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IO Interactive si vide offrire un singolo dollaro quando Square Enix la mise in vendita

IO Interactive, famosa per Hitman, era in vendita anni fa e Square Enix ricevette offerte pari a un singolo dollaro. Alla fine però la compagnia si è salvata da sola.

NOTIZIA di Nicola Armondi   —   10/11/2023
IO Interactive si vide offrire un singolo dollaro quando Square Enix la mise in vendita

IO Interactive ha ottenuto ottimi risultati con Hitman ed è attualmente al lavoro su due nuovi progetti, un gioco basato su James Bond e un titolo online dal taglio fantasy. Non si può quindi affermare che la compagnia non abbia valore, ma nel 2016 Square Enix - all'epoca proprietaria di IO Interactive - non vedeva utilità nel tenere il team nel proprio gruppo di sviluppatori e stava cercando di venderlo. La compagnia è infine divenuta indipendente ma inizialmente c'erano delle offerte, solo che erano di letteralmente un singolo dollaro.

In una intervista pubblicata dalla rivista Edge, emergono alcune dichiarazioni del CEO di IO Interactive, Hakan Abrak. L'uomo ha affermato: "Non ho avuto nemmeno 90 giorni per assumere la carica [di CEO] e poi ho ricevuto la chiamata da Matusda-san [presidente di Square Enix]: 'Dobbiamo dismettere IO'. Guardando i libri contabili, IO non aveva fatto soldi per quasi dieci anni di fila".

"Alcune aziende avrebbero offerto 1 dollaro per rilevare IO, a causa delle responsabilità e dei costi di gestione", ha detto Abrak, mentre altre hanno discusso la possibilità di ridurre lo studio a un quinto delle sue dimensioni e "limitarsi a [fare] un free-to-play di Hitman". Abrak non era entusiasta e ha detto a Square Enix che se la società voleva questo avrebbe fatto "tutto il possibile per rendere la transizione il più agevole possibile, ma non ci credo e non ne farò parte".

IO Interactive si è salvata da sola, alla fine

Un artwork del gioco fantasy online di IO Interactive
Un artwork del gioco fantasy online di IO Interactive

L'incapacità di una particolare offerta di soddisfare tutte le parti in causa ha creato una situazione di stallo, che ha dato a IO Interactive il tempo di escogitare un piano astuto: lo sviluppatore avrebbe comprato se stesso.

"Non potevamo pagare neanche lontanamente quello che, potenzialmente, avrebbe potuto fare una grande azienda", ha detto Abrak, sottolineando però che avrebbe potuto eguagliare le offerte da 1 dollaro, ma lo studio "ha pagato quello che poteva, e abbiamo trovato un accordo in cui [Square Enix] ha mantenuto una parte di minoranza, una specie di biglietto della lotteria per loro". A quanto pare, questo è bastato a soddisfare gli ex capi di IO Interactive, che hanno persino acconsentito a lasciare che lo studio mantenesse le varie proprietà di cui aveva il marchio prima dell'acquisizione del 2009.

Ora, IO Interactive è abbastanza importante da convincere i proprietari di James Bond a fare un gioco su 007, sebbene nessuno ci credesse.