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Final Fantasy 16: il produttore afferma che i giocatori odiano gli open world che si rivelano vuoti

Final Fantasy 16 non sarà open world e questo farà sì che non si riveli un gioco ampio ma vuoto, cosa che i fan odiano secondo il produttore.

NOTIZIA di Nicola Armondi   —   29/05/2023
Final Fantasy 16: il produttore afferma che i giocatori odiano gli open world che si rivelano vuoti
Final Fantasy XVI
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Final Fantasy 16, come già sappiamo, non sarà un gioco a mondo aperto, ma sarà diviso in aree di varie dimensioni, alcune anche molto ampie e aperte, ma non sarà un solo unico mondo di gioco senza caricamenti. Ci sono vari motivi dietro questa scelta e in una recente intervista il produttore Naoki Yoshida ha affermato che uno di essi è il fatto che gli open world sono spesso vuoti e i giocatori li odiano.

Parlando con Game Informer, Yoshida ha affermato: "Ad esempio, se si crea un mondo aperto con i 23 distretti di Tokyo, la storia deve svolgersi nei 23 distretti di Tokyo e non può svolgersi al di fuori di essi. Si possono creare altre aree al di fuori di queste, ma ciò richiede molte risorse e più se ne creano, maggiore è la possibilità che quell'area gigantesca che si è creata diventi vuota, e questa è la cosa che i giocatori odiano di più: un mondo aperto enorme ma in cui non c'è nulla da fare."

In passato Yoshida aveva anche affermato che evitare il mondo aperto permetteva al team di Final Fantasy 16 di creare una storia più ritmata. Inoltre, una mappa a mondo aperto di alta qualità avrebbe richiesto troppo tempo per lo sviluppo.

In breve, sotto tanti punti di vista, secondo Yoshida Final Fantasy 16 è un gioco migliore senza mondo aperto. Non è inoltre un approccio così unico, visto che God of War e God of War Ragnarok seguono questa struttura a mappe più o meno ampie con l'uso del teletrasporto per spostarsi.

Parlando di tempi di sviluppo, Yoshida ha anche spiegato che Final Fantasy 16 era in sviluppo anche per PS4, ma alla fine si è data priorità a PS5 per non perdere troppo tempo.