Final Fantasy 16 ha riattizzato il dibattito sulla difficoltà percepita dei videogiochi, con molti che lo accusano di essere troppo facile e altri che ritengono le critiche frutto di veri e propri pregiudizi. Insomma, le posizioni in campo non potrebbero essere più diverse.
Il tutto sembra essere nato da un video di Maximilian Dood, con lo streamer che ha definito Final Fantasy 16 come troppo semplice. Secondo lui gli sviluppatori dovrebbero dare fiducia ai giocatori, confidando nel fatto che possano gestire anche delle sfide maggiori. Inoltre Dood, e molti con lui, avrebbero preferito di poter selezionare sin da subito la difficoltà maggiore, quella che si sblocca finendo il gioco.
Secondo molti questa opinione è semplicemente frutto di un forte pregiudizio e di aspettative falsate verso il gioco. Per i difensori, il giudizio dovrebbe basarsi su ciò che Final Fantasy 16 è, non su ciò che si vorrebbe che fosse. La domanda da porsi è: ci troviamo di fronte a un soulslike? No, ma a un gioco di ruolo d'azione per il mercato di massa. È troppo facile? Prendere o lasciare, perché si tratta di una scelta precisa e non tutti i giochi devono essere sfidanti come quelli di FromSoftware.
Un altro giocatore chiede di considerare la nuova direzione presa dalla serie, con l'ultimo capitolo venduto come un gioco per neofiti che tutti possono giocare. Quindi non avrebbe senso cercarci una difficoltà più punitiva.
C'è poi chi ha sottolineato la natura narrativa dell'esperienza, che è molto diversa da quella dei souls.
"La tesi che Elden Ring abbia venduto più di 20 milioni di copie nonostante la difficoltà non c'entra il punto perché le aspettative sui titoli di FromSoftware sono fondate sulla sua storia."
Infine, ci sono quelli stanchi dell'intero dibattito, come il consulente all'accessibilità Steve Saylor, secondo cui l'intera lamentela nasca dal fatto che i giocatori siano sempre alla ricerca di qualcosa di cui lamentarsi.
Per il resto, vi ricordiamo che Final Fantasy 16 è disponibile esclusivamente per PS5.