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Final Fantasy 16: un PC pari a PS5 costa €2000? Yoshida l'ha sparata davvero così grossa?

Stanno facendo molto discutere le dichiarazioni del producer Naoki Yoshida sulla versione PC di Final Fantasy 16, ma forse per i motivi sbagliati.

NOTIZIA di Stefano Paglia   —   03/03/2023
Final Fantasy 16: un PC pari a PS5 costa €2000? Yoshida l'ha sparata davvero così grossa?

Hanno fatto discutere molto le recenti dichiarazioni di Naoki Yoshida, il producer di Final Fantasy 16, secondo cui allo stato attuale servirebbe un PC da oltre 2.000 euro per far girare il gioco alla pari della versione PS5. Si tratta indubbiamente di una sparata bella grossa quella del nostro Yoshi-P, probabilmente legata a un goffo tentativo di promuovere la console Sony per via degli accordi di esclusività stipulati. Proprio l'entità della cifra, ritenuta fuori scala da qualsiasi punto di vista, ha naturalmente monopolizzato le discussioni in rete, facendo perdere di vista il punto del discorso del producer di Square Enix, come dimostrano i commenti in rete e anche sotto la nostra news dedicata alla questione.

Il primo, esplicito, è quello dell'ottimizzazione: senza un grande lavoro da parte degli sviluppatori qualsiasi gioco offrirebbe performance scadenti anche su un PC di fascia alto equipaggiato con una costosa RTX 4090. Ne abbiamo avuto un esempio con Hogwarts Legacy e più recentemente con Wo Long: Fallen Dynasty, oppure, guardando più nello specifico a casa Square Enix, con Stranger Paradise: Final Fantasy Origin, Forspoken e in misura minore con Final Fantasy 7 Remake. Molti a questo punto potrebbero dire: "qui si parla di pessimo lavoro di ottimizzazione da parte dei publisher, la colpa non è del PC". E avrebbero assolutamente ragione, sia chiaro. Tuttavia quello della scarsa ottimizzazione è un magagna intrinseca dell'ecosistema PC con cui i giocatori volenti o nolenti hanno imparato a convivere, dato che si ripropone ciclicamente con i tripla A, a volte anche a sorpresa come una sorta di roulette russa, molti più spesso di quanto non accada nel panorama console.

Arriviamo al punto. No, Yoshida non ha messo le mani avanti in vista di un pessimo porting di Final Fantasy 16 su PC. Non esiste un accordo di marketing per cui valga la pena affossare le vendite di una versione su cui Square Enix deve e dovrà spendere denaro e risorse. Piuttosto il nostro Yoshi-P, fenomenale quando si tratta di dirigere team di sviluppo (vedi il miracolo fatto con FF14) ma meno a suo agio con le interviste, ha semplicemente dichiarato che il gioco è stato costruito prendendo PS5 come base e che allo stato attuale fare un'insensata conversione immediata 1:1 su PC comporterebbe a un porting mal ottimizzato che, per l'appunto, richiedere una configurazione molto più costosa di quanto non servirebbe in realtà.

Un ovvietà, insomma. Ma probabilmente Yoshida pensava di prendere due piccioni con una fava, mettendo sotto una buona luce la versione PS5 e al tempo stesso giustificare il ritardo della versione PC, che come sappiamo richiederà almeno 6 mesi di sviluppo extra oltre la data di scadenza dell'accordo di esclusività per PS5, fissata per il 31 dicembre di quest'anno.

Nel farlo però ha commesso due leggerezze: la prima è sparare una cifra precisa, per l'appunto quella degli "oltre 2.000 euro" e la seconda, strettamente legato alla prima, è quella di dare per scontato che i giocatori avrebbero letto per intero le sue affermazioni e che non si sarebbero fermati ai titoli delle notizie.

Lo dimostrano i commenti in rete e sui social, tra chi ora dà per scontata la pessima ottimizzazione su PC di Final Fantasy 16, chi ha proposto listoni con configurazioni alla pari o superiori di PS5 sotto X cifra, chi afferma che un PC da 2.000 euro si mangia le console a colazione e così via. Paradossalmente chi ha centrato il punto, anche involontariamente, sono coloro che semplicemente hanno deriso Yoshida e il suo tentativo di incensare l'ammiraglia di casa Sony, come aveva già fatto tra l'altro in passato.

Parliamone è una rubrica d'opinione quotidiana che propone uno spunto di discussione attorno alla notizia del giorno, un piccolo editoriale scritto da un membro della redazione ma che non è necessariamente rappresentativo della linea editoriale di Multiplayer.it.