Skull & Bones non è stato cancellato, ma Ubisoft lo avrebbe trasformato in un live service puro, modificando completamente il progetto. Sviluppato dal team che si è occupato delle battaglie navali di Assassin's Creed: Black Flag, in teoria doveva essere una versione espansa delle stesse, ma si è trasformato in qualcosa di molto diverso. Per questo non è stato mostrato all'Ubisoft Forward.
Stando a una fonte interna allo studio, che ha parlato solo a condizione di poter rimanere anonima, Skull & Bones ha faticato moltissimo a trovare un posto nel portfolio dei giochi open world di Ubisoft, che include titoli quali gli Assassin's Creed, i The Division e i Watch Dogs. L'anno scorso è stato quindi deciso di azzerare lo sviluppo e farlo ripartire, distanziando il gioco dal modello premium degli altri titoli citati, per farlo diventare un live service puro.
La nuova versione del gioco avrà un mondo online persistente con quest, personaggi e storia che si evolveranno e cambieranno in base alle decisioni della comunità. Si tratta di un tipo di live service diverso rispetto a quello di giochi quali The Division 2, che ricevono aggiornamenti costanti ma offrono un mondo statico, delle storie e dei contenuti fissi. Sostanzialmente il nuovo Skull & Bones vuole seguire le orme di Fortnite per quanto riguarda la narrazione, mentre il gameplay sarà incentrato sulla collaborazione.
Al vertice del progetto non c'è più il creative director Justin Farren, trasferitosi a Wargaming, ma Elisabeth Pellen, da vent'anni in Ubisoft. Tra i suoi titoli spicca lo sparatutto XIII e Splinter Cell: Pandora Tomorrow. Negli ultimi anni è stata sempre all'interno del team editoriale lavorando a decine di titoli differenti, compresi gli Assassin's Creed, i Far Cry e i Trials.