Quest'oggi, sono stati condivisi vari dati di vendita dagli USA e dall'Europa per il mese di febbraio 2022. Parliamo ovviamente dell'ambito videoludico e, altrettanto ovviamente, il vincitore incontrastato è stato Elden Ring.
Non abbiamo ancora accesso a una cifra ufficiale mondiale (ci aspettiamo però che superata una certa soglia FromSoftware e Bandai Namco annuncino qualcosa, per "vantarsi" del successo), ma quando in molteplici classiche (Italia, USA, Europa...) Elden Ring appare primo, non crediamo sia scorretto affermare che abbia venduto molto.
Un po' tutti stanno comprando il gioco di FromSoftware. Di questi, pare che molti non siano nemmeno stati in grado di trovare il tutorial. Diciamolo subito, "molti" non è un numero preciso e si tratta perlopiù di un sentimento nato nei social nei primi giorni dall'uscita.
Come potete vedere anche voi nel tweet qui sotto, si è discusso del fatto che il tutorial non sia particolarmente visibile e facile da trovare.
È così? Vi proponiamo tre ragionamenti. Primo. No, non è poi così nascosto. Potete infatti vedere anche nell'immagine qui sopra che vi sono ben due elementi (cerchiati in rosso) che richiamano l'attenzione verso il baratro. Quest'ultimo è inoltre illuminato sul fondo e non dà l'impressione di una trappola o addirittura di un luogo di morte istantanea.
Secondo. Come afferma McDonald, se effettivamente molti giocatori si sono persi questo dettaglio, allora forse qualcosa che non va c'è. Forse il problema è che il game design moderno ci ha abituati ad avere ogni elemento sotto gli occhi o ci ha anche abituati a non poter in alcun modo perdere qualcosa di "fondamentale" (come un tutorial). Il giocatore quindi non ha "paura" di perdersi qualcosa, perché di norma i giochi non permettono veramente un approccio libero. La maggior parte delle volte, soprattutto all'avvio del gioco, l'avventura fa solo finta di darci una scelta. Elden Ring non è così.
Oppure, sempre come dice McDonald, il game design è un'arte strana e difficile da dominare e il modo in cui è impostata l'area spinge la maggior parte dei giocatori verso l'alberello d'oro e quindi a proseguire verso le scale. Difficile dirlo.
Terzo. Magari i giocatori hanno visto il tutorial, ma l'hanno ignorato. Sempre tramite Twitter (purtroppo non abbiamo più sottomano il tweet, perdonateci), era stato sottolineato da un giocatore che, pur avendo visto l'area sottostante, l'istinto è stato quello di ignorarla, perché non vi era un modo chiaro per tornare subito indietro. Il timore di perdere l'accesso a una parte della mappa, perlomeno sul breve periodo, ha avuto il sopravvento e il giocatore ha proseguito lungo il percorso che non prevedeva blocchi. Comprendiamo il ragionamento e ammettiamo che, noi per primi, tendiamo a metterlo in pratica frequentemente.
Quindi? Il tutorial di Elden Ring è fallace o no? Non abbiamo una risposta definitiva, in tutta onestà. C'è però un dettaglio che a nostro parere va a vantaggio della scelta di FromSoftware di rendere tale area una sorta di zona non obbligatoria e soprattutto imporre l'accesso tramite una caduta e non una scala o una rampa. La curiosità esplorativa.
Elden Ring, più di tutti gli altri giochi di FromSoftware, si basa sulla voglia di esplorare, di andare alla scoperta di quel che ci aspetta. Se in passato una trappola di un certo Patches ci avrebbe fatto cadere in un buco e costretto a un combattimento, ora qualcosa di equivalente (niente spoiler nei commenti, mi raccomando!) ci apre intere nuove regioni con boss, oggetti e sfide.
In Elden Ring nulla è fatto per punire la curiosità del giocatore (anche grazie a luoghi di grazia e statue di Marika ogni tre passi) e il tutorial lo vuole subito mettere in chiaro. "Buttati, non avere paura, abbiamo creato questo gioco proprio per permetterti di esplorare senza timore e trovare sempre più ricompense".
La domanda ora è: anche per voi è così? Anche voi siete spinti a curiosare in ogni dove, oppure avete sempre il timore di fare il passo più lungo della gamba? Parliamone.
Parliamone è una rubrica d'opinione quotidiana che propone uno spunto di discussione attorno alla notizia del giorno, un piccolo editoriale scritto da un membro della redazione ma che non è necessariamente rappresentativo della linea editoriale di Multiplayer.it.