogno dell'E3 per mostrare le loro cose, o se anche fuori dalla cornice della fiera, che non riflette più il mercato dei videogiochi da anni, non avrebbero ottenuto gli stessi risultati.