87

Fortnite, il buco nero e la nuova frontiera della spettacolarizzazione delle patch

Fortnite mostra sempre più la sua potenza mediatica grazie a un evento che ha spettacolarizzato in modo inedito il lancio di un semplice aggiornamento.

NOTIZIA di Simone Tagliaferri   —   14/10/2019

Epic Games si sarebbe potuta limitare ad aggiornare Fortnite come si fa solitamente con i videogiochi: annuncio in pompa magna, qualche trailer, un po' di sana enfasi ufficiale e poi il rilascio con fanfare. Invece ha scelto di fare qualcosa di inedito: ha trasformato una patch in spettacolo, ribadendo per l'ennesima volta che il suo gioco è molto di più di quanto possa apparire, almeno in termini di impatto globale sulla nostra cultura.

Il buco nero di Fortnite, quello che domenica sera ha risucchiato la mappa di gioco in attesa del lancio della nuova, ha trasformato in spettatori sei milioni di videogiocatori, tutti determinati a essere in qualche modo testimoni dell'evento. Se ci pensate bene non è successo e non sta succedendo niente di davvero eccezionale (la nuova mappa sarà lanciata tra poche ore e si tornerà a giocare come prima), ma è la circostanza e la semplice possibilità di farlo che hanno connotato il tutto come speciale, in termini meramente comunicativi.

Parliamone

Epic Games ha organizzato uno spettacolo simile perché sapeva a priori che avrebbe trovato un pubblico disposto ad ammirarlo: sapeva che i suoi utenti, sempre a caccia della prossima dose di dopamina o di sano ***** online con gli amici, sono anche quelli che affollano i canali degli streamer per guardarli giocare e rimanere così in partita anche quando ne sono fuori. La fame di Fortnite è fame di tutto ciò che ruota intorno a Fortnite. Il giocatore del più famoso battle royale del mondo è come la nonna che dopo aver guardato la sua trasmissione televisiva del cuore acquista la rivista di gossip per sapere che vita conduce e con chi ***** il presentatore, o compra il ricettario che lo riporta in copertina. Insomma, il medium è nuovo, ma alcune delle dinamiche che lo regolano sono arcaiche.

L'idea del buco nero che risucchia il mondo di gioco è così banale e scontata che non meriterebbe nemmeno di essere menzionata nei ***** di un autogrill, ma legata a tutto il resto e diretta con la consapevolezza dimostrata da Epic Games, è diventata qualcosa di grandioso che probabilmente ricorderemo per decenni e che in molti proveranno a imitare, ispirati dal successo riscosso. Spegnere un gioco per aggiornarlo non è più un tabù, perché il videogiocatore gli rimane comunque fedele. Del resto in Fortnite molti non cercano solo un gioco, ma un modo per entrare in una tribù allargata che si esprime in un linguaggio tutto suo e si ritrova in luoghi prestabiliti, per quanto virtuali. Così di buco nero in buco nero il videogioco si è trasformato in una macchina di propaganda per il conformismo che non avremmo mai immaginato potesse diventare, finendo per somigliare sempre più a quei fenomeni che in molti odiavamo e da cui prendevamo le distanze partita dopo partita.