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Hogwarts Legacy, la recensione da 1/10 e il modo sbagliato di fare questo lavoro

Mentre le vendite di Hogwarts Legacy promettono numeri da capogiro, la recensione di una testata internazionale ha fatto molto discutere: cerchiamo di capire perché.

NOTIZIA di Tommaso Pugliese   —   13/02/2023
Hogwarts Legacy, la recensione da 1/10 e il modo sbagliato di fare questo lavoro

Nei giorni scorsi, ben oltre i termini imposti dall'embargo indicato da Warner Bros., una testata internazionale piuttosto rilevante ha pubblicato la recensione di Hogwarts Legacy, assegnando al titolo di Avalanche Software un 1/10 e accendendo i riflettori su quello che chi scrive ritiene sia il modo sbagliato di fare questo lavoro.

Il problema, inutile dirlo, è J.K. Rowling, la contestata autrice della saga di Harry Potter, che come sappiamo è stata accusata di transfobia per una serie di dichiarazioni piuttosto controverse fatte negli ultimi anni. Questa situazione ha innescato una moltitudine di appelli a boicottare qualsiasi prodotto legato alla scrittrice inglese, Hogwarts Legacy incluso.

È il caso di precisarlo subito: chi scrive non ha assolutamente nulla in contrario al boicottaggio delle opere della Rowling, o di qualsiasi altro prodotto. Ci mancherebbe: stiamo pur sempre parlando di questioni estremamente personali, di sensibilità e di scelte individuali.

Se in cuor mio ritengo un autore una pessima persona e non voglio contribuire alle sue entrate, posso legittimamente evitare di acquistare i prodotti da cui trae un qualsivoglia profitto. Di più: posso legittimamente fare degli appelli perché altre persone partecipino al boicottaggio.

Quello che però proprio non dovrei fare è valutare uno di questi prodotti sulla base del mio pregiudizio, che è esattamente ciò che è successo con la famosa recensione di Wired, scritta da una giornalista transessuale che ha proiettato nel proprio articolo tutto il proprio disagio e il risentimento nei confronti di J.K. Rowling.

È del tutto comprensibile nutrire sentimenti del genere e non riuscire più a vedere sotto una luce positiva l'universo narrativo che finora si era adorato; e, ripetiamo, è del tutto legittimo mettere in pratica un boicottaggio sistematico laddove si pensi che sia la cosa più giusta da fare sul piano morale.

Una recensione, tuttavia, dovrebbe essere l'analisi imparziale di un'esperienza, che viene descritta e raccontata nella maniera più dettagliata possibile al lettore. Quest'ultimo si farà una propria idea sulla base di quel resoconto e deciderà se è il caso o meno di investire il proprio tempo e il proprio denaro.

Dunque no, non va bene dare 1/10 a un gioco perché la persona che ha inventato la lore su cui si basa (e che in questo caso specifico non ha neppure avuto alcun ruolo all'interno dello sviluppo) si è rivelata essere un individuo orribile ai nostri occhi, perché ha ferito profondamente i nostri sentimenti.

Si tratta per chi scrive di un uso scorretto e arbitrario di uno strumento tanto più potente quanto più è diffusa la testata che lo ospita, e che nel corso degli anni ha avuto un impatto concretamente negativo su titoli che avrebbero magari meritato un trattamento migliore. Vi ricordate della questione Days Gone 2, sì?

Dunque, in conclusione, va benissimo il boicottaggio, vanno benissimo gli appelli al boicottaggio e tutti gli approfondimenti di questo mondo su quanto e perché siano state imbarazzanti e stupide le esternazioni della Rowling, ma non è certo dando 1/10 a Hogwarts Legacy che si contribuisce alla discussione: l'unico risultato è quello di buttare ulteriore fango sulla critica videoludica.

Voi come la pensate? Parliamone.

Parliamone è una rubrica d'opinione quotidiana che propone uno spunto di discussione attorno alla notizia del giorno, un piccolo editoriale scritto da un membro della redazione ma che non è necessariamente rappresentativo della linea editoriale di Multiplayer.it.