221

PS5, presentazione tra luci e ombre: comunicazione confusa o volutamente opaca?

Qualche riflessione sugli aspetti più opachi della presentazione di PS5 andata in scena ieri sera, tra successi ed elementi dubbi.

NOTIZIA di Giorgio Melani   —   17/09/2020

Il PS5 Showcase andato in scena ieri sera aveva uno scopo principale: annunciare data di uscita e prezzo della console, questo era l'obiettivo fondamentale ed è stato raggiunto in pieno, cosa d'altronde inevitabile considerando che ci troviamo a due mesi dall'uscita nei negozi. Era stata presentata anche come occasione per fare un po' di chiarezza sulla lineup di lancio della nuova console e in molti speravano anche di capire qualcosa di più preciso sul suo hardware interno, ma su questi e altri aspetti l'obiettivo è stato raggiunto solo parzialmente. Per avere maggiore chiarezza è stato necessario attendere le ore successive, i comunicati e le rettifiche che in certi casi non sono nemmeno arrivate, facendo emergere una comunicazione piuttosto confusa, tanto da far pensare alla volontà di mantenere una vaghezza estrema anche per confondere le acque e far passare un messaggio un po' viziato, come per quanto riguarda la gestione delle esclusive.

Intendiamoci, la serata è stata sicuramente un successo per Sony e PS5, ma questo era destinato ad accadere: milioni di giocatori aspettavano solo di conoscere data di uscita e prezzo per poter lanciare i soldi contro lo schermo e con la prima che risulta essere all'interno delle previsioni ottimistiche e il secondo addirittura più basso di quanto temuto da molti, c'era veramente ben poco altro da chiedere per i moltissimi fan della console in questione. Tuttavia, ci sono degli elementi che hanno un po' macchiato questa comunicazione apparentemente trionfale. Uno di questi è la scoperta improvvisa dei vari cross-gen: dal nostro punto di vista siamo felici che Horizon Forbidden West, Spider-Man: Miles Morales e Sackboy's Big Adventure arrivino anche su PS4, vediamo solo vantaggi nell'estendere i giochi al folto pubblico di PS4, ma allora perché portare avanti per mesi la visione di una compagnia che "crede nelle generazioni" e che vuole proporre una console next gen con contenuti che possano essere fruiti solo su questa al lancio? La scoperta improvvisa delle versioni PS4 di alcuni dei giochi più attesi per PS5 non può che far pensare a un'inversione a U clamorosa, senza nemmeno una vera e propria rettifica in termini di comunicazione.

Eieoalpxkae0Wf


Gli altri elementi torbidi riguardano le informazioni sulle esclusive: abbiamo tutti giustamente criticato le complicate denominazioni adottate per le strategie di partnership di questi tempi, in particolare da Microsoft con le sue "console launch exclusive", ma bisogna dire che in termini di chiarezza di comunicazione la casa di Redmond risulta molto più trasparente da questo punto di vista, come fatto notare nelle ore scorse anche dall'illustre ex Albert Penello. La confusione su Demon's Souls sembra sia derivata da un semplice errore e potrebbe essere rientrata, ma permane ad esempio per quanto riguarda Final Fantasy XVI, presentato come esclusiva console ma in arrivo anche su PC (come successo prima anche con Project Athia, "progettato per PS5" ma previsto anche su PC e forse Xbox), poi ritrattata come sola esclusiva console e infine semplicemente posta sotto silenzio forzato da parte di Square Enix, che ha affermato di non poter parlare di eventuali altre versioni del gioco. È chiaro che in un evento Sony non si facciano riferimenti precisi ad altre piattaforme, ma addirittura secretare le informazioni sembra un po' eccessivo. Sotto certi aspetti ricorda il caso simile di Rise of the Tomb Raider a parti invertite, ma all'epoca Square Enix alla fine capitolò sotto la mole di proteste mediatiche e svelò ben presto la natura di esclusiva temporale del gioco, mentre in questo caso sembra che il segreto sia più al sicuro.

È ovvio che una comunicazione impostata in questa maniera risulta più funzionale a far risaltare il proprio prodotto da promuovere, ma per chi si occupa di informazione relativa ai videogiochi sarebbe apprezzabile poter contare su informazioni meno opache e non dover guardare con attenzione le scritte in piccolo alla fine dei trailer per dedurre l'effettivo stato di esclusiva dei giochi presentati, cosa che vale un po' per tutti anche se - come detto, e probabilmente a causa di "shitstorm" già subite in passato - bisogna dire che Microsoft sembra aver fatto dei passi avanti su questo aspetto. Infine, un altro paio di appunti che ci piacerebbe porre all'attenzione di Sony: alla fine della presentazione non era facile capire precisamente quali fossero i giochi di lancio. Forse per non spoilerare la data di uscita di PS5 posta alla fine, nessuna delle presentazioni riferiva informazioni precise sulla disponibilità ed è parso un po' assurdo doversi affidare ad altre fonti (tra le quali l'attivissimo Geoff Keighley che sembrava essere diventato parte integrante dell'apparato promozionale Sony) per avere qualche conferma sugli effettivi titoli di lancio.

Uscendo un attimo al di fuori della presentazione stessa, anche l'apertura dei preorder è stata un bel caos: dopo aver promesso che questi sarebbero partiti con un certo preavviso, la campagna è iniziata totalmente all'improvviso, con informazioni giunte in ordine sparso da varie fonti non ufficiali, risultando in un soldout immediato dato anche dalla quantità fortemente limitata di scorte. Ci sarebbe poi piaciuto, in tutti questi mesi, avere una visione più completa dell'hardware di PS5, anche solo in termini di composizione delle parti interne, proprio come era stato fatto all'epoca prima del lancio di PS4. Tuttavia, per questo c'è comunque ancora un po' di tempo ed è probabile che Sony abbia in programma altri eventi di presentazione entro la data di uscita fissata per il 19 novembre 2020.

Eieoalexgam28Ev