Monster Hunter è sempre stata una saga composta da giochi di qualità ma certamente non era uno dei nomi di punta del mercato videoludico. Da quando "le cose sono cambiate"? In che momento Monster Hunter ha veramente fatto il passo in avanti?
Secondo molti è stato Monster Hunter World ha segnare un prima e un dopo nella saga di Capcom. Il produttore Ryozo Tsujimoto non è però d'accordo. Il vero punto di svolta della saga è stato un capitolo per PSP.
Monster Hunter Freedom 2 è il gioco che ha cambiato Monster Hunter
Secondo Tsujimoto, Monster Hunter Freedom 2 - capitolo per PSP del 2008 - è arrivato "in un momento in cui era meno probabile che le persone si riunissero a casa di amici per giocare insieme". Con la PS2 è stato un po' difficile convincere i giocatori a sfruttare il multiplayer online di Monster Hunter, ma la PSP ha permesso una cooperazione molto più semplice.
Con quell'hardware, Tusjimoto afferma che Capcom è stata "in grado di far sperimentare quel tipo di divertimento alle persone", e la connettività integrata della PSP ha contribuito ad affermare la presenza di Monster Hunter come "un gioco che incoraggia la comunicazione".
Certo, Monster Hunter Freedom 2 ha avuto successo praticamente solo in Giappone, dove ha venduto la maggior parte delle quattro milioni di copie piazzate. Monster Hunter World del 2018 ha invece venduto cinque milioni di unità in tre giorni, arrivando poi a 20 milioni, a cui si sommano quelli dell'espansione.
Inoltre, il successo di Monster Hunter World ha condizionato per certo lo sviluppo di Monster Hunter Wilds: Capcom stessa afferma che Monster Hunter Wilds ha richiesto più tempo di sviluppo del previsto perché World ha avuto troppo successo.