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NFT: mercato al collasso, 79% delle opere invendute, non li vuole più nessuno

Il mercato degli NFT è letteralmente al collasso, con il 79% delle opere invendute e i potenziali acquirenti che scappano.

NOTIZIA di Simone Tagliaferri   —   26/09/2023
NFT: mercato al collasso, 79% delle opere invendute, non li vuole più nessuno

I numeri attuali del mercato degli NFT sono impietosi e inviano tutti lo stesso segnale: non li vuole più nessuno. Negli ultimi due anni le transazioni sono diminuite del 97%, mentre a oggi il 79% di tutte le collezioni disponibili è invenduto. Circa 23 milioni di persone, ossia il 95% di chi ha acquistato almeno un NFT, ha per le mani un pugno di mosche, ossia il suo investimento non ha più alcun valore. Siamo di fronte a un vero e proprio collasso, difficilmente recuperabile.

L'esplosione della bolla però ha anche un retrogusto amaro, perché il mercato degli NFT ha prodotto emissioni pari a 16 tonnellate di carbonio, ossia quanto prodotto annualmente da 2048 abitazioni.

Un mercato artificiale

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Solo nell'agosto del 2021 il mercato degli NFT aveva visto ben 2,8 miliardi di dollari di scambi. Oggi la media è di 80 milioni di dollari a settimana, il 3% del picco massimo.

"Questa realtà dovrebbe servire da freno all'euforia che ha spesso circondato il mondo degli Nft. Tra storie di opere d'arte digitali vendute per milioni e successi improvvisi, è facile trascurare il fatto che il mercato è pieno di insidie e potenziali perdite", ha commentato un report di Dappgambl, che ha analizzato 72.257 collezioni di NFT presenti su NFT Scan e CoinMarketCap.

Stando a quanto emerso, i token creati sono molti di più di quelli che vengono richiesti, con il risultato che i potenziali acquirenti sono diventati più esigenti. "Sebbene la tecnologia abbia introdotto un nuovo modello per la proprietà e la monetizzazione delle risorse digitali, quello degli NFT resta un mercato altamente speculativo e volatile. Pertanto, sia i creatori che gli investitori dovrebbero avvicinarsi con cautela, con una strategia chiara e una comprensione approfondita dei rischi connessi", ha concluso Dappgambl.