L'evoluzione tecnologica dei videogiochi si misura in base alla somma di numerose variabili, ma ci sono alcuni tratti che emergono con una forza maggiore rispetto ad altri e diventano quasi dei tormentoni nel marketing e nella comunicazione all'interno del mercato videoludico, come sembra stia accadendo al ray tracing per quanto riguarda PS5 e Xbox Series X. Si tratta solitamente di questioni legate alla grafica, perché quest'ultima è sempre l'aspetto più appariscente del videogioco e quello su cui è più facilmente misurabile un'evoluzione tecnologica da una generazione all'altra. Agli albori del 3D si parlava di quantità di poligoni e texture, poi siamo passati all'apertura dei mondi e all'incremento esponenziale di poligoni, tanto da non essere nemmeno più un parametro facilmente calcolabile e smerciatile alla massa. Quindi è arrivato il momento della risoluzione, elemento su cui si è giocata in larga parte la generazione attuale e che comunque caratterizzerà anche la prossima, in particolare con l'immancabile quest per i 4K, ma alcune nuove caratteristiche si stanno affermando come elementi chiave nella guerra tecnologica.
Mentre il frame-rate sembra acquistare maggiore importanza, con la ricerca degli agognati 60 frame al secondo che porta addirittura a menzionare i 120fps, altre sigle emergono e diventano di uso comune accanto al buon vecchio 4K, come HDR e anche ray tracing. Proprio quest'ultime sembrano essere le parole magiche della next gen nonché un campo di battaglia predestinato per PS5 e Xbox Series X, vista l'importanza che questa tecnologia grafica sta assumendo di anno in anno, partita da un avanzatissimo orpello tecnologico appannaggio di poche e ricche GPU per PC e diventata un elemento indispensabile per le nuove console, democratizzato ma comunque importante per segnalare il passaggio a una nuova generazione videoludica. D'altra parte, è un avanzamento grafico che modifica molto più di altri l'aspetto dei giochi e rappresenta un notevole passo in avanti verso il fotorealismo, oltre a far raggiungere risultati difficilmente ottenibili attraverso soluzioni specifiche e diverse per ogni gioco. Il ray tracing è una tecnologia grafica che simula il comportamento della luce all'interno di uno spazio tridimensionale, rendendo molto più complesso il suo comportamento e più realistica la sua resa: attraverso questo sistema, la luce si diffonde a raggi a partire da una o più fonti luminose presenti nell'ambiente rappresentato, rimbalzando o passando attraverso superfici in maniera diversa a seconda del tipo di materiale rappresentato e continuando il proprio percorso.
Riflessi, trasparenze, commistioni di luci e colori vengono calcolati in tempo reale, ottenendo un'illuminazione globale e specifica per ogni zona dell'ambientazione molto più ricca e realistica, modificando conseguentemente l'occlusione ambientale e la resa di luci e ombre in base alla posizione, consistenza e movimento degli oggetti. La rasterizzazione utilizzata tradizionalmente non riesce a raggiungere risultati simili mancando del calcolo in tempo reale, per questo le scene renderizzate con ray tracing risultano così vivide. È però una tecnologia molto dispendiosa in termini computazionali, che spesso determina un abbassamento delle performance anche sulle GPU più avanzate in ambito PC, per questo siamo tutti particolarmente curiosi di capire in che modo verrà implementata sulle console. Il mistero principale è dato dal fatto che AMD, al contrario di Nvidia, non ha ancora una propria soluzione affermata in questo ambito: la Radeon 5700 XT, ovvero la GPU attualmente più potente basata sulla stessa architettura Navi che dovrebbe caratterizzare le schede grafica di PS5 e Xbox Series X, non ha gli elementi hardware dedicati, eppure sia Sony che Microsoft hanno affermato che le nuove console avranno un ray tracing via hardware, dunque devono aver trovato delle soluzioni alternative, considerando anche che la finalizzazione dell'hardware, almeno a grandi linee, dovrebbe essere stata già completata sia per PS5 che per Xbox Series X.
Non stupirebbe più di tanto, dunque, il fatto che il ray tracing su PS5 non sia gestito direttamente dai chip AMD, ma la cosa non fa che aumentare la curiosità per la soluzione adottata da Sony. Per quanto riguarda Microsoft, sembra che la GPU di Xbox Series X sviluppata in collaborazione con AMD sia una soluzione custom dotata di ray tracing e Variable Rate Shading, elemento quest'ultimo che è già piuttosto ben assimilato in ambito Microsoft grazie alle DirectX e potrebbe anche fornire un buon vantaggio a Xbox su PS5, ma attendiamo di conoscere la risposta di Sony, che certamente non avrà dormito sulla questione ray tracing e VRS per la sua nuova console, ma al momento si continua soprattutto a decantare le lodi dell'hard disk SSD per quanto riguarda PS5. L'idea è che ci possa essere un elemento inedito nell'hardware della console, cosa che diventa anche molto interessante vista l'estrema somiglianza tra PS5 e Xbox Series X che emerge da quanto annunciato finora. Siamo un po' alla disperata ricerca di elementi di differenziazione tra i due hardware - fermo restando ovviamente la centralità del software nell'identità delle diverse proposte - dunque lungi dall'essere un elemento marginale, questa faccenda delle soluzioni hardware adottate per il ray tracing diventa indicativa di effettive differenze nelle soluzioni tecnologiche adottate dai due concorrenti per raggiungere il livello tecnologico richiesto dalla nuova generazione.