In Giappone sono in aumento i casi di crimini di pedofilia legati ai videogiochi online, ossia in cui questi ultimi sono stati usati per adescare le vittime. A riportarlo è stata l'agenzia di stampa giapponese FNN News il 20 febbraio, che ha avuto accesso ai dati dell'Agenzia Nazionale di Polizia, secondo cui 89 minori di 17 anni sono stati coinvolti in crimini perpetrati attraverso i giochi online nel 2023, con alcuni casi di rapimento e aggressione sessuale.
Fare attenzione
Dei suddetti 89 casi, 37 riguardavano persone che avevano contattato i bambini attraverso Knives Out, il battle royale di NetEase Games. Nel rapporto sono stati menzionati anche Fortnite di Epic Games e Identity V, un gioco horror di sopravvivenza multiplayer di NetEase Games, con 13 casi ciascuno.
I crimini che iniziano passando dai giochi online non sono una novità in Giappone. Nel 2023, sono emersi due casi di adulti che hanno contattato minorenni tramite Fortnite e Splatoon, il primo è sfociato nello sfruttamento sessuale e il secondo nello stalking. Insomma, molti adulti sfruttano i videogiochi dove è più probabile trovare dei minori per andare a caccia di vittime per soddisfare le loro fantasie sessuali, considerando la facilità di accesso e, spesso, gli scarsi controlli che solitamente vengono praticati dagli editori.
I dati sono stati divulgati a causa dell'aumento di casi simili su base annua, che sta preoccupando la polizia giapponese. A quanto risulta, prima non erano mai stati diffusi. L'obiettivo è quello di creare una maggiore consapevolezza del problema nei minori e nei genitori.