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Remnant 2, i giochi sviluppati con l'upscaling in mente e l'ottimizzazione su PC

Ha fatto parecchio scalpore l'ammissione degli autori di Remnant 2, che hanno sviluppato il gioco con l'upscaling in mente per risparmiare sull'ottimizzazione.

NOTIZIA di Tommaso Pugliese   —   31/07/2023
Remnant 2, i giochi sviluppati con l'upscaling in mente e l'ottimizzazione su PC

Remnant 2 si pone come una sorta di spartiacque, quantomeno sul piano delle discussioni relative all'ottimizzazione su PC: un argomento da sempre controverso, discusso, persino doloroso per chi preferisce giocare sulla piattaforma Windows ma si trova spesso di fronte a conversioni a dir poco manchevoli da questo punto di vista.

Ecco, in un frangente così difficile ci mancavano solo i giochi sviluppati con l'upscaling in mente, ma le parole di Gunfire Games sono state piuttosto chiare: l'ammissione del team di Remnant 2 scopre le carte rispetto a un espediente di cui un po' tutti stanno abusando, appunto l'impiego di tecnologie come DLSS e FSR per migliorare le prestazioni in maniera indebita.

Come saprete, le tecniche di upscaling basate sull'intelligenza artificiale hanno preso piede in particolare su PC, con evoluzioni estreme come la Frame Generation del DLSS 3 che finiscono però spesso per falsare quello che è l'effettivo comportamento di un determinato titolo su di una determinata configurazione.

Partendo da una risoluzione effettiva sostanzialmente più bassa rispetto all'output, le tecnologie in questione rielaborano l'immagine effettuando appunto un upscaling ma agendo attivamente su eventuali artefatti, scalettature e imperfezioni al fine di offrire un risultato finale quasi indistinguibile dal target.

Qual è il problema?

Remnant 2, un impegnativo boss fight
Remnant 2, un impegnativo boss fight

La nascita di tecniche come DLSS e FSR è avvenuta contestualmente all'introduzione del supporto al ray tracing sulle schede video: un effetto visivo non nuovo nell'ambiente informatico ma particolarmente esigente sul piano delle risorse, tanto da risultare davvero complicato da impiegare a piena risoluzione, anche per le GPU di fascia alta.

Parliamo dunque di un vero e proprio espediente, pensato per consentire alle varie configurazioni di gestire grafiche sempre più dettagliate e spettacolari sulla base di un compromesso che nel corso del tempo è diventato man mano meno incisivo, anche grazie all'aumento prestazionale che si è verificato nel corso delle ultime tre generazioni di schede video.

Ricorrere tuttavia all'upscaling per ovviare alle mancanze dell'ottimizzazione su PC è una pratica inaccettabile, che punta a standardizzare risultati prestazionali tutt'altro che in linea rispetto al rapporto prezzo / potenza delle GPU, nonché a consentire ai team di sviluppo di risparmiare tempo, lavoro e denaro in maniera discutibile.

I ragazzi di Gunfire Games hanno ammesso di aver fatto ricorso a questa soluzione per poter arrivare al lancio con un prodotto fruibile dal maggior numero possibile di utenti, ma ci sono diversi studi che hanno impiegato le medesime soluzioni pur senza dichiararlo, alimentando un trend che rischia di complicare ancora di più il mondo del gaming su PC.

Quali saranno le conseguenze di una pratica che appare ormai consolidata? Parliamone.

Parliamone è una rubrica d'opinione quotidiana che propone uno spunto di discussione attorno alla notizia del giorno, un piccolo editoriale scritto da un membro della redazione ma che non è necessariamente rappresentativo della linea editoriale di Multiplayer.it.