I risultati dell'ultimo trimestre di Netflix non sono positivi e la piattaforma registra un primo, storico calo di abbonati, passati da 221,84 a 221,64 milioni, con una riduzione di circa 200.000 utenti che ha spinto la compagnia a pensare a delle soluzioni, soprattutto alla possibilità di un piano economico a prezzo ridotto con pubblicità e a possibili stop alle condivisioni di account.
Netflix ha individuato principalmente cinque punti che dovrebbero essere all'origine di questo momento di crisi, ovvero l'aumento di prezzo recentemente introdotto in USA, l'attuale situazione geopolitica piuttosto critica soprattutto a causa della guerra in Ucraina, che ha portato anche all'uscita di Netflix dal mercato russo, la concorrenza forte di altre piattaforme in streaming, la condivisione degli account tra più utenti e altri fattori su cui la compagnia non ha controllo diretto, come la diffusione di smart TV e il costo delle connessioni a banda larga.
Come possibili soluzioni, Netflix starebbe accelerando sull'idea di un nuovo piano di abbonamento più economico ma con pubblicità all'interno: la questione era già emersa in passato ma, a questo punto, verrebbe presa più seriamente dal servizio, essendo un potenziale veicolo di nuovi abbonati.
Un'altra soluzione allo studio è il contrasto al fenomeno degli account condivisi: Netflix è al corrente che circa 100 milioni di utenti condividono il proprio account con altri, limitando in questo modo la crescita della base di abbonati. La compagnia vuole trovare una soluzione a questa situazione, cercando di trovare un sistema che impedisca la condivisione di password e credenziali ma la cosa richiederà tempo, probabilmente almeno un anno, secondo le stime di Netflix.