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Metro Exodus, Crackdown 3, Far Cry: New Dawn: è la giornata delle delusioni?

Tre fra i titoli più importanti dell'anno sono stati protagonisti di recensioni non pienamente positive o addirittura molto critiche: vediamo cosa non ha funzionato per Metro Exodus, Crackdown 3 e Far Cry: New Dawn.

NOTIZIA di Tommaso Pugliese   —   14/02/2019

Metro Exodus, Crackdown 3 e Far Cry: New Dawn sono stati accomunati dallo stesso embargo sulle recensioni: tutte pubblicate con un giorno d'anticipo rispetto all'uscita nei negozi, tutte caratterizzate da una valutazione non pienamente positiva o addirittura negativa. Possiamo dire che oggi per i videogiocatori è un po' la giornata delle delusioni?

Metro Exodus è certamente la produzione più quotata delle tre, quella dotata del background più consistente e solido, con un team di sviluppo alle spalle che finora non ne ha sbagliata una. Una storia diversa dai canoni della serie, che vede i protagonisti uscire finalmente dai rifugi sotterranei per giocare il tutto per tutto in un viaggio della speranza, un esodo che potrà magari portarli in un luogo sicuro.

Per concretizzare questa visione "aperta" dell'ambientazione, i ragazzi di 4A Games hanno pensato di adottare una struttura di gioco molto vicina alla tradizione degli open world, con scenari di grandi dimensioni, liberamente esplorabili, accessibili tramite l'hub rappresentato dal treno, e un rinnovato sistema di crafting in grado di aggiungere ulteriore spessore al gameplay.

Dunque cosa esattamente fa di Metro Exodus un titolo sì ottimo ma non all'altezza delle grandissime aspettative dei fan del franchise? I primi imputati sono i nemici, poco vari nelle loro tipologie, e soprattutto un'intelligenza artificiale carente, che colpevolmente non migliora rispetto ai precedenti capitoli, che già avevano visto questo aspetto molto criticato.

Per Crackdown 3 la situazione è chiaramente diversa: annunciato in pompa magna all'E3 2014, oramai diversi anni fa, come esempio rivoluzionario di quel cloud computing che non abbiamo poi mai visto effettivamente all'opera, il progetto ha perso forza e convinzione col passare del tempo e i continui rinvii non hanno fatto che peggiorare ulteriormente le cose.

Alla fine il lancio del gioco è arrivato quasi come una liberazione, e come da aspettative i voti della critica sono stati decisamente bassi. Incluso il nostro: abbiamo addebitato al titolo di Sumo Digital un'eccessiva ripetitività strutturale, un comparto tecnico datato e un multiplayer al momento problematico.

Chiude il terzetto Far Cry: New Dawn, lo spin-off Ubisoft che fornisce finalmente un sequel agli eventi di Far Cry 5, portandoci in una Hope County post-apocalittica, diciassette anni dopo la conclusione del quinto capitolo della serie.

Al netto di meccanismi RPG controversi e di una progressione un po' affrettata, figlia anche di una mappa sensibilmente ridotta rispetto al già citato Far Cry 5, il gioco è esattamente come ce lo aspettavamo: un'estensione di quella stessa esperienza, con qualche variazione sul tema ma anche alcune idee poco brillanti.

Le valutazioni di questi tre giochi sono in linea con le vostre aspettative? Cos'è che non ha funzionato secondo voi? Parliamone.