Ieri Xbox ha annunciato Copilot for Gaming, un assistente digitale basato sull'IA pensato per aiutare i giocatori a trovare titoli da giocare o aiuti per i giochi in cui sono bloccati. Proprio quest'ultimo punto ha suscitato un vero e proprio vespaio. Molti si sono infatti chiesti da chi ruberà i dati.
Il comunicato con l'annuncio afferma che Copilot for Gaming "troverà le risposte via Bing da varie guide online, siti, wiki e forum." Naturalmente lo farà senza pagare nulla in termini di diritti d'autore.
Furto di dati
Come sottolineato da Janet Garcia di Pen to Pixels, le guide sono una delle principali fonti di traffico dei siti che le pubblicano. Quindi sono anche tra le loro principali fonti di ricavi. Rubando quei dati, Copilot for Gaming rischia di ridurre enormemente il traffico dei suddetti siti, finendo per ammazzare le sue fonti, tanto che in futuro potrebbe non avere più informazioni da rubare. Insomma, come accade spesso ai parassiti, finirebbe per uccidere anche se stesso.
Imran Khan di GamesBeat ha anche sottolineato un altro punto, ossia la normalizzazione del furto di materiale coperto dal diritto d'autore attuato regolarmente dalle multinazionali che gestiscono le intelligenze artificiali generative. "Sembra come se ormai abbiamo accettato che i modelli siano addestrati sui contenuti rubati, quindi agiamo come se non fosse niente di importante."