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Meta AI in WhatsApp non si può spegnere, ma secondo Meta è "opzionale": l'assurda difesa dell'icona

L'introduzione di Meta AI in WhatsApp, sebbene definita opzionale, ha suscitato reazioni contrastanti perché non si può rimuovere la sua icona dalla schermata principale: ecco come Meta ha difeso la sua IA.

NOTIZIA di Raffaele Staccini   —   29/04/2025
Meta AI WhatsApp

Come probabilmente avrete notato, WhatsApp ha da qualche tempo integrato Meta AI direttamente nell'interfaccia della sua app. Questa funzionalità, presentata dall'azienda come "interamente opzionale", si manifesta con un logo persistente nella schermata delle chat, un cerchio blu con sfumature rosa e verdi posizionato in basso a destra. Nonostante la definizione di "opzionale", gli utenti hanno rapidamente espresso la loro frustrazione per l'impossibilità di rimuovere tale elemento dall'applicazione.

"Riteniamo che offrire queste opzioni alle persone sia positivo e siamo sempre attenti ai feedback dei nostri utenti," ha dichiarato WhatsApp alla BBC in risposta alle critiche. L'azienda paragona l'integrazione di Meta AI ad altre funzionalità permanenti già presenti nell'app, come i "canali" e gli "Stato": c'è se la si vuole usare ed è in questo senso - un po' forzato vista l'invasività dell'icona - che l'azienda definisce l'IA come "opzionale".

Le perplessità su Meta AI

L'interazione con il logo di Meta AI apre una finestra di conversazione con un chatbot progettato per rispondere a domande e fornire informazioni. Oltre al logo identificativo, è stata introdotta una barra di ricerca nella parte superiore della schermata, che invita gli utenti a "Chiedi a Meta AI o Cerca". Questa stessa funzionalità è già presente su Facebook Messenger e Instagram, entrambe piattaforme appartenenti a Meta. Il chatbot integrato si basa su Llama 4, uno dei modelli linguistici di grandi dimensioni sviluppati da Meta.

Come appare l'icona Meta AI e la barra di ricerca IA su WhatsApp
Come appare l'icona Meta AI e la barra di ricerca IA su WhatsApp

La comparsa del nuovo cerchio blu di Meta AI nell'interfaccia di WhatsApp (e WhatsApp Business) potrebbe non essere immediata per tutti gli utenti. Meta ha infatti specificato che la funzionalità è attualmente in fase di implementazione in alcuni paesi e che la sua disponibilità potrebbe variare anche all'interno della stessa nazione. Tuttavia, la sua presenza fissa nell'app ha suscitato reazioni negative, in particolare in Europa, dove molti utenti hanno manifestato il proprio disappunto sui social media e su piattaforme come Reddit.

L'impossibilità di rimuovere l'icona, infatti, richiama alla mente la recente controversia riguardante "Recall", la funzionalità di Microsoft che, inizialmente concepita come uno strumento sempre attivo, ha scatenato una forte opposizione da parte degli utenti, costringendo l'azienda a introdurre la possibilità di disabilitarla.

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Anche figure autorevoli come la giornalista del Guardian Polly Hudson hanno manifestato pubblicamente la propria irritazione per l'impossibilità di disattivare la funzionalità. Il dottor Kris Shrishak, consulente in materia di intelligenza artificiale e privacy, ha espresso forti critiche nei confronti di Meta, accusando l'azienda di "sfruttare il suo mercato esistente" e di "utilizzare le persone come cavie per l'intelligenza artificiale".

Secondo Shrishak, "nessuno dovrebbe essere costretto a usare l'AI", definendo i modelli di intelligenza artificiale di Meta una "violazione della privacy by design", risultato di un addestramento basato su dati personali ottenuti tramite web scraping e libri piratati. Il consulente ha inoltre suggerito che, a seguito delle contestazioni legali sulla legittimità di tali pratiche, Meta stia cercando nuove fonti per raccogliere dati dagli utenti, e che la nuova funzionalità di WhatsApp potrebbe rappresentare una di queste fonti.

Questa integrazione giunge poi in concomitanza con l'annuncio da parte di Meta di un aggiornamento delle funzionalità dedicate agli account degli adolescenti su Instagram. L'azienda ha inoltre rivelato di stare testando negli Stati Uniti una tecnologia basata sull'intelligenza artificiale in grado di identificare gli account appartenenti a utenti minorenni che hanno dichiarato un'età non veritiera sulla piattaforma.

E voi che cosa ne pensate? Siete infastiditi dalla presenza dell'icona? Diteci la vostra nei commenti qua sotto.